Se Napoleone Bonaparte fu solo due volte nella polvere, due volte sull’altare, il Big Brother ha subito una sorte decisamente più alterna. Non più di due anni fa sembrava fosse stata scritta l’ultima parola con una rinuncia quasi globale alla sua programmazione in palinsesto, oggi sembra tutto cambiato. C’è un risveglio confortante per i fan, deprimente per i nostalgici di una televisione che, considerato lo spauracchio della frammentazione, è decisamente diventata anacronistica (ahiloro!).
L’Italia in fondo con il suo Grande Fratello crisi epocali non ne ha mai vissute, al massimo qualche fase di low poi superata con qualche accorgimento in itinere. All’estero è stato invece tutto un valzer di drastiche svolte: dalla gloria alla sospensione in un baleno, fino al recente ripensamento quasi generale. Ecco allora in breve un piccolo atlante di quello che sta succedendo fuori confine. Rimandiamo al futuro qualche considerazione più analitica sulla nuova fenomenologia del programma.
Brasile: si è conclusa da poco l’undicesima edizione di Big Brother Brasil, che può vantare nel sambodromo brasileiro un’ottima salute. Casa coloratissima e veramente da sogno con piscina e comfort di altissimo livello. Concorrenti provenienti direttamente dal mondo gay e lesbico, ormone in casa come se piovesse con un cast di grande prestanza. Format molto dinamico: quattro squadre e un sabotatore, stile talpa, da votare. A trionfare è stata Maria Melillo, capace di raccogliere la cifra impressionante di 51 milioni di voti. Già partite le procedure di selezione per la dodicesima edizione (di pari passo con il programma italiano dunque).
Germania: partirà il 2 maggio e si concluderà l’8 agosto l’undicesima edizione del Big Brother Germany. Fatalità la conduttrice titolare è incinta e potrà partecipare alla diretta solo dalla seconda puntata in poi (strane coincidenze!). Saranno 15 i concorrenti a prendere parte al gioco. Dopo edizioni molto lunghe che pian piano avevano sofferto un calo drammatico di audience si ritorna alla versione breve tipica del format. Pare che l’intenzione sia quella di innovare un attimo le dinamiche come è avvenuto in altri paesi rubacchiando qualche idea dal format contiguo Secret Story.
Francia: è forse il paese europeo in cui il genere ha riscosso in generale meno successo. Sin dalla prima edizione si è scelto di non accodarsi alla nomenclatura ufficiale del Grande Fratello, e nei vari tentativi si è passati da Loft Story a Secret Story. Da ultimo un nuovissimo tentativo: Carrè Viiip, un club molto lussuoso che vede insieme famosi e non famosi. Un meccanismo molto originale e una scenografia insolita non è bastata però ad evitare il flop e la chiusura anticipata. Chissà se scommetteranno di nuovo su un’edizione del Secret format, finora la variante più riuscita.
Israele: un successo senza pari. Quasi metà della popolazione ha seguito la terza edizione del programma, conclusosi un mese fa. Poco più di cento giorni, ventidue concorrenti, due kick-off. Ha vinto Jackie, uno dei due partecipanti mandati a fare il gemellaggio con il Gf spagnolo.
1. emy ha scritto:
21 aprile 2011 alle 15:56