Il rischio di trasformare il naufragio della Costa Concordia in un reality show era dietro l’angolo. E qualcuno doveva pur sbatterci contro. Del resto, per la tv che va a caccia di “esclusive”, le notizie che arrivano dall’Isola del Giglio sono un’occasione unica per edulcorare l’attualità con emozioni pronte all’uso. A Pomeriggio Cinque, ad esempio, oggi la cronaca si è intrecciata ad una rappresentazione della tragedia volutamente evocativa, tra immagini, testimonianze e applausi. A proposito: che c’era da applaudire?
Da Maria Carmela va in scena il racconto di quella notte terribile, ed alcuni dei protagonisti sono presenti in studio. Si parla di “superstiti” ed “eroi”, si fanno supposizioni sulle cause dell’incidente, si ascoltano i racconti raccapriccianti con la faccina contrita. Le analisi ragionate non trovano posto e invece si commentano le manovre del comandante Francesco Schettino con fare sentenzioso: “ha sbagliato tutto“.
Nel programma interviene anche il commissario di bordo Manrico Gianpetroni, recuperato dopo 36 ore. Una testimonianza toccante. Ma le vere sorprese si nascondono nel parterre di ospiti, dove siede anche tale Giovanni Dorian Ruvolo. Il ragazzo – si scopre in rete - lavora per l’ufficio stampa di alcuni vip, tra i quali Guendalina Canessa, Valentina Melis e Francesca Rettondini. Quest’ultima si trovava sulla Concordia al momento dell’incidente e ora fa il tour dei programmi tv per raccontare la tragica esperienza.
Ovviamente anche Pomeriggio Cinque non poteva farsela scappare, accogliendola assieme al suo ufficio stampa ’Dorian’. E via, scritturati per il ruolo di naufraghi.
La circostanza suggerisce alcune riflessioni, perché va bene tutto ma la narrazione di un evento drammatico richiede anche un certo pudore. Lo si deve per rispetto nei confronti delle vittime e anche dei telespettatori a casa.
A tal proposito, raccogliamo una considerazione che Pierluigi Diaco ha postato su Facebook.
“E’ mai possibile che, perfino la terribile tragedia di Costa Concordia, venga usata imprudentemente da alcuni volti noti e meno noti del piccolo schermo che, essendo testimoni diretti dell’incidente (che ha provocato morti e feriti), ora fanno la fila a candidarsi come “superstiti” partecipando con fanatica disinvoltura ai programmi tv?”.
Parole condivisibili, che centrano in pieno la questione. Purtroppo non si può vivere la cronaca come se fosse un perenne reality fatto di comparse e reazioni di pancia. Stavolta qualcuno dovrebbe naufragare, sprofondando un po’ negli abissi della vergogna.
1. MisterGrr ha scritto:
16 gennaio 2012 alle 20:15