L’ondata di maltempo che ha colpito l’Italia, e ci ha destati dall’illusione di una bella stagione arrivata in anticipo, non impedisce a noi di DM di continuare la nostra indagine sui volti del piccolo schermo prestati alla musica, indagando proprio sul filone dei famigerati tormentoni estivi.
Impossibile non cominciare dalla regina dei “prestati ai tormentoni“, la bellissima Stefania Orlando, che dopo Sotto la Luna (…la cera si consuma!) e Marimbaba (…non so quandò si arriverà, ma domani io vado al mare) ci riprova con Su e Giù (video dopo il salto), presentato in anteprima mondiale a Festa Italiana con la sua band degli Orlando Furiosi. E forse sono Furiosi perchè gli fanno suonare questa roba. Testo no-sense, solite sonorità da canzonetta sotto l’ombrellone, coreografia degna del peggiore fra i balli di gruppo, e il gioco è fatto. Vendite non pervenute, nonostante la buona volontà. E se non c’è due senza tre, speriamo che il quarto non arrivi così in fretta. Ma nessun tormentone firmato Orlando può battere quello che ormai è un cult per ogni trash-addicted che si rispetti: stiamo parlando del singolo che dal 2001 accompagna le estati di tanti fan (masochisti, c’è da scommetterci) della bella Flavia Vento.
Ancor prima di tentare la carriera politica infatti, la Vento aveva deciso di mettere i suoi sogni e la sua esperienza al servizio dell’industria discografica, con un pezzo che voleva essere internazionale (cantato in spagnolo e inglese) ma che non ha valicato i confini della cerchia di ricercatori del trash estremo. La sua Moreno, così sospirata da sembrare un continuo lamento petulante, non ha scalato le classifiche nonostante le sonorità da potenziale hit. E la musica fu, per la bella Flavia, come la politica, una parentesi che noi tutti vorremmo dimenticare. Da rimuovere, come fosse un trauma, anche la tragica incursione nel mondo dei tormentoni del chiromante Solange, che dopo la hit degli anni ottanta “Palline Colorate“, con un titolo che è tutto un programma, ci ha riprovato nel 2006.
Dopo il Salto guarda i video e ascolta le canzoni:
Della canzone “Sole Sole Solange” colpiscono (e tramortiscono) alcuni elementi fondamentali per la sua natura di tormento estivo: il testo di una profondità carica di emozioni (se alle volte vi sembro un pò strano è soltanto per fare casino) e l’uso del vocoder che nemmeno la Cher dei tempi di Believe. Il video, di cui lodiamo la salopette azzurra e il sicuro riferimento agli ammiccamenti balneari di “Sometimes” di Britney Spears, è una chicca che non potete perdere. E in questo mare di trash in cui abbiamo navigato oggi, quasi dispiace inserire anche il singolo estivo di Ana Laura Ribas, che tutto sommato, paragonato a cotanto disastro, appare come un capolavoro.
Si ok, nemmeno lei ha la voce di Mariah Carey, ed è anche vero che quel video a cartone animato non è proprio il massimo. Ammettendo anche che le sonorità sono piuttosto infantili, ho già dimenticato perchè avrei voluto salvarla. Con “Sereia“, cover che ha disastrato l’originale di Lulu Santos, chiudiamo la carrellata odierna dei “prestati alla musica“. E se questa dovesse essere la colonna sonora della nostra bella stagione, c’è quasi da augurarsi che continui a piovere!
1. sanjai ha scritto:
2 giugno 2009 alle 19:19