Il circo mediatico ha lanciato una nuova attrazione: l’orco ammaestrato. E’ bestiale, vedeste che roba. Il suddetto esemplare si esibisce ogni qual volta si accende una telecamera e davanti alla platea diventa imprevedibile. Sollecitatelo a dovere e darà il peggio di sé, come è accaduto ieri sera a Matrix. La trasmissione di Canale5 ha ospitato in diretta Michele Misseri, per la prima volta presente in uno studio televisivo. Lo zio di Sarah Scazzi ha esposto “la sua verità” in una testimonianza ai limiti della decenza.
Accomodato sul trespolo della guest star, l’ex orco di Avetrana si è presentato al pubblico negli abiti (di scena) del reo confesso. Davanti ad Alessio Vinci, ha dichiarato di soffrire per la detenzione della moglie Cosima e della figlia Sabrina, rinviate a giudizio con le accuse di concorso in omicidio volontario, sequestro di persona e soppressione di cadavere. “Prima avevo solo un peso sullo stomaco, l’Angelo biondo, ora ne ho tre” ha detto Misseri. Nel suo macabro numero da circo (mediatico), Sarah è diventata l’Angelo biondo, anche a seguito della richiesta rivoltagli della famiglia Scazzi affinché non oltraggiasse più il nome della vittima davanti ai microfoni.
Lo zio Michele presente a Matrix è un personaggio pienamente televisivo: accompagna il racconto con un’eloquente mimica facciale e, quando si sente inquadrato, annuisce per rafforzare le proprie tesi. Di fronte alla critica di aver cambiato più volte la sua versione dei fatti, accusa gli ex difensori Roberta Bruzzone e Daniele Galloppa di averlo costretto a testimoniare il falso. Ed il contraddittorio è affidato ai contributi video, visto che il super ospite ha concordato di non voler partecipare al dibattito.
“Ho ucciso Sarah perché il trattore non partiva e mi è venuto un calore alla testa. La mia verità non è mai stata accettata, non sono mai stato creduto” ha affermato Miche’ a Matrix.
Con indosso gli occhialini da intellettuale ed il vestito della festa, Misseri ha abbandonato l’immagine del rozzo contadino ed è diventato un distinto protagonista della cronaca nera in diretta. Anche la giornalista Ilaria Cavo, che fino all’altro ieri gli dava del ‘tu’ per adeguarsi alla sua umile estrazione sociale, ora lo interroga usando la terza persona. Come mai?
Cosa è cambiato da quando l’uomo veniva ripreso in casa, nel garage degli orrori o davanti all’altarino in ricordo di Sarah? Un tempo era un fiume in piena, parlava a ruota libera e arricchiva le sue testimonianze con dettagli raccapriccianti. Ora invece ripete sempre la stessa macabra ammissione, rispettando pure i tempi televisivi. Ha il volto penitente, lo sguardo astuto ed è consapevole dell’effetto mediatico innescato da ogni sua dichiarazione.
Era “il mostro”. Oggi è un “orco” ammaestrato. Dalla tv.
1. Giuseppe ha scritto:
24 novembre 2011 alle 07:23