Se qualcuno avesse detto qualche anno fa che la Sanguinaria un giorno avrebbe dovuto inseguire o assecondare degli arzilli vecchietti lungo tutto lo studio di Uomini e donne nessuno ci avrebbe creduto. Invece è accaduto, oggi più che mai, che Maria De Filippi abbia dovuto mollare il suo placido scalino per afferrare la sgattaiolante Rosetta o gestire l’anarchia di anziani a piede libero tra il pubblico. Persino per una come lei, che della conduzione in sottrazione ha fatto il suo manifesto, questo è troppo.
Dopo mesi di protagonismo assoluto con le sue bizze e i suoi ordini per il vecchietto Arnaldo è arrivato lo stop dalla padrona di casa. Il richiamo all’ordine è avvenuto in maniera pacata ma la Castigatrice ha precisato al nonnetto barese che è bene rientrare nei ranghi. Sulle sue pretese si sono alimentate risate per mesi, ma adesso con l’impertinenza di dettare la scaletta e chiedere ragione di ogni scelta di regia o produzione Arnaldo ha quasi esasperato la ‘badante’ Maria.
Davanti a un nuovo capriccio, condito da ‘minaccia’ di non venire più in trasmissione, la De Filippi è proprio costretta ad affermare: ‘Arnaldo io ti voglio bene, ma siete in tanti. Lo stesso rispetto che ho per te ce l’ho per gli altri. Io ti chiamo se vuoi però come gli altri, non più degli altri‘. Il finanziere di ferro non ha molto piacere ad essere assimilato o confuso tra la massa, né vive con serenità la sottomissione alle regole televisive. Dopo qualche minuto infatti, come se nulla gli fosse stato detto, brancola tra il pubblico con uno dei suoi ennesimi pistolotti sulla nemica over di turno.
Tra chi lo ha infastidito per i suoi saltelli durante le prove di ballo nella parte Balera social card del programma e chi lo avrebbe provocato mandandolo a prendere in albergo con una macchina scomoda e rumorosa, i mesi di tolleranza nei confronti di Arnaldo sembrano finiti, dopo che oggi anche colei che tutto move e tutto tollera nel suo stile di conduzione ha fatto capire di essere infastidita da questo protagonismo.
Chi se lo doveva immaginare qualche mese fa, quando tutti salutavano con piacere il cambio generazionale dei protagonisti, che oggi saremmo arrivati a chiederci amaramente, e andreottianamente: il potere logora chi non ce l’ha?
1. mats ha scritto:
11 maggio 2011 alle 16:25