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aprile

L’AGCOM DETTA LEGGE SULLE FREQUENZE DIGITALI IN ATTESA DELLO SWITCH-OFF

AgComL’Agcom, l’autorità per le garanzie nelle comunicazioni, ha approvato lo scorso 8 aprile la delibera sulla spartizione delle 21 reti nazionali in tecnica digitale, in altre parole in digitale terrestre, che saranno disponibili a partire dai prossimi switch off. Le reti saranno assegnate in primis ai soggetti già presenti sul mercato, poi alle tv locali (alle quali è destinato per legge 1/3 delle frequenze) e, infine, per le reti rimanenti, verrà indetta una gara, aperta a soggetti economici nazionali ma anche comunitari.

In particolare la delibera stabilisce che delle 21 reti nazionali in Dvb-T:

  • 8 reti saranno destinate alla conversione delle attuali reti analogiche. Gli operatori nazionali esistenti avranno assegnata capacità trasmissiva sufficiente per la trasmissione dei programmi a definizione standard e ad alta definizione. Sarà comunque garantito almeno un multiplex per operatore;
  • 8 reti digitali saranno dedicate alla conversione in tecnica singola frequenza delle reti digitali esistenti che oggi utilizzano il sistema della multifrequenza: a differenza delle prime otto reti, che saranno diffuse su un’unica frequenza in tutta l’area di copertura, queste ultime avranno più frequenze diverse sulla stessa area o su aree diverse.

Dopo un breve calcolo, rimarranno quindi disponibili solo cinque frequenze da assegnare, il cosiddetto dividendo. 

Esse verranno attribuite con una gara alla quale potranno accedere, come detto in precedenza, tutti gli operatori economici dell’UE.

Nella gara, le reti da assegnare saranno suddivise in due parti:

  • la parte A, pari a tre lotti, sarà riservata ai nuovi entranti. Non potranno, quindi, presentare offerte gli operatori che già hanno due o più reti nazionali analogiche;
  • la parte B, pari a due lotti, sarà aperta a tutti gli offerenti, includendo quindi anche Rai e Mediaset.

Ma nessuno potrà fare man bassa di reti. Infatti, la stessa delibera stabilisce che ogni operatore non potrà avere più di 5 multiplex digitali e coloro che hanno tre reti nazionali analogiche avranno, dal momento dell’assegnazione del multiplex digitale, l’obbligo di cedere il 40% della capacità trasmissiva del multiplex ad editori terzi, come già avvenuto per i multiplex digitali di Rai, Mediaset e La7 negli scorsi mesi. La stessa cosa avverrà per coloro che si vedranno assegnati due multiplex a fronte di due reti analogiche: dovranno cedere il 40% di uno dei due multiplex assegnati.

Sul fronte tecnico, l’Agcom ha anche stabilito che gli operatori titolari di reti di trasmissione a livello nazionale, dovranno  favorire l’ingresso sul mercato digitale degli operatori entranti offrendo a questi ultimi prezzi orientati ai costi per i servizi di trasmissione.

Non si sono fatte attendere le prime dichiarazioni. 

Corrado Calabrò, presidente dell’Agcom, ha dichiarato che “il  risultato raggiunto  avvia un percorso di definitiva sistemazione delle radiofrequenze televisive in Italia. Le risorse trasmissive sono un bene pubblico destinato a soddisfare l’interesse della collettività. In questi anni è sempre stata auspicata una definizione di regole che garantissero la certezza del diritto e il rispetto dei principi costituzionali e comunitari nell’ interesse del pluralismo e della concorrenza. Il percorso avviato  va in questa direzione. I successivi atti che adotteremo serviranno a completare quella che mi auguro sia la cornice giuridica di riferimento per il futuro sistema televisivo italiano con una regolamentazione ben diversa dalla connotazione incerta che essa aveva assunto in passato.”

Per quanto riguarda Sky, bloccata dai vincoli dell’UE a rimanere solo sul satellite fino al 31 dicembre 2011, secondo Marco Mele del Sole24, si potrebbe pensare ad un approdo sul digitale terrestre delle reti di Murdoch dove, sicuramente, il nuovo orientamento generalista, avviato con il lancio di SkyUno, avrebbe vita più facile.

Non ci resta che aspettare l’asta e i prossimi switch off per scoprire come si evolverà l’offerta televisiva italiana.



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2 Commenti dei lettori »

1. Sergio ha scritto:

6 ottobre 2009 alle 05:08

OTTIMO tipo d’INFORMAZIONE ! Si sa però se anche delle TV ESTERE otterranno l’assegnazione delle frequenze di digitale terrestre che si LIBERERANNO dopo il COMPLETO e DEFINITIVO “switch off” ? QUALI saranno interessate, anche PRESTIGIOSE come BBC, ZDF, francesi e spagnole, o magari di PIU’ LONTANE e MENO note (tipo, TV filippina, ad es.) per coprire domanda di MOLTI stranieri ed extraComunitari che vivono in Italia ?

GRAZIE e saluti. Sergio-MI



2. Diegoz ha scritto:

5 novembre 2009 alle 17:08

Che dettassero legge anche sulla numerazione automatica LCN!



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