28
settembre

VALTER LAVITOLA SI DIFENDE A BERSAGLIO MOBILE: C’E’ UNA TELEFONATA NON TRASCRITTA CHE MI SCAGIONA

Enrico Mentana, Valter Lavitola. La7

Toh, chi si rivede. Come annunciato, stasera su La7 vanno in onda le confessioni di Valter Lavitola, il faccendiere coinvolto nel caso di estorsione al premier Silvio Berlusconi. L’ex direttore dell’Avanti, sul quale pende un’ordinanza di cattura, in questo momento è collegato da Panama con Bersaglio mobile, il programma che Enrico Mentana ha inaugurato per l’occasione. Nella puntata in corso, il direttore del Tg La7 è affiancato dai giornalisti Marco Travaglio, Marco Lillo, Carlo Bonini e Corrado Formigli, tutti pronti a scaricare una raffica di domande scomode sul super ospite della trasmissione.

In apertura di programma Lavitola è subito entrato nel merito delle intercettazioni telefoniche che lo riguardano assieme al premier Berlusconi e all’imprenditore Tarantini. Secondo il faccendiere ci sarebbero conversazioni che proverebbero la sua innocenza ma che al momento non risultano trascritte nelle carte della Procura. “Vorrei capire perché non è stata intercettata o trascritta, forse c’è stato un guasto tecnico…” ha affermato Lavitola, sibillino.

Nel frattempo Marco Travaglio carica le sue cartucce giornalistiche e spara in successione tre domande. Quale era o è il suo grado massonico rispetto al presidente del Consiglio? Quando ha saputo che i magistrati si stavano interessando di lei? Cosa voleva dire in quella telefonata con Tarantini quando vi mettevate d’accordo per mettere con le spalle al muro il Presidente del Consiglio? Lavitola parte proprio dall’ultimo interrogativo e spiega:

Quelle parole vanno inquadrate… Bisogna considerare che i Tarantini erano ragazzi viziati, che sperperavano. Il loro interesse - per il quale pressavano - era quello di vedere continuamente Berlusconi, quindi io dicevo così in senso metaforico, per spiegare che in quel caso si sarebbero creati dei problemi anche a me“. Chiaro, no?

Allo stesso modo il faccendiere ha precisato di non aver fornito nessuna scheda telefonica peruviana a Berlusconi. Semmai “ho dato una scheda italiana al Presidente, comprata da un mio collaboratore peruviano“. E’ il turno di Corrado Formigli, che invita il latitante a chiarire l’entità dei suoi rapporti col Cavaliere e alcuni passaggi di denaro poco trasparenti.

Non voglio assolutamente fare un processo in televisione. Io ho terrore della magistratura, ho una paura che mi si porta via quindi figurarsi se voglio fare irritare i pm. Ho una paura dannata, per questo mi sono reso latitante e ho fatto bene perchè Tarantini si è fatto un mese di carcere e la moglie una decina di giorni in cella. E dopo un mese stanno fuori. Io avrei fatto la loro stessa fine”.

Ha proseguito Lavitola, battibeccando con Travaglio. Il faccendiere ha poi interloquito con Carlo Bonini di Repubblica e Marco Lillo del Fatto Quotidiano, i quali lo hanno incalzato sui suoi trascorsi politici e sulle sue attuali attività: “che lavoro fa esattamente?“. Il super ospite, in collegamento da Panama, si appresta a spiegare la sua versione dei fatti, tutta da verificare. Gli argomenti in scaletta sono tanti e si arriva anche a parlare della casa di Montecarlo.

A due ore dall’inizio di Bersaglio mobile, il latitante continua a rispondere punto su punto alle sollecitazioni dei cronisti presenti in studio, riuscendo a tenere loro testa. Ascoltando il dibattito ci si convince che alcune argomentazioni andrebbero sottoposte al vaglio dei giudici prima che a quello telespettatori. Anche perchè, nel breve tempo della diretta, è difficile collegare fatti e immagini, confermare o smentire quanto si ascolta. Ci vogliono calma e ponderazione, sennò si corre il rischio di trarre conclusioni mediaticamente sommarie.

Ho intenzione di rimanere latitante…” conferma Lavitola in chiusura di trasmissione, ostentando convizione. E già capisci il personaggio. Già intuisci la filosofia spavalda del bersaglio mobile fatto persona.



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9 Commenti dei lettori »

1. pig ha scritto:

28 settembre 2011 alle 22:42

Quanto fango mediatico,i giudici stanno affondando il Paese



2. isolano ha scritto:

28 settembre 2011 alle 22:52

Lavitola sta dicendo un mare di bugie.. “Sono un filantropo” ma chi ci crede?? Ottimi gli interventi di Travaglio, che gli ha detto di consegnarsi ai giudici



3. Mattia Buonocore ha scritto:

28 settembre 2011 alle 22:59

@isolano e ti stupisci? :-)



4. isolano ha scritto:

28 settembre 2011 alle 23:05

@Mattia Buonocore. No.. però credo che le cose che stiamo ascoltando dovrebbero succedere in un’aula di tribunale. I giornalisti in studio stanno facendo un buon lavoro, ma c’è tanta carne al fuoco e risulta difficile trattare argomenti così intricati in una sera.

.. ora c’è ancora la casa di montecarlo.. che barba!



5. Giuseppe ha scritto:

29 settembre 2011 alle 00:00

A caldo devo dire che non mi sono annoiato. Ovviamente non mi attendevo neppure rivelazioni di alcun genere ma solo cortine fumogene. Quel che ho più gradito è proprio questo modo di fare giornalismo, non solo televisivo. Un appunto linguistico: Lavitola afferma di non avere trovato sulla Treccani una definizione (soddisfacente) di faccendiere. Ho controllato anch’io: c’è. Ma, considerata la levatura del personaggio gli sarebbe più adatta la voce (minore) di Procaccino: chi agisce per conto d’altri, come intermediario, procuratore d’affari (anche poco puliti). Ma trovare una corrispondenza semantica, in questo caso, spetterà soprattutto al magistrato.



6. Marco Leardi ha scritto:

29 settembre 2011 alle 00:08

Non è stato un programma noioso.. tuttavia – come ho scritto – ci vorrebbe più tempo per scandagliare le affermazioni di Lavitola. In due ore di trasmissione è difficile farlo con precisione e così si rimane un po’ frastornati.
Spero che i programmi di approfondimento, a cominciare da Piazzapulita, suppliscano a questa inevitabile lacuna dovuta ai tempi televisivi.



7. Giuseppe ha scritto:

29 settembre 2011 alle 08:31

Silvio Berlusconi ieri avrebbe affermato “Non ce la faccio più, uno di questi giorni vado in tv ed esplodo”. Domanda utopica: e se anzichè auto-proporre il solito monologo si sottoponesse a un’intervista come quella fatta a Lavitola, dimostrando così tutta la sua abilità? Cosa, per ora, impossibile perchè il Cavaliere non è latitante?



8. Claudio ha scritto:

29 settembre 2011 alle 09:17

@pig: aahhahhahahahaah è una battuta vero?



9. WHITE-difensore-di-vieniviaconme ha scritto:

29 settembre 2011 alle 10:03

Il giornalismo che i politici stanno tentando di seppellire. cioè un giornalismo fatto di domande e non solo di dichiarazioni!!!!



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