Accantonata, ma non scartata! E’ così che Paola Perego, ex volto del primo pomeriggio Rai, si appresta al grande ritorno, in prima serata su Rai 1 a partire da venerdì 13 gennaio. Com’è noto, infatti, la conduttrice sarà al timone della nuova edizione di Attenti a quei due, di cui vi abbiamo già anticipato i nomi delle prime due sfidanti (leggi qui). Il countdown, dunque, è ufficialmente partito:
“Mi sento molto bene, ma sono anche emozionata e molto agitata – dichiara la Perego a Vero TV – Nonostante tutti questi anni di lavoro, ogni volta mi chiedo immancabilmente, con tanto di tachicardia la sera prima del debutto, perchè abbia deciso di fare questo mestiere. Eppure continuo a farlo e sono felice perchè so di essere una privilegiata”. Con Attenti a quei due spera “di divertirmi e far divertire gli altri facendo anche ascolti dignitosi, perchè vuol dire che il programma piace. E, sinceramente, per tutto il lavoro e il grande impegno che ci stanno dietro, spero proprio che alla fine sia così!”.
Già, gli ascolti. Un cruccio diventato quasi un incubo per la tv generalista di oggi, costretta a fare i conti con la fuga di telespettatori che non risparmia proprio nessuno (basta dare un’occhiata ai numeri del Grande Fratello 12, per intenderci). Ma a mancare sono anche (e soprattutto) le nuove idee, che a detta della signora Presta rispecchiano il periodo poco felice del Paese dal punto di vista economico:
“Secondo me dipende innanzitutto dalla carenza di soldi per poter investire in nuovi progetti: a volte si fa l’errore di fare programmi simili senza capire che in questo modo si rovina la televisione e il mercato“.
Tornando, invece, alla “sua” tv, a chi l’ha spesso accusata di essere trash risponde:
“io ero una dilettante rispetto a quello che si vede oggi in giro“.
E’ convinta che in un mondo, come quello dello spettacolo, fatto di paragoni e invidie, a vincere debba comunque essere la meritocrazia, perchè “laddove c’è professionalità, c’è spazio per tutti”. Dunque, non si tirerebbe di certo indietro qualora la sua carriera prendesse anche la via di Sanremo, anzi:
“Perchè no! Sanremo per chi fa il mio lavoro è sicuramente la ciliegina sulla torta, qualcosa di unico, a detta di chi lo ha fatto. Quindi, è certamente un’esperienza che ti completa in qualche modo la carriera. Ci andrei e di corsa, sarei ipocrita se vi dicessi di no! Però solo a una condizione: che come organizzatore ci fosse Lucio Presta. E non lo dico perchè è mio marito, ma perchè è una garanzia! Con Presta per tutta la vita, anche nel lavoro”.
1. PeppeBor ha scritto:
27 dicembre 2011 alle 17:00