Guai a dire a Maria De Filippi che il suo Let’s Dance ricorda Ballando con le stelle. Alla conduttrice proprio non va giù un’accusa preventiva di plagio e così per mettere a tacere ogni infamante voce pensa bene, intervistata dal Messaggero, di fare più di una precisazione.
“E’ una puntata pilota, non ha nulla a che vedere con Ballando con le Stelle. Lo fa la mia struttura, io come Fascino lo produco. (…) Ballandi mi ha fatto scrivere da un avvocato, ma questo è un format tutto diverso non c’è la sala prove. E’ puro varietà con un tocco di ironia” – e ancora - ”Io non ho mai copiato semmai ho dato agli altri. E poi non farei mai una cosa simile a Milly Carlucci”. Ne approfitta perciò per rivelare alcuni dettagli sul programma in partenza il primo dicembre: “Ci saranno i maestri di canto di Amici Vessicchio, Di Michele, Zerbi, Maria Grazia Fontana che faranno gli Abba e la Maionchi, la Celentano e la Ricciarelli che faranno le tre Lady Gaga, i giornalisti, le grandi tenniste italiane”.
Tolto il primo sassolino, Maria, nella stessa intervista, passa all’attacco nei confronti di chi ha espresso velate critiche nei confronti di Uomini e Donne. E’ il caso della signora Martone, magistrato nella vita ma soprattutto nella televisione, che, durante Porta a Porta, nell’ipotizzare i meccanismi della psiche di Sabrina Misseri avrebbe detto “… sai vedeva Uomini e Donne, quindi…”.
“E’ un assurdo, la signora poteva anche domandarsi se vedendo il plastico di Cogne o di Garlasco, da lei spesso commentato, potesse aver trovato spunto per l’omicidio di sua cugina”.
Tuona, dunque, contro il magistrato ma anche contro Bruno Vespa che l’ha ospitata (“Uomini e donne è un gioco, i plastici no ci sono dei morti”).
Da Uomini e Donne ad Amici il passo è breve, e Maria si trova ancora una volta a parlare delle polemiche sui suoi talenti e le relative partecipazioni trionfali in quel di Sanremo. A tal proposito la Castigatrice dice:
“C’è Emma che ci vuole andare, però dice che non gliene frega nulla di vincere. Ma io lo vivo come un incubo. Una volta che i ragazzi sono lì, se vincono è per il televoto, se perdono è giusto. (…) Io non li ho mai spinti ad andare anche se ci tengono, la vedono come una laurea”.
Immancabile, sul finire, una parola su Maurizio Costanzo che aveva voglia di tornare in Rai (azienda in cui Maria non traslocherebbe perchè difficilmente potrebbe trovarsi bene così come in Mediaset) ma sconta l’insensata decisione di posizionare Bontà Loro contro CentoVetrine.
1. boop ha scritto:
26 novembre 2010 alle 16:01