Non aprite quella porta, non così in fretta. Per Grande Fratello la pausa di riposo, o di riflessione, vista la deriva presa dal format, è già finita. Evidentemente il “meritato riposo” promesso da Massimo Donelli nel comunicato di fine edizione era più breve di quanto ci sarebbe piaciuto credere. Per l’edizione numero dodici c’è già una data di partenza: secondo il settimanale Chi, il 24 Ottobre è la “deadline” fissata dai vertici Mediaset e la macchina di produzione si è già messa in moto.
Nei giorni scorsi ha preso il via la fase di scouting: le squadre di redattori sono a caccia dei nuovi concorrenti. Questa volta essere belli e determinati potrebbe non bastare: resistenza fisica e psicologica saranno due requisiti fondamentali di questo giro di selezioni. Si, perché tra le varie ipotesi su cui Mediaset ed Endemol stanno ragionando, c’è anche quella di un GF lungo quanto una gravidanza, che sarebbe la seconda consecutiva per Alessia Marcuzzi.
Se l’ipotesi dovesse mettere d’accordo entrambe le parti, immaginatevi a quali epopee da ‘Guendalina Tavassi bis’ saremmo sottoposti, a quante macchine della verità al Nando Colelli di turno e chissà, visto che il tempo per copulare non mancherà, che non ci scappi davvero l’ecografia in diretta. Avete già i brividi?
Eppure c’è una fase del programma che non è mai stata valorizzata nonostante il potenziale enorme, e che potrebbe salvarci dall’incubo del brodo allungato fino alla nausea: è la fase dei provini. Pare che solo i Gialappi ne abbiano colto l’attrattiva: due anni fa il ragazzo dal “tallone da killer” diventò un tormentone in meno di due giorni grazie ai link e al passaparola su Facebook e Youtube, con un effetto propulsore sullo share di Mai Dire (dal 20% della prima puntata al 25% della seconda).
Gli inglesi ci insegnano come fare dei casting una hit da prima serata. In Italia se X Factor li ha fino ad ora snobbati, relegandoli al daytime, Italia’s Got Talent ne ha fatto uno dei suoi punti forti, arricchendo le performance con le storie personali strappalacrime o bizzarre. Perché allora non “ricicciare”, come si dice in gergo, il materiale dei provini dove spesso si incontrano le umanità più disparate, per dirla alla Bonolis?
Con un montaggio veloce e ritmato da buone musiche, e un giovane conduttore a far da cicerone sul posto, si potrebbero alternare i personaggi eccentrici alle storie più popolari e toccanti, e guidare i telespettatori step by step in tutte le fasi di selezione dei concorrenti.
E perchè non lasciare al pubblico la scelta finale dei candidati che potranno varcare la Porta Rossa nel corso della prima puntata?
1. Tristan ha scritto:
10 giugno 2011 alle 13:52