5
marzo

LUCIA ANNUNZIATA ‘SEPPELLISCE’ LUCIO DALLA: ERA GAY, I SUOI FUNERALI ESEMPIO DI IPOCRISIA

Lucia Annunziata

Chiamarla caduta di stile sarebbe un complimento. Quella che Lucia Annunziata ha commesso ieri è stata più di una mossa improvvida. La conduttrice di In mezz’ora è riuscita a sfruttare la morte di Lucio Dalla (a Bologna si svolgevano i suoi funerali) dedicando una puntata del suo programma al tema dell’omofobia. Una puntata riparatoria che la giornalista di Rai3 aveva promesso per una frase pronunciata alcuni giorni fa.

Avrei difeso Celentano a Sanremo anche se avesse detto che i gay devono andare al campo di sterminio” aveva detto. Le associazioni gay si sono infuriate e Lucy ha cercato di rimediare. Nei panni della paladina dei diritti omosessuali, ieri l’Annunziata si è fatta prendere la mano e ha tirato in ballo la sessualità di Lucio Dalla, sfruttando la triste concomitanza con le sue esequie.

“I funerali di Lucio Dalla sono probabilmente uno degli esempi più forti di come si vive in Italia la vicenda gay. Va tutto bene e ti seppelliscono anche in una Cattedrale con tutte le benedizioni della Chiesa e del caso se non dici di essere gay. Alla fine questo sembra essere il simbolo di quello che siamo: un permissivismo, basta che ci si volti dall’altra parte…”

ha detto la conduttrice di In Mezz’ora, riesumando – è il caso di dirlo – una questione sulla quale il cantante aveva sempre mantenuto la riservatezza. Dalla, infatti, non aveva mai rivelato il suo orientamento sessuale, e ieri Lucia lo ha voluto ribadire a modo suo. Con la delicatezza di un carro armato, anzi di un carro funebre.

Lucio Dalla è un uomo che per tutta la vita pur essendo stato gay non l’ha mai detto” ha affermato la giornalista, per poi collegarsi con una vigilessa lesbica in Piazza Maggiore e domandarle (a funerali ancora in corso):

Lucio Dalla è un gay ma non si dice… Anche a Bologna, nella sua città, è un gay ma non si dice?

La conduttrice ha montato la polemica e soprattutto ha fatto coming out al posto di Lucio Dalla. Del resto i morti non parlano, e le parole pronunciate da Lucia Annunziata ora sono destinate a far discutere. Anche se, per il rispetto che si deve al defunto Lucio, forse sarebbe meglio metterci una lapide sopra. E chiudere così la polemica.

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77 Commenti dei lettori »

Pagine: « 1 [2] Mostra tutti i commenti

51. antonia ha scritto:

5 marzo 2012 alle 17:50

Fino al 2006 al mio paese c’era un parroco molto “ortodosso” e c’era il parrucchiere DICHIARATAMENTE GAY, i due hanno “convissuto” benissimo.
Il parrucchiere su incarico del parroco ha restaurato uno stendardo della Madonna, leggeva in chiesa la Passione di Cristo ed ha organizzato una Via Crucis vivente lungo le strade del paese; quando non era quasi più in grado di camminare per andare alla Messa un incaricato del parroco andava a prenderlo. I suoi funerali sono stati celebrati in Chiesa. Avrà qualcosa da commentare su questo la Signora Annunziata??!!



52. Marco Leardi ha scritto:

5 marzo 2012 alle 17:52

@Vince. No. Alemanno non ha mai chiamato Dalla “il mio compagno”, quindi non vedo il perché i giornalisti dovessero definirlo in quel modo.

Per me stavolta la Annunziata è davvero indifendibile. L’orientamento sessuale non è una patente da esibire.



53. nadiap ha scritto:

5 marzo 2012 alle 18:06

E’ indubbio che la Annunziata abbia tremendamente sbagliato tempi e modi, però ha comunque fatto un’osservazione giusta riguardo ai giochi di prestigio linguistici fatti dai media per indicare il compagno di Dalla senza dichiarlo appunto tale.



54. MisterGrr ha scritto:

5 marzo 2012 alle 18:09

Marco: la penso come te.



55. Vince ha scritto:

5 marzo 2012 alle 18:13

@ Marco: semplicemente perchè le cose vanno chiamate con il loro nome.

Il resto è ipocrisia.



56. Marco Leardi ha scritto:

5 marzo 2012 alle 18:21

@Vince. Ma piantala. E’ stata un’offesa a una persona defunta, una squallida profanazione della sua volontà. Lucia Annunziata poteva parlare di omofobia senza strumentalizzare Lucio Dalla.

Questa è la vera macchina del fango.



57. Vince ha scritto:

5 marzo 2012 alle 18:44

La Annunziata è una giornalista, ha riportato i fatti (riprendendo quello che si diceva da ore nei blog, nelle community gay e anche in un articolo di Busi, quello sì, molto duro…
Avrà pure mille colpe, ma non stavolta.

Bisognerà studiare il comportamento dei media in questi giorni, il ruolo di internet, dei social network e dei tg televisivi.
E le mille qualifiche date ad Alemanno (nelle ultime ore finalmente vedo che si è squarciata l’ipocrisia e si parla più apertamente di “compagno”).

Per fortuna rimarranno per sempre le belle parole d’amore di Marco pronunciate durante i funerali.
Il resto, sinceramente, m’interessa poco.



58. MisterGrr ha scritto:

5 marzo 2012 alle 18:46

Quello che io non capisco è cosa ve ne facciate di sapere che Alemanno fosse il suo compagno, lo sbandierare che fosse gay, non solo dopo che è morto, ma in generale: vi cambia la vita saperlo o no? Lo apprezzate in modo diverso?

Allora è vero che il gossipaccio piace, e quindi è inutile lamentarsene.

Ma solo a me non importava nulla e mi ha dato profondamente fastidio ledere la libertà che una persona si era preso, ossia quello della riservatezza sullo sbandierare i propri gusti sessuali, lesione di cui ovviamente non potrà rispondere?



59. Vince ha scritto:

5 marzo 2012 alle 18:59

Tra lo sbandierare e il voler nascondere a tutti i costi quello che è evidente c’è una sana via di mezzo il vivere con normalità le cose.
Spero che presto ci arriveremo anche qui in Italia…



60. Marco Leardi ha scritto:

5 marzo 2012 alle 19:00

@MisterGrr. Condivido. E faccio notare a tutti come dietro la squallida polemica ci siano ancora una volta le associazioni gay, le quali hanno monopolizzato la questione omosessuale in Italia fomentando a loro volta forme di discriminazione.

Si punta il dito contro la presunta ipocrisia della Chiesa, ma nessuno parla dell’atteggiamento aggressivo della lobby omosessuale. Il povero Lucio Dalla, reo di non aver fatto coming out (come se fosse un obbligo), ne sta pagando le conseguenze.



61. MisterGrr ha scritto:

5 marzo 2012 alle 19:17

Marco: bravissimo.



62. Vince ha scritto:

5 marzo 2012 alle 19:27

L’Annunziata a capo della famigerata e perocolosissima “lobby gay”?
O forse sopra tutti c’è Busi, che se sente parlare di associazioni gay inizia a bestemmiare?

Come direbbe Totò: ma mi faccia il piacere!
:-)



63. primariegaye ha scritto:

5 marzo 2012 alle 19:30

Strepitose le dichiarazioni delle pretesse bardate di viola a Bologna: “Abbiamo celebrato i funerali di un omosessuale a nostra insaputa.”,
“Abbiamo impedito che fosse un funerale omosessuale”.
Ridicoli ipocriti, smettetela. Visto che odiate i gay, odiateli tutti, praticanti e non.
La Annunziata fa schifo per quello che pensa e fa, non per quello che ha detto ieri.



64. Marco Leardi ha scritto:

5 marzo 2012 alle 19:32

@Vince. Non ho detto che l’Annunziata è a capo della lobby gay (che pure esiste, eccome se esiste). Rileggi. I deliri di Aldo Busi li ignoro proprio.



65. Vince ha scritto:

5 marzo 2012 alle 19:54

Andiamo, siamo seri…

La “lobby gay” esiste in Italia più o meno come Nessy, il mostro di Lochness.

I gay, quelli sì esistono, dichiarati e non, ed esistono anche i loro compagni che d’ora in poi per non offendere la sensibilità di nessuno saranno chiamati “coristi”…
:-)



66. Marco Leardi ha scritto:

5 marzo 2012 alle 20:00

@primariegaye. L’odio è quello che emerge dalle tue parole irrispettose.

@Vince. Vabbè, fai finta di non capire. L’esistenza lobby gay è un dato di fatto, ma per fortuna non tutti gli omosessuali – dichiarati e non – vi appartengono.



67. Vince ha scritto:

5 marzo 2012 alle 20:14

@ Marco: se esiste come dici tu (può darsi che tu sia più informato di me ;-) ) non me ne sono mai accorto, né ho mai visto qualche risultato concreto della loro presunta attività di lobbing…

In realtà a me sembra che tu ce l’abbia con le associazioni gay (sono forse loro la lobby?) e con chi si scaglia più in generale contro il bigottismo e la doppia morale di certi credenti…



68. Vince ha scritto:

5 marzo 2012 alle 20:25

Il Corriere riporta questa notizia:

La Lega contro Dalla: « Un italiota.
Colpa della mamma che non era padana…»

Secondo Radio Padania: «Simbolo del Paese che non vorremmo, aveva una visione cattocomunista ed ecumenista»

Ora si è mossa pure la lobby della cassoula… :-)



69. Giulia ha scritto:

5 marzo 2012 alle 21:21

@Vince, capisco che per te l’Annunziata è una grande giornalista, ma per me quello che dice non è oro colato, anzi. L’Annunziata è una giornalista faziosa, e sfido chiunque a negarlo, ma sono la capacità di riuscire ad essere sempre sopra le parti e di prendere le distanze persino dalle proprie idee gli ingredienti che fanno un grande giornalista. E a me non viene in mente un nome di giornalista così.
Detto questo, visto che tu dici che ha dato voce alla rete, mi chiedo di cosa stiamo parlando? Immagino parliamo di quella “cosa” dove 60000 sostengono una coatta del grande fratello e soli 13000 caldeggiano la liberazione della Urru, o quella specie di massoneria segreta utilizzata da giornalisti e associazioni varie per dire le peggiori cose o quella rete dove si elencano le proprie attività ora per ora e persino il numero dei bisogni corporali? essì perché la rete è anche tutto questo e probabilmente è in questo sottobosco che ha trovato spunto per dire, nel nome di un morto, cosa gradiva – sessualmente parlando – quando era vivo. E tutto questo, ovviamente in nome della verità. Ma chi gliel’ha chiesta ‘sta verità? Perché non si mette a fare l’elenco degli stilisti, degli artisti che secondo la rete sono omosessuali viventi o defunti che siano. E’ una roba squallida, altro che abbasso l’ipocrisia.
Che poi, per spaziare in argomenti tanto cari all’Annunziata, non ho mai sentito nessuno dare dell’ipocrita ad un giornalista quando scrive o dice escort o squillo mentre invece pensa puttana o quando usano la parola nano per sottolineare la bassa statura di un uomo a caso, per poi dire, per non apparire discriminatori, che è riferito alla bassezza morale. Per cui di cosa ci scandalizziamo se vengono usate parole come amico, collaboratore o altro anziché compagno. Il fatto è che abbiamo un vocabolario troppo ricco di vocaboli e sinonimi, di fatto un vocabolario ipocrita per tutti quegli intellettuali pervasi dal sacro fuoco della verità. Mah…



70. Vince ha scritto:

5 marzo 2012 alle 21:48

@Giulia: L’Annunziata sbaglia come tutti, ma questa volta a mio parere non ha fatto nulla di male.
Non stiamo parlando, a differenza di quello che si vuol far credere di una persona che nascondeva i propri gusti. Ma di un artista che viveva da anni con il suo compagno, lo portava in turnè, persino sul palco. E che ha cantato l’omosessualità in numerose canzoni: “balla balla ballerinO” e non ballerina! Di un uomo che sfuggiva e rifiutava le definizioni, ma non per questo viveva una doppia vita. Di due persone che vivevano liberamente la propria condizione a Bologna, dove tutti sapevano della loro relazione. I mass media forse impreparati a tutto ciò hanno fatto molta confusione e giocato ipocritamente sulla figura di Alemanno (o non lo nomini, oppure se lo nomini non puoi dire che è un corista perché stai scrivendo il falso e prendendo in giro i tuoi lettori). Non c’è nulla di male a chiamare le cose col proprio nome: lo squallore, le offese e gli oltraggi alla memoria li vedono solo quelli che hanno la coscienza evidentemente poco pulita. Ricorda che non si è rivelato nessun segreto oltraggioso o infamante, ma solo le preferenze sessuali di una persona. Non si offende la memoria di qualcuno ricordando chi ha amato in vita.
Io penso a tale riguardo che le parole di Marco in chiesa abbiano tolto ogni dubbio e imbarazzo: erano di una persona innamorata, non c’è altro d’aggiungere.
Se la puntata dell’Annunziata fosse stata dopo il discorso di Alemanno al funerale, pochi avrebbero avuto da ridire.



71. Giuseppe ha scritto:

5 marzo 2012 alle 22:06

Liberi ma completamente
Liberi finalmente
Liberi non è vero un accidente
Non siamo liberi per niente
Liberi c’è sempre uno che ci sente
Che ci compra che ci vende
Liberi sono i sogni nella notte
Liberi è questo specchio che si rompe
“Liberi se si libera la mente
Siamo liberi e per sempre
Liberi anche politicamente
Non c’è logica
Non c’è niente
Liberi sono il vento con le onde
Liberi come due ladri nella notte
Non fermarti non è tardi resta fuori che ho bisogno
Di parlarti di guardarti di baciarti di toccarti
E di essere liberi senza dover spiegare niente”.
(da Liberi – 12000 lune di Lucio Dalla)



72. Marco Leardi ha scritto:

5 marzo 2012 alle 22:15

@Giulia. condivido, ieri l’Annunziata più che faziosa è stata sgradevole, offensiva, becera. Discriminatoria. Parlare di ‘voce della rete’ è sempre rischioso, visto che sul web trovano anche spazio le peggiori bassezze.

@Vince. Il punto è uno solo: Lucio Dalla non ha mai parlato del suo orientamento sessuale né definito Marco Alemanno suo compagno. Aveva deciso così perché erano fatti suoi, vita privata!
Ma l’Annunziata e le associazioni gay hanno montato la polemica, tradendo quella decisione e strumentalizzando il tutto con un attacco alla Chiesa (che Dalla frequentava). Tutto così squallido.



73. Marco Leardi ha scritto:

5 marzo 2012 alle 22:24

@Giuseppe. grazie del contributo. Lucio Dalla voleva essere libero, innanzitutto dalle etichette della società. Ma, come si è visto, i presunti paladini del libero arbitrio sono stati i primi a imbrigliarlo. E questo la dice lunga su certe (finte) battaglie di civiltà!



74. Vince ha scritto:

5 marzo 2012 alle 22:56

Su Dalla è inutile ripetersi, ormai abbiamo detto tutto e le posizioni sono chiare e inconciliabili.
Bhè cambiamo argomanto, allora.
Parliamo di Alberto Sordi…
:-)



75. limone ha scritto:

6 marzo 2012 alle 10:10

beh, data la quantità di persone vive e vegete che popolano il mondo dello spettacolo e alimentano ogni genere di gossip, della vita privata di quelle che non ci sono più si potrebbe anche non parlare proprio …



76. anna ha scritto:

6 marzo 2012 alle 18:06

La signora Annunziata ha mancato di rispetto a un grande artista e a una grande citta. A Bologna che Dalla fosse gay non interessava a nessuno, non ne ha mai parlato e abbiamo sempre rispettato questo suo riserbo. Forse la signora sperava di fare odiens ma è stato solo uno schifo



77. peppino 50 ha scritto:

8 marzo 2012 alle 11:44

La ritengo non solo una caduta di stile che comunque per la Annunziata oramai è la normalità di tutti i giorni, ma anche una offesa alle tante persone che amano Dalla per la sua grande qualità umana e di artista.Esprimo tutta la mia indignazione per una trasmissione inutile, faziosa, condotta da una giornalista che andrebbe cacciata dal servizio pubblico



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