20
luglio

PRESSIONI IN RAI CONTRO ANNOZERO: BERLUSCONI INDAGATO PER ABUSO D’UFFICIO

Silvio Berlusconi

Addestrerà un piccione viaggiatore, o spedirà messaggi chiusi in bottiglia. Alla peggio proverà coi segnali di fumo, che fare l’indiano gli esce pure bene. In un modo o nell’altro Silvio Berlusconi dovrà imparare a comunicare senza usare il telefono: ogni volta che alza la cornetta, infatti, succede un casino che la metà basta. Dalle conversazioni con l’ex direttore di Rai Fiction Saccà alle recenti intercettazioni sul caso Ruby, le telefonate hanno sempre cacciato nei guai il Cavaliere. E, nel suo caso, una rogna tira sempre l’altra. E’ infatti di ieri la notizia che il premier è indagato per abuso d’ufficio assieme all’ex commissario Agcom Giancarlo Innocenzi e l’ex DG Rai Mauro Masi in merito alle pressioni che nel 2009 avrebbe esercitato per sospendere la trasmissione Annozero.

All’attenzione della Procura di Roma ci sono, in particolare, le intercettazioni delle 18 chiamate che Berlusconi inoltrò ad Innocenzi e Masi lamentandosi per la faziosità del programma condotto da Michele Santoro. Secondo i pm, Silviuccio avrebbe alzato la cornetta non nelle vesti di Presidente del Consiglio, bensì in quelle di privato cittadino e dunque l’ipotesi di reato ravvisata è quella di abuso d’ufficio. Stando all’accusa, lo scopo di quelle conversazioni sarebbe stato quello di ottenere una sospensione coatta dello ’scomodo’ talk show di Rai2.

I giudici hanno iscritto Berlusconi, Masi e Innocenzi nel registro degli indagati, ma hanno anche preso atto di una decisione (non vincolante) del Tribunale dei Ministri, secondo cui non sussiste l’accusa di concussione ai danni di Innocenzi e di minacce all’Agcom ipotizzata inizialmente dalla Procura di Trani. Visto il ’precedente’, l’avvocato del premier Niccolò Ghedini si è detto sicuro che anche le nuove accuse verranno presto archiviate. Già nei prossimi giorni i magistrati si riuniranno per stabilire se depositare gli atti, chiedendo così il rinvio a giudizio, o se demandare l’archiviazione al GIP.

Sempre per la serie ’se telefonando…‘, nel procedimento per il presunto abuso d’ufficio potrebbero confluire anche parte delle intercettazioni sulla cosiddetta loggia P4 in cui l’ex DG Rai Mauro Masi ed il faccendiere Luigi Bisignani si consultavano sugli sviluppi dell’eterno braccio ferro tra Santoro e la dirigenza Rai (leggi qui). Anche lì, la missione impossibile sembrava proprio quella di mettere fuori gioco l’indomabile paladino della libera informazione, tra vaffanbicchieri e lettere di sospensione.

E, secondo la tesi del super intrigo politico-mediatico, pure in quel caso il filo della conversazione (anzi, del telefono) avrebbe portato dritti a lui. Al ‘centralinista’ Berlusconi.



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4 Commenti dei lettori »

1. pig ha scritto:

20 luglio 2011 alle 11:42

Ahahahah,non invidio a Ghedini.Proprio a lui gli doveva toccare Berlusconi?



2. sirgeorgebest83 ha scritto:

20 luglio 2011 alle 11:54

beh…mi pare più che evidente che berlusconi abbia tentato di far chiudere annozero



3. Giuseppe ha scritto:

20 luglio 2011 alle 16:19

Che noia, che barba, che barba, che noia!



4. PeregoLibri ha scritto:

20 luglio 2011 alle 18:56

AHAHAH che figura di palta tra lui e il signor Masi. “Pooooovero Siiiiilvio” (cit.), che uomo incompreso, sempre nel mirino delle toghe rosse.



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