20
aprile

BALLARO’: ENRICO LETTA ACCUSA LA GELMINI DI NUOVI TAGLI ALLA SCUOLA. IL MINISTRO TENTENNA (VIDEO)

Il Ministro Gelmini a Ballarò

Non chiamateli tagli all’istruzione, sennò il Ministro Mariastella Gelmini si infervora e il dibattito televisivo finisce in vacca. Ieri sera a Ballarò si è innescata una bagarre sulle dichiarazioni di Enrico Letta (Pd), che ha mostrato in diretta tv un documento secondo il quale il Governo avrebbe approvato una restrizione dei fondi alla scuola per i prossimi anni. Tagli sì, tagli no, tagli forse: tra gli ospiti del talk show è iniziato un acceso scambio di battute e smentite reciproche nel quale, ad un tratto, si è inserito pure un collaboratore della Gelmini seduto tra il pubblico. Nello studio di Rai3 si è consumato così un duello inaspettato, insolito rispetto al contegnoso dibattito che va in scena da Floris ogni martedì sera.

L’Italia con il documento che il Ministro Gelmini ha approvato assieme a Tremonti ha deciso che i risparmi continuerà a farli sulla scuola, sui nostri figli, sul futuro“. Il colpo di teatro ieri sera l’ha riservato Enrico Letta. Durante la discussione a Ballarò, il deputato del Pd ha estratto una tabella con cifre sottolineate a penna, contenente i  tagli che – a suo dire – il Governo avrebbe deciso di operare a danno della scuola. Dati che il Ministro dell’Istruzione Gelmini, presente in studio, ha preteso di consultare davanti alle telecamere, come se non ne sapesse nulla. Possibile?

Dopo una breve lettura, però, l’esponente di governo rigettava le accuse di Letta in modo categorico: “Non ci saranno tagli alla scuola!“. Il secchione dei conduttori Giovanni Floris, intanto, passava in rassegna i numerini stampati sul documento e li sottoponeva nuovamente alla Gelmini. Evidente l’imbarazzo del Ministro, alle spalle della quale si agitava a mo’ di ventriloquo un suo collaboratore nel tentativo di  correggere le inesattezze che una lettura affrettata di quelle tabelle avrebbe potuto suggerire. “E’ una vergogna! I collaboratori del Ministro non possono partecipare al dibattito!” irrompeva Giovanni Valentini di Repubblica.

Il dato più curioso della bagarre andata in onda ieri è stato il fatto che, obiettivamente, il Ministro Gelmini abbia tentennato di fronte alle carte esibite da Letta e non sia stata in grado di ribattere in modo soddisfacente alle critiche che le venivano mosse. Un passo falso, soprattutto dal punto di vista mediatico. A sciogliere l’impasse c’è infatti voluto l’intervento dell’attentissimo Mario Sechi. Al direttore de Il Tempo è infatti bastato prendere in mano i documenti ‘incastra-Gelmini’ per capire in un istante che qualcosa non andasse.

Letta, questa roba qua non è come dici tu: queste sono minori spese, non sono tagli. Non devi raccontare bugie“. Il giornalista evidenziava così l’inesattezza (intenzionale?) del deputato Pd e costringeva il conduttore Floris ad aggiustare il tiro: “Allora non chiamiamoli tagli, ma minori spese“. A quel punto il Ministro dell’Istruzione trovava la grinta di replicare, imbeccata dal solito consulente alle sue spalle (miglior attore non protagonista del match).

Troppo tardi, per Mariastella. Floris lanciava un servizio giornalistico e così dava un ‘taglio’, pardon una minore spesa, al vivace siparietto andato in scena a Ballarò.



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6 Commenti dei lettori »

1. Nina ha scritto:

20 aprile 2011 alle 18:38

Bello, bel articolo Marco Leardi, lei è veramente bravo. Ieri sera non ho visto (ho visto Roma-Inter) e vi ringrazio per l’informazione che ci date.



2. Frà ha scritto:

20 aprile 2011 alle 18:41

Gelmini. semplicemente un’incapace.



3. alfio ha scritto:

20 aprile 2011 alle 18:46

una scenetta da oscar….l’ennesima figuraccia di un ministro che evidentemente è soltanto un burattino nelle mani di berlusconi-tremonti! capacità di ribattere pari a zero…tanto da costrinegere mario sechi a intervenire per salvare la faccia del governo…..ma poi che differenza c’è tra TAGLI e MINORI SPESE???? potete chiamarli come volete ma sempre meno soldi all’istruzione sono! DEMAGOGIAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA GALOPPANTE!!!



4. Cristian Tracà ha scritto:

21 aprile 2011 alle 01:00

‘Tremonti me l’avrebbe detto’
sì, come no Mariastar

per molto meno altrove si dimettono. Ma del resto per colpa sua il Ministero sta sommando le sconfitte in sede legale…E io pago!!



5. sirgeorgebest83 ha scritto:

21 aprile 2011 alle 08:44

penso che mariastella non abbia le capacità intellettive per ricoprire quell’incarico



6. Roberto A ha scritto:

27 aprile 2011 alle 00:04

beata ignoranza….quelli citati da Letta non sono nuovi tagli,sono semplicemente la quantificazione a legislazione vigente degli effetti fino al 2014 dei tagli decisi con la finanziaria Prodi del 2008 e con il dl 112 del giugno 2008 da questo governo:i due governo hanno tagliato in tutto circa 160.000 tra docenti ed ATA tra il 2007 e il 2011,50.000 il governo Prodi e 110.000 il governo Berlusconi….avendo tagliato queste unità di personale,il risparmio conseguente si riverbera su tutti gli anni successivi,visto che si tratta di 160.000 stipendi in meno da pagare ogni anno…anche dopo il 2014 si risparmieranno ogni anno 4,6 miliardi all’anno…non sono nuovi tagli,ma sempre quelli del 2007 e 2008.Letta ha preso una sonora cantonata…



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