Non oso immaginare l’immane fatica che avrà dovuto compiere ieri Pippo Baudo nel condurre la consueta puntata post-Festival di Domenica In.
Il patron dei patron del Festival di Sanremo si è ritrovato, tutt’a un tratto, a dover fare i conti con un’edizione straordinaria della kermesse sanremese che ha risollevato la manifestazione dagli imbarazzanti risultati della cinquantottesima edizione che lo ha visto, per la tredicesima volta, conduttore e direttore artistico del Festival. Un’edizione, la cinquantanovesima, che ha visto Paolo Bonolis “usurpare” quello che, per anni, è stato il suo indiscutibile trono. Ma il Bonolis-SalvaSanremo è solo uno dei motivi che avranno fatto dormire sonni tutt’altro che tranquilli al presentatore catanese. Il buon Pippo da Militello, il più acerrimo nemico mediatico di Maria De Filippi e dei suoi programmi, ha dovuto fare i conti con l’identificazione dell’eccellenza televisiva proprio nella tanto contestata collega, salita sul palco nel galà finale, e, smacco degli smacchi, ha dovuto tessere le lodi di Marco Carta, ex allievo di quegli Amici di Maria visti quasi con disgusto, riuscito a salire nientepopodimeno che sul gradino più alto del podio di quella che, sino all’anno scorso, era la SUA manifestazione.
Quasi costretto, davanti alle telecamere, ad ammettere un fastidiosissimo “status quo“, Pippo XIII, il Rosicone non si è però riuscito a contenere del tutto, lasciandosi scappare qualche gaffe che non è sfuggita all’occhio attento della “grande famiglia di DM”. Vogliamo ricordarne qualcuna? Ricordiamone qualcuna…
Primo sintomo della presunta insofferenza baudiana è stato un fuori onda che riguardante l’osannato - davanti alle telecamere - Sal Da Vinci, che il conduttore elogia con le seguenti, testuali parole “Ha fatto un sacco di teatro, ma vero. Teatro recitato, cantato, ballato, Viene dalla gavetta, ha fatto un grande studio e poi è arrivato qui. Meno male che non ci sono stato io“. “Meno male che non ci sono stato io”, espressione sintomatica dei rapporti non proprio idilliaci tra i due che vengono prontamente a galla qualche secondo dopo quando Pippo XIII, abbandonando il palco per lasciar cantare Sal D’A(lessio) Vinci, si lascia scappare un “allucinante” riferito al brano interpretato dal cantante napoletano. [VIDEO minuto 0:01]
Ma il bello viene, manco a dirlo, quando sale sul palco il vincitore della cinquatanovesima edizione del Festival, Marco Carta. In un contesto di per sè imbarazzante, scaturito da una chiamata di un telespettatore che chiede al pupillo di Maria come intenda replicare alla accuse, vecchie di un anno, dell’insegnante Grazia Di Michele, Pippo il Rosicone pensa bene di chiedere al giovane vincitore del Festival chi sia tale Grazia Di Michele. Alla risposta di Marco Carta, Pippo risponde seccamente “ah, l’ex cantante. Si è fermata a Gauguin lei” (il riferimento è all’album “Le ragazze di Gauguin” del 1986). [VIDEO, minuto 5:40]
Il peggio arriva con un’infelice battuta nei confronti del vincitore del Festival. Alle affermazioni di Marco, infatti, che sosteneva di non essere stato votato esclusivamente da ragazzi di età compresa tra i 12 e i 20 anni, come si asseriva in studio, arriva, pronta, la risposta del conduttore che afferma “certamente avrà votato anche Papà“. Peccato che il povero Carta è orfano di entrambi i genitori. [VIDEO, minuto 2:30]
1. Luca ha scritto:
23 febbraio 2009 alle 17:41