La gestione dei palinsesti estivi è stata come benzina sul fuoco, e così tra i vertici di Rai2 ora si sono accesi alcuni contrasti. Pare infatti che il direttore della seconda rete Massimo Liofredi ed il suo vice Gianluigi Paragone siano davvero arrivati ai ferri corti a seguito di incomprensioni, e di posizioni divergenti, sulla pianificazione televisiva dei mesi caldi. Il giornalista e conduttore de L’Ultima Parola avrebbe inviato, a riguardo, una lettera al DG Mauro Masi e al Presidente Paolo Garimberti per far sentire la sua voce di dissenso. Lo rivela Italia Oggi, secondo il quale Liofredi avrebbe anche già provveduto a restituire al collega il colpo basso infertogli.
La lettera di Paragone. Sulla scrivania dei massimi vertici di Viale Mazzini sembra sia arrivata una nota rovente da parte del vicedirettore di Rai2, critico nei confronti di Liofredi e di certi suoi atteggiamenti. Il responsabile della seconda rete, in particolare, avrebbe stabilito i palinsesti riunendosi con soli due dirigenti di fiducia, senza aggiornare o riunire i vicedirettori in merito alle deleghe ricevute. Un comportamento che, come conseguenza, è riuscito a scontentare anche il giornalista Roberto Giacobbo, ora contrariato del fatto che il suo programma Voyager non venga più trasmesso come accadeva in passato.
La reazione di Liofredi. Come riporta Italia Oggi, il direttore di Rai2 ha provveduto a restituire le sciabolate sferrate da Paragone, ad esempio non approvandogli la messa in onda di una versione estiva de L’Ultima Parola (che avrebbe dovuto seguire le vicende politiche anche nei prossimi mesi) e bloccandogli le note spese. Gli screzi tra i due dirigenti Rai ora sembrano essersi particolarmente inaspriti, ma in realtà è da qualche tempo che i due battibeccano e quando si sfiorano fanno scintille.
Solo una decina di giorni fa Paragone, ospite al programma radiofonico Un giorno da pecora, aveva bacchettato Liofredi sui palinsesti: “non metterei tutti questi telefilm nel palinsesto, sembra un po’ di vedere il canale ‘Fox’ con un anno di ritardo, è un’esagerazione. Ci sono tanti, troppi telefilm” aveva detto. Poi aveva rilanciato un’altra delle sue battaglie, evidenziando in toni polemici la troppa poca importanza attribuita dall’attuale gestione al centro di produzione Rai di Milano.
Parole critiche e allo stesso tempo puntuali, proprie di chi ha quasi in mente un piano tutto suo per aggiustare le eventuali inefficienze della rete. Ormai da mesi, nei corridoi di Viale Mazzini si vocifera che Liofredi sia in partenza, che presto dovrà cedere la sua poltrona. Chissà che l’intraprendente Paragone non ci stia facendo più di un pensierino.
1. la cagna ha scritto:
16 aprile 2011 alle 17:09