Siamo lontani dal clima della scorsa puntata in cui incombevano i vecchi giudici; la semifinale di X Factor 4, lontana da schiamazzi e capricci, si riprende il suo stile e la sua mission: “parlar” di musica al Popolo di RaiDue. I giudici, superconcentrati e seri, fanno un passo indietro e cedono il passo alle canzoni.
In una prima manche, in cui il protagonista è il Morandi nazionale, Mara Maionchi, Elio, Enrico Ruggeri e Anna Tatangelo illustrano come dei maestrini i brani e le loro origini, con spunti di storia del costume che ci riportano ai favolosi anni ’60. Del resto, è Facchinetti stesso a dire che anche i nonni si appassionano ad X Factor e in studio pullulano i fans di Morandi: la nonna di Nevruz e il nonno di Davide. Si disquisisce elegantemente di vocalità, arrangiamenti, e perfino il discografico Mr. Sony si pronuncia tecnicamente sulle caratteristiche dei cantori.
La fenomenologia morandesca è protagonista anche con i cantanti, bravini nell’esecuzione delle sue storiche canzoni che li trasformano in ragazzi puliti della porta accanto proprio come il Gianni, ma qualcuno pare essersi dimenticato che è una gara. Non un parere negativo o critico dal banco della giuria, dove sono tutti politically correct, quasi che non importi sfidare strategicamente gli avversari per approdare in finale. Poi, finalmente, colpo di scena: gli inediti! Chi l’avrebbe mai detto che i talenti di questa edizione avrebbero “spaccato” proprio su brani mai ascoltati? Di inedito, non ci sono solo le musiche e i testi (intelligentemente proposti stile karaoke in sovrimpressione per agevolarne l’ascolto) ma anche il carisma che finalmente buttano fuori i quattro finalisti.
Davide, con il suo brano “Il tempo migliore” si scatena seppur in neomelodico e sanremese canto, risultando più graffiante di Marco Carta e più sensato di Valerio Scanu (quello dell’amore in tutti i laghi) e le teen-ager impazziranno. Nathalie “in punta i piedi”, esordisce da cantautrice al pianoforte con un brano non banale e per la prima volta sembra sprizzare gioia e personalità. I Kymera, con una canzone scritta ad hoc dal devoto leader Ruggeri, si smarcano da quell’alone Romina-Albano che li sovrastava. E Nevruz ci sorprende interpretando da rocker romanticone un brano orecchiabile, tradizionale da strazio d’amore “pre-suicidio”. Il risultato è che le vibrazioni arrivano e anche la speranza che su quel palco possa davvero esserci una pop star di successo.
Martedì prossimo sapremo chi sarà il vincitore di X Factor 4, di una edizione difficile, un po’ sottotono. I tre pretendenti saranno Nathalie, Davide, e Nevruz. Mara lo ha salvato, punendo i Kymera. Del resto, senza Nevruz, di cosa avremmo sparlato quest’anno?
1. Clà ha scritto:
17 novembre 2010 alle 11:23