Non chiamateli tagli all’istruzione, sennò il Ministro Mariastella Gelmini si infervora e il dibattito televisivo finisce in vacca. Ieri sera a Ballarò si è innescata una bagarre sulle dichiarazioni di Enrico Letta (Pd), che ha mostrato in diretta tv un documento secondo il quale il Governo avrebbe approvato una restrizione dei fondi alla scuola per i prossimi anni. Tagli sì, tagli no, tagli forse: tra gli ospiti del talk show è iniziato un acceso scambio di battute e smentite reciproche nel quale, ad un tratto, si è inserito pure un collaboratore della Gelmini seduto tra il pubblico. Nello studio di Rai3 si è consumato così un duello inaspettato, insolito rispetto al contegnoso dibattito che va in scena da Floris ogni martedì sera.
“L’Italia con il documento che il Ministro Gelmini ha approvato assieme a Tremonti ha deciso che i risparmi continuerà a farli sulla scuola, sui nostri figli, sul futuro“. Il colpo di teatro ieri sera l’ha riservato Enrico Letta. Durante la discussione a Ballarò, il deputato del Pd ha estratto una tabella con cifre sottolineate a penna, contenente i tagli che – a suo dire – il Governo avrebbe deciso di operare a danno della scuola. Dati che il Ministro dell’Istruzione Gelmini, presente in studio, ha preteso di consultare davanti alle telecamere, come se non ne sapesse nulla. Possibile?
Dopo una breve lettura, però, l’esponente di governo rigettava le accuse di Letta in modo categorico: “Non ci saranno tagli alla scuola!“. Il secchione dei conduttori Giovanni Floris, intanto, passava in rassegna i numerini stampati sul documento e li sottoponeva nuovamente alla Gelmini. Evidente l’imbarazzo del Ministro, alle spalle della quale si agitava a mo’ di ventriloquo un suo collaboratore nel tentativo di correggere le inesattezze che una lettura affrettata di quelle tabelle avrebbe potuto suggerire. “E’ una vergogna! I collaboratori del Ministro non possono partecipare al dibattito!” irrompeva Giovanni Valentini di Repubblica.
Il dato più curioso della bagarre andata in onda ieri è stato il fatto che, obiettivamente, il Ministro Gelmini abbia tentennato di fronte alle carte esibite da Letta e non sia stata in grado di ribattere in modo soddisfacente alle critiche che le venivano mosse. Un passo falso, soprattutto dal punto di vista mediatico. A sciogliere l’impasse c’è infatti voluto l’intervento dell’attentissimo Mario Sechi. Al direttore de Il Tempo è infatti bastato prendere in mano i documenti ‘incastra-Gelmini’ per capire in un istante che qualcosa non andasse.
“Letta, questa roba qua non è come dici tu: queste sono minori spese, non sono tagli. Non devi raccontare bugie“. Il giornalista evidenziava così l’inesattezza (intenzionale?) del deputato Pd e costringeva il conduttore Floris ad aggiustare il tiro: “Allora non chiamiamoli tagli, ma minori spese“. A quel punto il Ministro dell’Istruzione trovava la grinta di replicare, imbeccata dal solito consulente alle sue spalle (miglior attore non protagonista del match).
Troppo tardi, per Mariastella. Floris lanciava un servizio giornalistico e così dava un ‘taglio’, pardon una minore spesa, al vivace siparietto andato in scena a Ballarò.
1. Nina ha scritto:
20 aprile 2011 alle 18:38