“C’era una grande eccitazione da parte di tutti, cameramen, direttore della fotografia, regista. E’ il primo studio nella storia della Rai a trasmettere in HD. Era un po’ come il primo giorno di scuola”. Esordisce così Mara Venier quando ci racconta il primo giorno di prove per l’Alta Definizione che da questo pomeriggio ‘investirà’ la sua Vita in Diretta. La conduttrice del contenitore pomeridiano di Daniel Toaff ha scelto infatti DavideMaggio.it per raccontare ai lettori questa nuova esperienza e raccontarsi da ’schizofrenica’ fruitrice di televisione. Da Scotti a Giletti, dalla Ventura a Santoro, passando per Rai, Mediaset e Sky, la Venier non si fa mancare nulla!
Cara Mara, partiamo dai cambiamenti che l’HD comporta…
Lo studio rimarrà esattamente lo stesso anche se con un’immagine più definita e incisiva. Se qualcuno ha il televisore in HD è come se io stessi a casa. E’ una questione soprattutto di colori. Durante le prove avevo, ad esempio, una felpa beige e il beige, così come il blu e il verde, non va assolutamente bene. E il problema vero è adattare il trucco, una questione principalmente femminile. Io già mi trucco poco, poi negli ultimi mesi ho avuto una congiuntivite virale dovuta ad alcuni prodotti del trucco, per cui l’ho diminuito ancora di più. E dobbiamo andare ancora in sottrazione. Leggerissimo il trucco, impalpabile l’ombretto, mai mettere il glitter, usare poco la cipria ed usarla soprattutto opaca. Insomma, è come se andassi in onda struccata.
Ti spaventa?
No, perchè io sto meglio quando sono struccata.
A proposito della truccatrice che ti ha fatto venire la congiuntivite, è ancora viva?
Ma non è stata colpa sua. Si chiama Anna Di Florio, sta con me dal 91. Ci incontrammo nel famoso Cantagiro che feci con Fiorello e da allora è sempre stata la mia truccatrice. E’ come una figlia, la amo profondamente. Purtroppo, però, pur usando prodotti anallergici, appena mi trucco mi si arrossano gli occhi. E’ un’allergia virale che circola ed ora con l’oculista Mario Stirpe ho trovato un collirio adatto. Ma con l’HD si vedranno pure le venuzze rosse che odio. D’altra parte, arrivarci ai 60 come ci arrivo io (ride, ndDM).
Ti invidiano?
Non credo di essere invidiata. Io sono una che si fa molto gli affari suoi. Cerco di vivere serenamente, certo se mi pestano piedi… Anche se, ultimamente, lascio correre parecchie cose.
Quanto ha influito la tranquillità sentimentale?
Fondamentale. Quando hai una serenità familiare, tutto il resto viene ridimensionato. Non ho mai dato la priorità al lavoro. Sono felice del lavoro che faccio, dei risultati, ma poi torno a casa da mio marito e adoro stare con i miei amici.
Anche dopo quattro anni di stop?
Certamente. Anche se, dopo 4 anni di fermo, è lusinghiero aver avuto la grande occasione di tornare con un programma costruito e fatto per me, e con questi risultati. La Vita in Diretta è una macchina da guerra con un grande comandante, Daniel Toaff. E’ un uomo preparato, un aziendalista, non ho mai avuto il minimo diverbio. Ama il proprio lavoro come me.
Beh, quando le cose vanno bene, si discute poco…
Non abbiamo problemi e non li avevamo nemmeno l’anno scorso. Avevamo un grande conduttore, un grande giornalista che è Lamberto. E mi è servito tantissimo stargli vicino in tutti quei mesi perchè ho imparato molto; con grande umiltà mi sono messa vicino a lui, a volte senza intervenire, ascoltando e osservando il suo modo di interagire con gli ospiti. Grazie a tutto questo, quando è successo quello che è successo, ho potuto continuare da sola senza nessuno, occupandomi anche di cose importanti come i fatti di cronaca. Devo molto a lui. E devo dirti una cosa… mi definiscono ‘la signora della domenica’ ed è vero che Domenica In mi ha dato la grande popolarità e anche qualche soldino; prima di Domenica In non c’avevo una lira. Però la domenica aveva dato l’immagine di una Mara caciarona, giocherellona, divertente ed invece Vita In Diretta mi ha dato più credibilità. Una conduzione completamente diversa, più pensata e più seria.
Che effetto ti ha fatto tornare a Canale5 qualche giorno fa (è stata ospite di Kalispera)?
Bello, ho lavorato molto bene a Canale5. Ho avuto dei buonissimi rapporti che continuano ancora oggi con Restelli (Giorgio, responsabile Risorse Artistiche, ndDM) e con lo stesso Piersilvio (Berlusconi, ndDM), con il quale è rimasto un rapporto di affetto; Giuliano Adreani (AD Mediaset e Presidente e AD di Publitalia) è addirittura mio testimone di nozze. E poi, se sono riuscita a comprare la casa dei miei sogni, l’attico e il superattico dove sono adesso a Roma, lo devo proprio a Mediaset. Lo dico sempre “questa è la casa di Piersilvio” (ride, ndDM). Ero proprio emozionata nel rivedere tanti amici. Sono convinta, però, che alcuni personaggi abbiano un’immagine prevalentemente Rai e debbano rimanere in Rai. Credo che nel mio caso sia successa proprio questa cosa.
C’è un personaggio Rai che vedresti meglio a Mediaset e viceversa?
Ho sempre pensato che Gerry Scotti potrebbe essere un personaggio Rai. Lo trovo molto bravo, un pacioccone con una simpatia immediata; e quando facevo le mie domeniche, per esempio, lo ritenevo un partner ideale.
Di Simona Ventura a Sky che ne pensi?
Rispetto molto la scelta che ha fatto. Un po’ a sorpresa, forse, ma ha scelto quello che pensava fosse bene per lei e mi sembra sia molto contenta.
A prescindere dalla felicità o dalla contentezza, a Sky pensi rimarrà o il bienno sul satellite è stato un modo per lanciare un messaggio agli addetti ai lavori?
Non vedo questo retro-pensiero. Penso che abbia fatto bene, vive questo momento di insofferenza per motivi suoi e ha fatto una scelta giusta, di cambiamento. D’altro canto XFactor ha avuto un grande successo. Certo, se l’avessi chiesto a me ti avrei detto “sto bene dove sto”. Probabilmente aveva voglia di cambiamenti ed è stata coraggiosa a scegliere di andare in un canale che non ha la visibilità di altre reti. Poi non so quali siano i programmi futuri, ma essendo molto brava troverà ciò che è giusto per lei.
Dovevi fare Sognando Hollywood, cos’è successo?
E’ successo che non eravamo convinti perchè per fare un programma così importante sul cinema bisogna avere molti soldi. L’idea e’ fortissima e non è detto che non si faccia, ma in questo momento, con programmi in prima serata che non vanno benissimo, non sto morendo dalla voglia di fare un prime time rischiando. C’ho messo tanto per recuperare i 4 anni a casa e con questi po po di risultati della Vita in Diretta ci penso bene prima di buttarmi in un programma che sulla carta è molto carino ma che richiede grandi attori, scenografia e costumi. Ha ragione Milly quando dice che ci devono essere i mezzi per realizzare un programma. Non avevamo un cast fortissimo. Abbiamo quindi deciso con il direttore Mauro Mazza e il produttore Di Lorenzo di accantonarlo e di rifletterci un po’ sopra.
Hai dichiarato di essere molto contenta di battere quotidianamente la concorrenza…
Ho un grande rispetto per tutti quelli che fanno il mio lavoro. So che cosa significa andare a vedere dei dati non confortanti. E’ inutile dirti che sono soddisfatta se, quando vedo i risultati, mi rendo conto che le cose vanno bene. Checchè ne dica Brachino che in una puntata del suo programma ha detto che i dati sono truccati e non ho ben capito a cosa si riferisse. I dati de La Vita in Diretta non è che li diamo noi.
Per tua ammissione sei una televisiva-dipendente. Quali sono i programmi ai quali non rinunceresti?
A quasi tutta l’informazione. Guardo regolarmente Ballarò, Porta a Porta e mi manca Santoro. Credo nel pluralismo e mi manca il giovedi di Rai2.
Relativamente all’intrattenimento, a cosa non rinunci?
Sono una patita di cinema e seguo molto Sky Cinema. Non mi faccio mancare Ballando con le Stelle perchè ne parliamo spesso in trasmissione; ho seguito alcune puntate di XFactor e sono una appassionata di programmi di cucina. Masterchef è stato fantastico e quando posso guardo Antonella in camerino. Ah, dimenticavo Blob e Striscia, soprattutto i ‘nuovi mostri’. Quanto mi manca il tapiro… Guardo la tv in maniera schizofrenica.
A proposito del giovedi, si fa il nome di Giletti…
E’ diventato molto bravo, è maturato molto bene. L’Arena è iniziata dieci anni fa ed era un segmento della mia Domenica In che dovevo condurre io. Dissi però agli autori Marco Luci e Cesare Lanza che Massimo avrebbe potuto farlo da solo. Era perfetto. Adesso è pronto per un programma in prima serata.
1. Franco2 ha scritto:
9 gennaio 2012 alle 12:34