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ottobre

DA COLPO GROSSO AL BUNGA BUNGA, SMAILA DICHIARA: ‘BERLUSCONI NON SI AFFACCIO’ IN STUDIO NEANCHE UNA VOLTA’

Colpo Grosso

In Videocracy, nel teorema ‘perfetto’ di Gandini sul ‘rincitrullimento’ degli italiani a opera di Silvio Berlusconi e della sua politica, il collegamento tra Colpo Grosso e le ultime vicende nazionali era presentato come diretto e inequivocabile. A distanza di anni da quel programma ’storico’ Umberto Smaila si sbottona per Dagospia e racconta quel periodo.

Colpo grosso fu un fenomeno sociale. [...] Fatma Ruffini mi propose l’azzardo. “Te la senti?”. Guadagnavo un milione a puntata che sommato ai soldi per il quiz che già conducevo a mezzogiorno, si trasformò nel doppio. [...]. Se avessi controllato con attenzione il contratto di Colpo grosso, oggi sarei miliardario.

Il mio programma non fu l’inizio di niente, velinismo è un termine demenziale e Berlusconi non si affacciò in studio neanche una volta. Ogni tanto passava Piersilvio. Strinse affettuosa amicizia con Valerio Staffelli, oggi incursore di Striscia la notizia e allora mio segretario e con un guardarobiere culturista. Facevano gruppo, andavano in palestra. Piersilvio, già da allora, aveva la mania del corpo.

Mostravamo qualche culo, ma non avevamo il potere di intorpidire una nazione. Nel ‘74, a Copenaghen, vidi in un cinema affollato di famiglie Gola profonda (l’ha dichiarato anche a noi di DM in questa videointervista). La gente rideva. Non mi pare che la società scandinava abbia risentito dell’evento, né che Berlusconi, nella pulsione sessuale del maschio italiano abbia più responsabilità di Clara Calamai, Brigitte Bardot o di Marilyn.

Un format che fu venduto ovunque, alla faccia di anomalia italiana:

Gorbaciov tornò al Cremlino con un vhs, Francis Ford Coppola tentò di acquistare i diritti, Reagan si indignò per uno speciale del “Saturday Night”, gli albanesi evasero dal regime con gli spogliarelli e Gheddafi minacciò ritorsioni perché con le parabole, le cin cin erano entrate negli appartamenti di Tripoli.

Infine la provocazione, immancabile: una nuova edizione? Ma soprattutto, lo ricondurrebbe?

L’Italia del 2011 è meno libertaria di allora e se oggi me lo proponessero, Colpo grosso non lo farei più. Anche se tra i detrattori, gli ipocriti che aspettavano le 23 erano una maggioranza silenziosa e divertita. La tv, tutta la tv, è voyeurismo. Sbirciare la casa del Grande Fratello di notte per scoprire se i partecipanti trombano non è forse un esercizio da guardoni?



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13 Commenti dei lettori »

1. david ha scritto:

9 ottobre 2011 alle 18:57

mica ha torto XD



2. ANTONIO1972 ha scritto:

9 ottobre 2011 alle 19:04

curioso che berlusconi che non sbirciò mai negli studi di colpo grosso e gheddafi che voleva proibirne la visione,siano poi finiti come tutti sappiamo



3. Pippo76 ha scritto:

9 ottobre 2011 alle 19:19

Bè…se Silvio non si affacciò neanche una volta vuol dire che è una brava persona e questi bunga-bunga e queste signorine allegre sono solo frutto di fantasia ;-)
Tutte cene eleganti e sobrie ( “lo giuro sul vestito da suora della Minetti” dirà S.B. in aula di tribunale) :-P



4. Matteo ha scritto:

9 ottobre 2011 alle 19:35

Curioso che Smaila affermi che “Berlusconi non si affacciò in studio neanche una volta”; l’attuale Presidente del Consiglio ha infatti più volte dichiarato che nei primi tempi a Mediaset interveniva su tutto: palinsesti, sceneggiature, persino la scenografia.
Ad ogni modo se confrontiamo i programmi Rai di allora con quelli della neonata Mediaset le differenze sono palesi. Molto di quello che è oggi la televisione italiana è senz’altro dovuto alle scelte editoriali di Mediaset.



5. MisterGrr ha scritto:

9 ottobre 2011 alle 19:36

il problema è che siamo noi italiani (in generale) troppo bigotti e legati ad una presunta morale, che non ha nessuno di noi (non centra niente la vicenda bunga bunga). Basti pensare anche ai sexy shop.



6. kalinda ha scritto:

9 ottobre 2011 alle 19:50

Colpo grosso però non era un programma Mediaset/Fininvest



7. mats ha scritto:

9 ottobre 2011 alle 20:05

@kalinda: sì, era un programma Fininvest ma proprio per evitare problemi di scandali eccetera lo mandarono su un’altra rete che faceva parte del gruppo ma che aveva meno seguito, Italia 7. Infatti i diritti credo appartengano tuttora a Mediaset, dato che nei primi anni 2000 replicò moltissime puntate sull’emittente satellitare Happy Channel (rete Mediaset) ;)



8. Pippo76 ha scritto:

9 ottobre 2011 alle 20:08

Mister
La mia ironia era sua una puntualizzazione superflua di Smaila..
Anche perchè sappiamo bene di altri interventi di Berlusconi su altre trasmissioni ( Drive In) con amicizie e capodanni famosi…



9. MisterGrr ha scritto:

9 ottobre 2011 alle 20:20

pippo76: no, figurati non ce l’avevo con te (tra l’altro mi ha fatto morire dal ridere il tuo commento! ahahah), era una constatazione in generale…nel senso che “a parte il bunga bunga, in italia c’è troppo bigottismo”!

Scusami se ti ho fatto pensare che era rivolto a te…di sicuro non era mia intenzione! ;D

Che poi si è sempre saputo che berlusconi intervenisse direttamente nelle prime trasmissioni mediaset!



10. kalinda ha scritto:

9 ottobre 2011 alle 20:37

@mats: Grazie



11. pippo ha scritto:

9 ottobre 2011 alle 20:44

come non condividere il pensiero di smaila, tanto per smentire chi afferma, critici e non, che l’origine di tutti i mali sia stato l’avvento del drive in. ed in seguito le veline nacquero proprio come parodia all’informazione che si prende troppo sul serio.



12. luke ha scritto:

9 ottobre 2011 alle 23:15

Stupendo Colpo Grosso! Erano gli anni delle prime pippe! :D



13. welnor ha scritto:

13 novembre 2011 alle 01:43

Forse è vero che Berlusconi non ha mai messo piede negli studi di colpo grosso .Io so di sicuro che quello era il suo giocattolino ,ho passato una settimana negli studi come concorrente,sono amico del regista.Si registrava dalle dieci alle diciotto e la sera le ragazze selezionate erano loro ad andare a trovare silvio ahahhahahaha ventidue anni fà era anche peggio.



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