A suon di talk e risse, cronaca e morbosità, impegno e ipocrisia, si trascorre il pomeriggio in compagnia del piccolo schermo. Si parte alle 14: Festa italiana, Italia allo specchio, Forum e Uomini e donne sono le produzioni in onda. Contenuti diversi e variegati ma con un comune denominatore: la parola, seppur declinata in una maniera diversa.
Sotto il profilo dell’ auditel a dominare, incontrastato, è il dating show condotto da Maria De Filippi con ascolti che quest’anno, nonostante la moria di tronisti, si assesta intorno al 25% di share. Ma interessante è notare la composizione del pubblico in larga parte giovane (nel target 15/54 la trasmissione è stabile sopra il 30% di share mentre in quello 15/24 si aggira intorno al 40%) e assai fidelizzato per la natura assimilabile a quella di un reality (in passato “le puntate delle scelte” hanno sfiorato il 40 % sul totale individui) e per le caratteristiche della fascia oraria. Se volessimo tentare di definire, in maniera restrittiva, l’ambito competitivo del programma, sulla base del profilo del pubblico e del format, potremmo dire che di competitors “Uomini e Donne” non ne ha.
L’unica rete in grado di rosicchiare spettatori al primo pomeriggio giovane di Canale 5 dovrebbe (e potrebbe) essere Raidue. L’Italia allo specchio, in effetti, è un format con ottime potenzialità che si avvale altresì della buona conduzione della new entry della rete Francesca Senette. Ma, nei fatti, il pubblico è decisamente dissimile sia per composizione che per quantità da quello di Uomini e donne: oltre all’impari sfida tra Canale 5 e Raidue, le ragioni sono da rintracciare nell’incoerenza dei temi trattati e degli ospiti conseguentemente invitati, che a volte strizzano l’occhio ad un pubblico più giovane ma spesso, troppo spesso, sono indirizzati ad un pubblico più maturo. Se la conseguenza prima è una mancata fidelizzazione del pubblico, l’effetto che ne scaturisce è quello di rendere il programma direttamente concorrente con Festa Italiana, in onda su Raiuno e condotto da Caterina Balivo. Cannibalizzazione, dunque, tra due reti sorelle assolutamente non auspicabile (oltre che evitabile) che fa sì che Festa Italiana faccia segnare record d’ascolti quando l’Italia allo specchio non è in onda e viceversa.
In effetti, da questa stagione, i vertici di Viale Mazzini hanno cercato di limitare l’harakiri nello slot più difficile per Raiuno (quello dalle 14.05 alle 14.40 in cui è in onda Centovetrine) programmando su Raidue Cargo prima e X Factor poi, prodotti adatti ad un pubblico giovane, marcatamente differente da quello dell’ammiraglia Rai. Ma tale mossa si è rivelata deleteria: in primis, Raidue, nella fascia di cui si tratta, ha registrato e registra ascolti ben al di sotto della media di rete (6% circa) che fanno altresì da zavorra all’Italia allo specchio; in secundis i telespettatori ”guadagnati” da Raiuno sono inferiori a quelli persi da Raidue, con la conseguenza di favorire la concorrenza che trasmette Centovetrine sull’ammiraglia e Forum, in veste di Sessione Pomeridiana, su Rete4.
Forse per far aumentare gli ascolti di Festa Italiana sarebbe stato meglio puntare sui contenuti, oggi definibili con un solo lapidario aggettivo: imbarazzanti. D’altro canto non può diversamente definirsi un programma dove a farla da padrone c’è una scenografia da tv bulgara riempita da bravi bravissimi bambini che si alternano a lacrimevoli e morbosi racconti di vita e a banale chiacchiericcio, con una conduttrice che tanto vorrebbe – ma proprio non ci riesce - reggere la trasmissione, tremendamente in linea con il nazionalpopolare e vetusto pubblico di Raiuno.
Terminato Uomini e donne, la leadership passa o forse passava, visto l’imminente (da oggi) anticipo di Pomeriggio Cinque, a La vita in diretta su Raiuno. Cambiano i programmi in Rai ma il refrain è il medesimo: cannibalizzazione. La D’Eusanio con Ricomincio da qui, a differenza di quanto accadeva con Al posto tuo che riusciva a dare non pochi grattacapi alla concorrenza con l’infallibile arma del trash, tocca temi spesso drammatici e da becera tv del dolore, adatti ad un pubblico più maturo. Ergo l’audience registrata è inversamente proporzionale a quella del rivale di Raiuno e direttamente proporzionale a quella fatta segnare dal programma che gli precede.
Il cambio della conduzione alla Vita in diretta ha comportato altresì una modifica nel format che da una raffica di servizi intervallati dalle chiacchere con l’ospite di turno si è trasformato in un talk di costume. Inoltre, sembra che Sposini non si sia ancora ambientato, apparendo alieno al tripudio di starlette e gossip.
Tardo pomeriggio: “Raidue si ritira” affidandosi al classico telefilm, e comincia(va) il testa a testa tra gli infotainment di Raiuno, Canale5 con La vita in diretta seconda parte che si scontra con Pomeriggio 5. Quest’ultimo, dopo le difficoltà iniziali, ha trovato una giusta dimensione che combina, nella prima parte, classici servizi di gossip e interviste/talk per poi affidarsi con successo, nella seconda parte, al daytime de La Fattoria e del Grande Fratello. Format azzecato, quello del programma condotto da Barbara D’Urso, e superiore a quello attuale della Vita in diretta, tant’è che quello che era impensabile sino a poco tempo fà (e cioè una vittoria di Canale 5 in quella fascia) sta diventando, a poco a poco, una consuetudine. Interessante sarà, ora, vedere come ascolti e contenuti dei due programmi si evolveranno con la maggiore durata del contenitore condotto dalla nostra Bislacca.
E il verdetto inesorabile dell’Auditel arriverà puntuale, come ogni mattina, qualche minuto dopo le dieci di domani.
1. Marco89 ha scritto:
27 marzo 2009 alle 12:40