Fallire l’appuntamento più importante (quello col Festival di Sanremo), sparire dalla tv per sei anni e tornarci con un one man show a pochi mesi di distanza dal successo di Fiorello. Panariello non esiste non è soltanto il pensiero di un bambino, è forse anche il monito di chi vuol essere il solo artefice della propria assenza. Un’assenza forzata ma significativa, oggi diventata motivo di rivincita:
“Panariello come Babbo Natale – dichiara lo showman toscano a Diva e Donna – Ritorno a bordo della mia slitta per dimostrare che esisto, alla faccia di chi mi dava estinto (…) Ho rischiato, ma non temuto, di non esistere più. Sai come funziona… Si fanno i funerali da vivo. Quel capostruttura, piuttosto che il direttore generale, cominciano a dire: ‘Chi, Panariello? Quello è morto, finito‘. Il passaparola che ti uccide e, se non reagisci, sei morto davvero”.
Tutto nasce dal palco dell’Ariston, da quel Festival del 2006 condotto insieme a Victoria Cabello ed Ilary Blasi e finito nel “libro nero” della storia della kermesse:
“Non capivo. Non ero andato a Sanremo per fare il Panariello Show, i miei sketch, i miei personaggi. Ero lì per condurre il Festival e celebrare la musica. Mi hanno messo in croce perchè avevo tolto i fiori. Ora vedo che i fiori sono spariti anche da due edizioni in qua. L’omaggio alla canzone italiana, questo dovrebbe essere Sanremo, non il Festival di Morandi o di Celentano. Morirà Sanremo, e sarà grazie anche a voi giornalisti”.
Intanto, però, dal periodo professionalmente più buio della sua carriera, si è rigenerato. Sei anni che sono serviti a riflettere, a ritrovare un’integrità forse smarrita a causa della troppa tv “macinata”, che l’ha spremuto fino all’ultimo. Il senso del ritorno è proprio questo: far godere la televisione di Panariello, non il contrario. Ci tiene a precisare di non essere il tipo da compitino al servizio della generalista, ma come tutti è costretto a fare i conti con lo spauracchio chiamato auditel:
“L’ascolto di uno spettacolo non dipende solo da chi lo fa, ma da tanti altri fattori, primo fra tutti chi hai contro nella tua ora. Ho passato una vita a battermi con i Bonolis e le De Filippi. Mi hanno controprogrammato persino in Rai a Sanremo. Stavolta mi sono scelto una soluzione più comoda“.
E per il momento ha pagato: oltre 6 milioni e mezzo di spettatori (pari al 27.29% di share) hanno seguito lunedì il debutto di Panariello non esiste. Ora basta “solo” mantenerli…
1. david ha scritto:
7 marzo 2012 alle 19:31