Che le due parti trovassero l’accordo era quasi scontato; pensare, però, che questo avrebbe messo d’accordo tutti era forse troppo. E così si sollevano i primi malumori sulla partecipazione di Adriano Celentano al Festival di Sanremo 2012 in qualità di “mina vagante” nelle cinque serate della kermesse. Nulla da obiettare nel rivedere il molleggiato sul palco dell’Ariston a distanza di otto anni; molto, invece, c’è ancora da dire sul compenso. Tra i malumori del web, si fa sentire anche Carlo Fatuzzo, segretario nazionale del Partito Pensionati:
“In un momento in cui gli italiani vivono una situazione di estrema difficoltà – si legge in una nota dell’Adnkronos – soprattutto pensionati e lavoratori, appare quantomeno fuori luogo lo stratosferico compenso che sarebbe previsto per la partecipazione di Celentano al festival di Sanremo, trecentomila euro al giorno con un tetto massimo di settecentocinquantamila euro, quello che tanti pensionati non riceverebbero in tre vite. E’ veramente assurdo“.
E la questione ingaggi, dunque, torna ad abbattersi in quel di Viale Mazzini, dopo le recenti polemiche legate ai compensi ritenuti esagerati per alcuni concorrenti di Ballando con le Stelle. Fatuzzo ne fa una questione di principio, ma soprattutto di tempi; sparare cifre così elevate è, secondo lui, irrispettoso, a maggior ragione in questi giorni in cui gli italiani si vedono costretti a far fronte all’aumento del canone Rai:
“Non è in discussione la bravura professionale di Adriano Celentano che, indubbiamente, è un grande artista, ma l’inopportunità di un compenso così elevato che suona come uno schiaffo alla miseria. Questa vicenda dimostra che il canone Rai, imposto agli italiani dovrebbe essere cancellato, proprio per rendere la Rai più parsimoniosa”.
1. WHITE-difensore-di-vieniviaconme ha scritto:
29 gennaio 2012 alle 17:01