Neanche il tempo di calare il sipario e di spegnere le luci sull’edizione numero 59 del Festival di Sanremo che già a tenere banco è l’identità del prossimo conduttore. Tutti pazzi per Bonolis, Paolino “il salvatore” che è riuscito a far riemergere il Festival dagli abissi in cui era sprofondato. Tutti pazzi per Maria De Filippi, Bloody Mary colei che ha saputo calamitare l’attenzione come mai nessuno sinora.
Dunque, chi meglio di loro due insieme alla guida della sessantesima edizione della celebre rassegna canora? Lui, istrionico mattatore, erede del bravo presentatore che sa intrattenere il popolo meglio di ogni altro mescolando alto e basso. Lei, c’è ma non si vede, deus ex-machina del piccolo schermo che riesce a rappresentare e capire il popolo meglio di ogni altro assurgendone a icona. Entrambi re Mida della televisione del Belpaese. Opposti che si attraggono, per la gioia di pubblico e inserzionisti. Certo, a parole tutto sembra facile ma nei fatti la situazione è un tantino più complicata. A ostacolare il formarsi della coppia d’oro: i legami contrattuali e d’immagine che i due conduttori hanno con Mediaset che potrebbero infastidire i puristi del made in Rai e i vertici del Biscione, e la risaputa non facile convivenza tra due primedonne e tra due gruppi autorali distinti.
Allora, più semplice potrebbe essere abbandonare ogni speranza di vederli assieme, e confidare che almeno uno dei due sia designato alla conduzione. Se il Bonolis terzo non può che essere una garanzia di successo assolutamente non demistificabile, alla luce dei lusinghieri risultati registrati dai Festival da lui gestiti, Maria, sola al comando, potrebbe, invece, destare qualche perplessità, data la sua avversione alle liturgie e il suo anticonvenzionale modo di condurre più adatto al Dopofestival che al Festival. Di certo, al suo fianco avrebbe bisogno di una “spalla forte”, magari ironica, un amico come Ferilli e Morandi, o un attore comico come Flavio Insinna potrebbe ricoprire codesto ruolo. Inoltre, difficilmente, data l’onnipresenza catodica potrebbe essere anche direttrice artistica della kermesse, in tal caso nessuno meglio di Maurizio Costanzo, uomo di grande esperienza nonchè sua dolce metà potrebbe svolgere questo delicato compito.
Raccontare storie delle canzoni e dei cantanti, mettere in primo piano la gara con meccanismi da reality, eccellente capacità autorale e straordinario magnetismo trasversale a ogni fascia d’età, è il valore aggiunto che la De Filippi potrebbe portare al Festival.
Bonolis e/o De Filippi, dunque, i nomi a maggiore impatto per la prossima edizione della rassegna festivaliera. Nondimeno, trovare alternative plausibili e altrettanto forti non è affatto semplice. Baudo è ormai superato e rosica (leggi qui), Carlo Conti vade retro, la Ventura “non è da Raiuno” e potrebbe condurlo solo a patto di avere un partner forte e rassicurante, non certo portando Quelli che il calcio sul palco dell’Ariston come fatto in passato. L’unico nome che potrebbe esser sinonimo di successo, alla luce di brillanti risultati passati, è quello di Fabio Fazio, magari in tandem con la Littizzetto, che non ha mai fatto mistero di voler ripetere l’esperienza sanremese. Il condizionale è d’obbligo, però, ottimi risultati registrati dieci anni orsono potrebbero essere una proxy di successo alquanto azzardata considerando altresì che ora arriverebbe sul palco dell’Ariston con un “background differente”: Fazio non è più il conduttore di una trasmissione nazionalpopolare come Quelli che il Calcio ma di una trasmissione come Che tempo che fa, sì di successo ma con un “pubblico elevato” lontano da quello nazionalpopolare di Sanremo. Ma, probabilmente, il maggior impedimento al suo ritorno nella città dei fiori sarebbe la troppo politicizzazione del conduttore simbolo della sinistra gentile.
E Voi chi vorreste per la prossima edizione del Festival di Sanremo?
1. Raffa ha scritto:
25 febbraio 2009 alle 11:27