Alle 21.10 di questa sera Paola Perego approda nel prime time di Rai 1. Dopo lo stop di ‘Se… A casa di Paola’ nel pomeriggio della stessa rete, la padrona di casa dell’indimenticata Talpa torna sulla prima rete della tv pubblica e lo fa dalla porta principale: la prima serata. Tra un ‘no’ all’Isola dei Famosi e non meglio precisati progetti futuri, Paola ci racconta la nuova edizione di Attenti a quei Due senza dimenticare l’immancabile ‘bilancio d’ordinanza’ sulla televisione che gli ospiti di DM sono chiamati a fare.
Tanto per iniziare, com’e’ andata?
Secondo me molto bene. Il programma c’è, è un varietà e io mi sono anche divertita molto. E’ stata una buona prova generale, poi facendo la prima puntata ti rendi conto di ciò che va sistemato e la seconda sarà certamente migliore. Vedere, però, la Clerici che fa la ‘quarta’ dei Ricchi e Poveri o la Goggi che canta con i Neri per Caso sarà molto divertente. C’è poi un duetto di Loretta con Mimmo Foresta da perdere la testa. Canteranno ‘La Bambola’ alternando voci diverse.
Parlando di risultati, a me è sembrato che tu abbia voluto mettere le mani avanti…
Inevitabilmente. E’ vero che non esistono più serate facili ma il venerdi è difficilissima. Ci sono Quarto Grado che va benissimo e un colosso come Zelig che è in quella fascia e in quel giorno da anni. Anche ad andare bene, i numeri che restano non sono tanti. Diciamo che spero in un 16%.
Però hai anche due nomi di richiamo ogni puntata…
Questo sicuramente. Ma è anche vero che abbiamo pubblici completamente diversi. Da statistiche marketing, Zelig non arriva ai 50 anni, noi partiamo dai 50-55. Paradossalmente a me fa più paura Quarto Grado perchè quello è proprio il nostro pubblico.
Ansia per i risultati?
Per come sta andando ora la televisione, si. Sono sempre in una posizione delicata; sembra sempre che a me i programmi li diano non perchè me li meriti ma per grazia ricevuta. Magari a qualcun altro possono anche perdonare che un programma possa andare meno bene, con me sono meno indulgenti. L’ho fatto mettendoci tutta la passione di cui sono capace, credo che sia un buon prodotto e una valida alternativa a ciò che offrono le altre reti. Spero che ci vogliano bene ma se dovesse andar male e dovessero chiuderlo alla seconda puntata… io ho la coscienza a posto.
Addirittura chiuderlo…
E che ci devo fare, io prima di un debutto sono molto pessimista. Uno deve valutare tutte le possibilità: magari fai un programma con la convinzione che possa piacere, far sorridere e possa interessare e, invece, alla gente non piace. In questo periodo ho anche difficoltà a capire cosa voglia il pubblico; è un momento un po’ particolare.
Dati Auditel a parte, quanto influisce su un prodotto l’eco mediatica, soprattutto quella dei social network?
Ci sono programmi che sono più di tendenza e diventano dei cult; altri invece più tradizionalisti. C’e’ un bacino differente.
Faccio un esempio. Se domattina i dati fossero inferiori alle aspettative ma Attenti a Quei due diventasse Trending Topics di Twitter, il riscontro sul social network influirebbe in qualche modo?
Sarebbe quanto meno una piccola consolazione. Vuol dire che c’è un gruppo di persone, seppur limitato rispetto al bacino televisivo, che ha seguito il programma e ne parla. Certo, visto il target di Attenti a Quei Due, è molto difficile. Sarebbe differente per un programma di Italia 1, il pubblico sarebbe molto simile.
Il pubblico della rete è molto attivo. Secondo te per uno show di Rai 1, visto il target di internet, eventuali suggerimenti potrebbero essere controproducenti?
Io credo che sia sempre e comunque positivo. Perchè è vero che bisogna pensare sempre alla tipologia di pubblico alla quale ti rivolgi, ma è anche vero che tutti cerchiamo di essere trasversali e ben venga se si riesce a beccare qualcuno un po’ piu’ giovane unitamente a qualcuno un po’ piu’ grande. L’esempio non e’ calzante, però pensa a Sanremo, dove non vale più la regola del pubblico tipico di Rai1.
A proposito di Rai 1, ti è mancata in questi mesi?
Mazza mi aveva confermato il programma due mesi prima della fine. Paradossalmente era l’unico ad essere stato riconfermato. Era messo per iscritto. E poi vabbè… è stato cancellato. Detto ciò, non mi mancava Rai 1 nello specifico, ma come mi capita quando sto ferma, mi manca produrre. Lavoro da quando avevo 16 anni e non mi sono mai fermata; nemmeno quando ero incinta o quando allattavo.
Dicono che lavori perchè sei la Signora Presta…
Che lo dicessero! Nel bene o nel male, lavoro da trent’anni. All’inizio questa cosa mi feriva tantissimo, ho fatto programmi che sono andati molto bene, altri meno bene come tutte le persone che fanno il mio lavoro. Oggi sei su, domani sei giù e ci vuole anche una buona dose di fortuna oltre alla professionalità. Quando si accendono le luci, però, non c’è Presta sul palco. Credo che appartenere ad una scuderia che ha come personaggio più importante Benigni, come secondo Bonolis e da lì a scendere sia un vantaggio per tutti quelli che ci lavorano. Soprattutto se l’imput di questa agenzia è ’siamo un gruppo’ e ognuno sorregge l’altro. Bonolis venne a fare l’ospite da me a Forum di Sera per amicizia, così come io sono intervenuta per aiutare dei colleghi in difficoltà quando ad esempio veniva bucato un ospite. Questo spirito di gruppo che ci unisce tutti e’ una forza straordinaria. Antonella Clerici, per esempio, è venuta proprio per l’ottimo rapporto che c’è. Non ha di sicuro bisogno di visibilità in questo momento ma si è messa in macchina, è venuta a Napoli, all’una di notte è ritornata a Roma e l’indomani alle 12 era pronta per la Prova del Cuoco. Di sicuro non è stato Presta a dirgli ‘tu devi andare’, non è che abbiamo un capo e tutti obbediamo. Ha avuto solo la capacità di creare un rapporto vero tra di noi: se uno ha bisogno, l’altro corre.
Con il nuovo compagno di viaggio Biagio Izzo com’è andata?
Non lo conoscevo Biagio ma è una persona straordinaria. Ho riso dalla mattina alla sera. Così come è nei film, è nella vita.
I concorrenti in gara si sfideranno sempre a suon di format altrui?
No, non è proprio così questa volta. Alcune cose strizzano l’occhio ad alcuni programmi, altre no. Diciamo che si sfidano a suon di varietà. Abbiamo, poi, selezionato della famiglie in tutta Italia alle quali sarà abbinato uno dei vip in gara che si sfiderà proprio per far vincere dei premi alla famiglia a cui è abbinato. Non ci sarà più una giuria ma è il pubblico dell’auditorium che voterà dopo ogni esibizione.
Parlando di format altrui, hai rifiutato l’Isola perchè non vedevi di buon occhio la conduzione in coppia…
Non sarei stata in grado di affrontare una conduzione in coppia. Il reality si basa sulle emozioni che ti trasmettono i concorrenti che sono i veri protagonisti di un programma del genere. E in un reality abbastanza estremo come l’Isola, dove si mangia poco e si vivono situazioni difficili, credo che il concorrente debba avere un punto di riferimento, un collegamento con la vita reale e non sarei stata in grado di ironizzare su questo, dissacrare l’Isola (perchè era questo ciò che mi era stato proposto). Non me la sono sentita, non credevo in un progetto fatto in questa maniera.
Portiamoci avanti… Clerici Goggi nella prima puntata, Bonolis Conti nella seconda. Nella terza?
Sai che non li abbiamo ancora? Stiamo cercando personaggi diversi dai conduttori. Nello specifico attori e cantanti.
Una chicca devi riservarcela…
Stasera mi vedrete con i capelli corti! Non li ho tagliati, è una prova. Avrò una mezza nuca, quindi davanti avrò i miei capelli ma dietro saranno raccolti dentro una mezza parrucca.
1. Domy ha scritto:
13 gennaio 2012 alle 15:50