Striscia la Letizia. Accidenti che craniata: a Milano la Moratti sbatte la testa contro il 48% dei voti incassati dallo sfidante Giuliano Pisapia e arranca alle sue spalle, fermandosi al 41,6%. Allarme “rosso” all’ombra della Madunina. Il risultato elettorale del capoluogo lombardo, che tra due settimane sarà chiamato al ballottaggio, è certamente il più clamoroso registrato da queste Amministrative 2011. Ma non è l’unico. Anche il testa a testa Pdl-Idv a Napoli o la vittoria del centrosinistra a Torino e Bologna sono chiari segnali di un avvenuto terremoto politico. I primi scossoni si erano avvertiti ieri pomeriggio a poche ore dalla chiusura dei seggi, quando politici e giornalisti annotavano le avvisaglie del sisma in diretta tv.
Su Sky Tg24 scorrevano le prime sorprendenti proiezioni di Milano, che di dì a poco il direttore del Tg La7 Enrico Mentana avrebbe definito una “Breccia di Pisapia“. Anche Augusto Minzolini annotava lo scivolone del centrodestra meneghino e l’influenza della sinistra massimalista durante lo Speciale di Rai1. In serata, un gongolantissimo Gad Lerner spulciava le percentuali del voto e si vantava di aver preconizzato la cosiddetta “inversione di tendenza” nel suo Infedele. Nel corso del programma sono intervenuti anche il Presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni, sicuro che al secondo turno il centrodestra recupererà voti e avrà buone possibilità di vittoria, e Giuliano Pisapia.
Il candidato sindaco di Milano nello studio di La7 ha ammesso che il vantaggio di preferenze con il quale si presenterà al ballottaggio è stato inaspettato. “Però in quest’ultima settimana ho capito che c’era una volontà di cambiamento e soprattutto che ero riuscito a dialogare con una parte di città rimasta inascoltata per troppo tempo” ha detto all’Infedele. A Porta a Porta ha preso la parola anche un inflessibile Giuliano Ferrara. “Berlusconi ha perso, è chiarissimo. C’è stata campagna elettorale sbagliata, cominciata con il caso Lassini e proseguita con la diffamazione della Moratti, non seguita da scuse, cosa gravissima per i milanesi. Il monologo di Berlusconi ha stufato gli italiani” ha barrito l’Elefantino in collegamento con Bruno Vespa.
Affermazioni che il giornalista aveva pronunciato già durante il suo Qui Radio Londra. Il commento di Ferrara evidenzia una delle cause del terremoto politico di ieri. La campagna elettorale, invece di parlare di temi concreti, si è trasformata in una sorta di telepromozione fatta di parole a vuoto e uscite improvvide. La tv è stata usata come magafono per slogan elettorali, non come occasione per sfidarsi sulle questioni che interessano davvero i cittadini.
Della mancanza di fair play della Moratti a Sky Tg24 abbiamo già parlato. Ricordiamo dunque l’intervento di Daniela Santanchè ad Annozero di giovedì scorso. Il Sottosegretario aveva accusato il candidato Pisapia confondendo la bandiera della Ong Freedom Flotilla con quella di Hamas. In entrambi i casi non arrivarono le scuse per i passi falsi commessi: un errore di stile e di comunicazione davanti a milioni di telespettatori.
Usare la tv come microfono per gli interessi di Palazzo è una prassi che ha stufato gli elettori di centrodestra quanto quelli di centrosinistra. In questo senso non ci sono vincitori. Lo dimostra il fatto che queste elezioni hanno eroso voti ai grandi partiti, guarda caso quelli che ogni giorno trovano maggiore spazio in tg e talk show. I cittadini ne hanno piene le tasche di “telepromozioni” elettorali a senso unico. E’ tempo di un dialogo acceso, ma onesto.
1. fra ha scritto:
17 maggio 2011 alle 12:01