23
marzo

L’ULTIMA PAROLA: NELL’ERA DEI TECNICI IL TALK SHOW DI GIANLUIGI PARAGONE HA SUCCESSO. ECCO PERCHE’

Gianluigi Paragone, L'Ultima Parola

A guardare i dati d’ascolto il Paragone sorge spontaneo. Pare infatti che L’Ultima Parola sia l’unico talk show che naviga in buone acque in un periodo di secca per tutti i dibattiti televisivi. L’era della sobrietà montiana ha asciugato l’interesse del pubblico e pure qualcos’altro, e così gli approfondimenti giornalistici, impegnati a fare l’inchino al nuovo governo tecnico, si sono incagliati. Non è accaduto al programma di Gianluigi Paragone, che ha trovato una formula vincente.

L’Ultima Parola, infatti, ha provato a destrutturare le logiche del dibattito tv ponendo dei limiti all’attitudine al monologo dei politici. Lo ha fatto coinvolgendo il pubblico in studio, che è diventato parte integrante del programma. Così nell’arena di Paragone, oltre a giornalisti ed onorevoli, hanno iniziato a parlare anche gli operai inferociti, i cassintegrati, gli imprenditori coraggiosi, i giovani senza lavoro. Una scelta insolita, ma azzeccata: il talk show della seconda serata di Rai2 sta registrando ascolti soddisfacenti, di poco inferiori all’11% di share.

In studio i ritmi del confronto sono sostenuti e capita spesso che dal pubblico intervenga qualcuno a briglie sciolte per scagliarsi direttamente contro i politici. L’imprevisto, manco a dirlo, è sempre dietro l’angolo. Ed ecco così svelato il ’segreto’ dell’Ultima Parola: in un periodo in cui il Palazzo non ha più nulla da dire, il programma di Rai2 ha dato voce alla piazza e alle sue ragioni, anche a quelle più demagogiche e lagnose. Un genere, questo, inventato da Michele Santoro, che L’Ultima Parola ha ripreso ed adattato con arguzia.

Nel programma di Rai2 accade anche che il conduttore imbracci una chitarra e si metta ad interpretare una canzone intonata ai temi d’attualità. Il Paragone chansonnier, per la verità, lascia un po’ a desiderare ma denota comunque uno sforzo di fantasia rispetto ad altri talk show che se la cantano e se la suonano col solito parterre di ospiti.

Stasera L’Ultima Parola tornerà a raccontare l’attualità a partire dalla riforma del lavoro preparata dal Governo Monti, ma con lo sguardo puntato alla piazza, alla pancia del Paese.

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11 Commenti dei lettori »

1. Nina ha scritto:

23 marzo 2012 alle 18:31

Ci vuole coraggio per fare una trasmissione del genere. In Santoro notavo una certa insofferenza nei confronti di chi andava fuori da binari che lui aveva prefissato.



2. MisterGrr ha scritto:

23 marzo 2012 alle 18:36

Paragone è una persona che seguo fin dai tempi di Rete 55, come ho detto spesso. Fa ottimamente il suo lavoro, sempre. E i suoi talk sono sempre gradevoli.

Peccato sia di venerdì in seconda serata…non riesco mai a guardarlo se non verso la fine.



3. Pippo76 ha scritto:

23 marzo 2012 alle 18:40

Le arene funzionano sempre…
L’importante è capirci qualcosa (si, ci vuole coraggio nel gestirle)



4. Pippo76 ha scritto:

23 marzo 2012 alle 18:52

“in un periodo in cui il Palazzo non ha più nulla da dire”
Ammazza, come non c’è nulla da dire? Con lo scontro sull’articolo 18 ci sarebbe tanto da dire..



5. Giuseppe ha scritto:

23 marzo 2012 alle 18:57

Non ho seguito il programma in questa stagione televisiva e quindi non posso giudicare. Immagino che la nuova linea di Paragone sia influenzata anche dallo schieramento della Lega all’opposizione. Però è sempre lodevole dare voce ad altri soggetti rispetto a quelli solitamente ospitati nei talk politici. A patto che non si scada nell’antipolitica qualunquista. Cosa che mi capita di sentire troppo frequentemente nei programmi televisivi e non solo.



6. Tommi ha scritto:

23 marzo 2012 alle 20:11

Macchè Santoro! Paragone è più come Gad Lerner



7. WHITE-difensore-di-vieniviaconme ha scritto:

23 marzo 2012 alle 20:34

boh non so io l’ho trovato molto santorizzato,ma male.



8. Marco Leardi ha scritto:

23 marzo 2012 alle 22:01

@Pippo76. Il Palazzo non ha più nulla da dire nel senso che è lontano dal Paese reale e dunque non riesce più ad essere un interlocutore credibile.

@Giuseppe. La nuova formula dell’Ultima Parola è molto interessante ma ha anche un limite: a volte non si capisce dove voglia andare a parare. Come ho scritto, infatti, la voce della piazza corre il rischio di scivolare nel qualunquismo e di risultare – in un confronto tv – inconcludente. La mia impressione è che a volte sia accaduto anche questo.



9. isolano ha scritto:

23 marzo 2012 alle 22:03

Forse sì, Paragone si è un po’ santorizzato, però almeno ora il programma è interessante e parla di problemi reali della gente!



10. Luciano ha scritto:

23 marzo 2012 alle 23:56

Anche secondo me Paragone si è santorizzato, anche se la sua trasmissione sembra quella che faceva Lerner negli anni 90 non mi ricordo il nome. Il limite però è che facendo parlare la cosidetta società civile o la gente comune si rischia di infilare una serie di luoghi comuni, spesso parlano persone poco preparate e le opinioni si accavallano e non si capisce nulla, così alla fine non si approfondisce nulla. Comunque non è male il risultato finale. Però alla fine tutti i talk finiscono per assomigliare a Annozero. Formigli, Paragone, Costamagna ecc. dovrebbero cercare di fare uno sforzo di fantasia. E’ mai possibile che nessuno riesca a fare un talk innovativo e originale?



11. bernadette ha scritto:

15 aprile 2012 alle 16:45

grande Paragone…..finamente qualcuno che zittisce i politici e da spazio alla gente



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