Far fuori un pezzo da novanta come la partenopea Rosa Baiano? Missione possibile per il paonazzo saltimbanco Jimmy Barba. Il finalista a sorpresa di quest’edizione del Grande Fratello rivendica la paternità di una comicità inusuale per il nostro Paese, eppure a tratti parecchio convincente. Mescolare trite faccette alla Jerry Lewis ad un volontariamente stentato linguaggio poteva essere l’anticamera ad una prematura messa alla porta per il quarantenne italo-britannico. Eppure, complici le spassose interferenze Gialappiche e l’assenza dell’ennesima scontata storia d’amore, Barba è riuscito ad approdare là dove solo pochi eletti arrivano, ad un passo dalla suprema realizzazione catodica per illustri sconosciuti.
Jimmy, tra i “Fantastici Quattro finalisti”, è senza ombra di dubbio “La Cosa”. La colonna portante del percorso secondario dello show, quello tirato fuori dagli autori per riempire le lacune lasciate sul campo tra una sparata di Guendalina e l’altra. Un diesel, vista l’anonima partenza. Le settimane di reclusione hanno però iniziato a dare vigore alla sua forza televisiva, sorretta in verità anche dall’inconsistenza dei coinquilini che i piani alti hanno deciso di affiancargli.
Giullare a tutti i costi, perennemente in preda alla sindrome del capovillaggio, ha saputo costruire sottobanco, settimana dopo settimana, una precisa strategia. Posti nel mirino i potenziali rivali, ne ha fatto carne da macello, relegando all’eliminazione anticipata professionisti della spocchia come Baroncini e la Tavassi. La vera sfida per questo formidabile talento del cazzeggio rimane la fruibilità da parte dei programmi-satellite, imbottiti da mattina a sera di agghiaccianti telerisse e fantomatici scoop. Ci si chiede come Jimmy possa riuscire a rimanere in video con la sola comicità usa e getta dell’ultim’ora, perfetta per YouTube, molto meno per la premiata ditta Videonews.
Tuttavia le sorprendenti abilità de La Cosa sembrano non avere limiti. A parte, ovviamente, la possibilità di vincere il Grande Fratello. Veramente remota.
1. Mimì ha scritto:
14 aprile 2011 alle 18:25