Pippo Baudo soffre da mesi l’atteggiamento della Rai, a suo dire poco onesta nei confronti di uno storico e (in passato) fondamentale dipendente. Prima la questione del badge e il rifiuto di qualsiasi appuntamento da parte dei piani alti, poi la bocciatura di tutti i progetti proposti, e per finire gli inviti in programmi da lui stesso definiti sostanzialmente insulsi. Se a tutto ciò aggiungiamo il clima tutt’altro che roseo a Centocinquanta, la frittata è fatta. Insomma, a sentir Baudo pare che al settimo piano abbiano messo un punto alla sua carriera televisiva, nonostante il contratto ancora in essere.
La chiamata da Cologno sarebbe stata quindi una manna dal cielo per il Pippo nazionale, che per una sera toglierà i vestiti del conduttore tutto d’un pezzo e metterà quelli della Iena, in una sorta di passaggio di consegne tra Alessandro Gassman e Claudio Amendola ancora impegnato sul set de I Cesaroni 5. Una sfida che il conduttore di Militello pare abbia accettato senza alcune pretesa economica, e dalla quale ne guadagnerà certamente in visibilità, quella stessa visibilità che invece la Rai pare negargli da mesi.
Pare appunto, perché in realtà l’azienda pubblica, a dispetto delle dichiarazioni al fulmicotone del diretto interessato, starebbe già lavorando con Baudo per alcune prime serate sulla terza rete. A “smontare” le false esternazioni di Baudo è stato il Direttore della nuova divisione Intrattenimento della Rai, Giancarlo Leone, che ha scelto Twitter per chiudere definitivamente la questione: “Ho letto che non vi sono progetti Rai per Baudo. Eppure con Pippo stiamo lavorando per un primo blocco di prime serate su Rai3. Bellissime.”
La stoccata di Leone è come un fulmine a ciel sereno, dato che ribalta totalmente la situazione in favore dell’azienda, troppo spesso in balia del vittimismo nauseante di alcuni suoi dipendenti che, in determinate circostanze, dovrebbero imparare a tacere.
1. pippo ha scritto:
5 marzo 2012 alle 20:47