A cosa è servita la sculacciata da asilo Mariuccia? Michele Santoro tornerà in onda regolarmente giovedì prossimo, e pure quello successivo. E vaffanbicchiere a chi sperava fosse la volta buona per farlo fuori, Braveheart tiene duro. Come annunciato ieri sera nel corso di Annozero, il conduttore ha formalizzato la richiesta di arbitrato interno contro il provvedimento di Mauro Masi che gli imponeva dieci giorni di sospensione. Ora la punizione è stata congelata, in attesa che l’arbitro si pronunci, e secondo la migliore tradizione della Annozero story la vicenda sta già assumendo toni tragicomici.
Santoro, il perfetto capopopolo. Ieri sera il giornalista non ha tradito le attese della vigilia e ha regalato al suo pubblico uno show coi fiocchi, l’ennesima celebrazione del suo martirio. Il pezzo forte, concentrato come sempre nell’anteprima del programma, è stato quello riguardo il provvedimento a suo carico. “Per me la sospensione è umiliante, potrei anche aver sbagliato ma così non è stato trattato nemmeno chi ha rubato” ha detto il conduttore, il quale si è poi rivolto al suo pubblico di sostenitori per lanciare una raccolta firme. Sì, un appello da sottoscrivere casa per casa, porta a porta (ma Bruno Vespa non c’entra) per far sentire ai piani alti di Viale Mazzini la voce del pueblo unido. I cittadini, secondo la formuletta ispirata dallo stesso arcangelo Michele, dovranno dire al Presidente della Rai Garimberti “sono un abbonato e non voglio essere punito al posto di Santoro“.
Così Santoro ha ribaltato la faccenda con grande maestria, incassando pure la solidarietà bipartisan di Roberto Formigoni (Pdl) e Pierluigi Bersani (Pd), presenti in studio. Il provvedimento di Masi è stato giudicato da tutti eccessivo, e se da una parte è evidente che Santoro avesse sbagliato a parlare in termini offensivi della Rai, dall’altra si potrebbe discutere a lungo per stabilire se un vaffanbicchiere equivalga a un vaffanculo. Insomma, l’unico a uscirne con le ossa rotte pare sia stato lo stesso DG che oltre a vedere vanificati i propri sforzi per arginare il conduttore, con le polemiche innescate ha contribuito a far schizzare gli ascolti di Annozero, ieri sera al 23,47% di share.
Intanto sulla sospensione di Santoro oggi è intervenuto pure Nino Rizzo Nervo, il quale ha bollato il provvedimento come sintomo di una rappresaglia politica e ha aggiunto: ”Michele fatto la scelta più giusta: per rispetto degli abbonati che ogni giovedi’ sera scelgono Rai2“. Secondo il consigliere Rai, intervistato da Klaus Davi, “il provvedimento di sospensione che ha colpito Annozero sarà annullato. Santoro farà ricorso e sono certo che vincerà“.
La puntata di ieri sera, dedicata al lavoro e al precariato, si è conclusa col colpo di teatro. Affiancato dal vignettista Vauro, il giornalista ha intonato ”La libertà“, brano di Giorgio Gaber, conivolgendo l’intero pubblico. All’allegro coretto della libertà si è unito anche Roberto Formigoni, compiaciuto. Forse Santoro fa presto a cantar vittoria… Ma intanto giovedì prossimo Annozero sarà ancora in onda.
1. luke ha scritto:
15 ottobre 2010 alle 17:49