12
ottobre

INTERVISTA A LOLA PONCE: CON I GIALAPPI L’ESPERIENZA TELEVISIVA PIU’ BELLA.

Intervista a Lola Ponce

Lei si definisce un’artista, ed è difficile darle torto quando a 28 primavere ha già vent’anni di carriera alle spalle. Da una vittoria al Festival di Sanremo al ruolo da protagonista in Notre Dame de Paris, passando la Gialappa’s Band, Lola Ponce non si è fatta mancare nulla. Ultima, in ordine di tempo, è la partecipazione a Le Due Facce dell’Amore, fiction di Canale 5 dove la vediamo indossare i (pochi) panni di Jessica, la cattiva di turno. Noi l’abbiamo incontrata; solare e disponibile Lola ci ha raccontato della sua vulcanica vita professionale a 360 gradi. E se siete fan della fiction e vi chiedete il perchè del titolo Le Due Facce dell’amore, la bella argentina ha una teoria tutta sua…

Allora Lola attrice, cantante, presentatrice, come dobbiamo chiamarti?

Artista.

Artista?

Un artista è colui che dedica il suo tempo alle emozioni, le proprie e quelle pubblico. Da quando avevo 8 anni ho cominciato a recitare e a concretizzare questa parola. Poi ho fatto la cantante, il musical, portando avanti un percorso a 360 gradi. Sono sempre stata un vulcano in eruzione che si è dedicata a progetti e personaggi con tanto amore. Grazie a Dio penso di aver fatto tutto con impegno, ma come mi piace ripetere “il bello sta per cominciare”.

Ma se dovessi scegliere un solo “mestiere”?

Beh la mia “colonna vertebrale” è la musica; fin da bambina ho fatto la cantante e ho scritto canzoni. Il resto sono cose parallele che mi divertono e che intrattengono il mio pubblico.

La musica è la tua passione tant’è che hai sfondato nel tempio italiano della canzone, Sanremo.

Sì è stato molto difficile partecipare e soprattutto vincerlo; pensa che sono l’unica straniera ad aver conquistato il primo posto. C’è tanta gente che mi chiede di tornare su quel palco, e io rispondo che lo farò quando scriverò quella canzone incredibile.

Hai vinto con una canzone tratta da Pia de’ Tolomei, musical di Gianna Nannini che a distanza di anni non è mai stato realizzato.

Quell’opera è ancora in fase di realizzazione, i progetti devono uscire al momento giusto. Aspetto di interpretare la Pia, che è un personaggio che amo e su cui appunto lavoro da anni.

A proposito di musical ti abbiamo visto su Rai1, nella versione rock dei Promessi Sposi, interpretare la Monaca di Monza…

Sì, penso che sia stato un onore e una meraviglia aver portato per la prima volta un’opera in uno stadio; San Siro a momenti cadeva giù. Michele Guardì è stato un grande a realizzarlo e adesso il successo continua all’Arcimboldi, sempre a Milano, dove lo spettacolo è già sold out, dal 14 al 30 ottobre.

L’opera però è stata sommersa dalle critiche.

Le critiche possono essere anche costruttive, devi saperle prendere. Sul mio personaggio si sono dette tante cose belle per questo sono motivata a  dare di più. La bellezza di qualunque progetto sta nel fatto che può piacere o no, ma in definitiva un’opera riesce a far parlare di sè quando è veramente provocante e noi abbiamo provocato. Anche all’inizio Notre Dame era stato criticato ma poi sappiamo che è diventato l’opera rock più bella della storia.

In televisione hai lavorato con la Gialappa’s. Che esperienza è stata?

Divertentissima, penso manchi a tutti quella parte di Lola. E’ stato il progetto più bello della mia vita a livello televisivo, è il massimo essere circondata da gente così bella, ironica, intelligente come la Gialappa e il Mago Forest. Se penso a quanto ho riso con loro, mi viene tanta nostalgia. Quando torneranno in tv spero di esserci anch’io.

C’è un ruolo in particolare che ti piacerebbe interpretare?

In questo periodo sto costruendo tante Lola diverse, d’altronde è il mestiere dell’artista sapersi calare in panni sempre nuovi. Dalla Monaca di Monza al personaggio molto divertente che ho interpretato in un film di Castellitto, con Laura Morante. Io ringrazio sempre anche i produttori e i registi che mi danno queste opportunità artistiche in cui posso mettermi in gioco anche come donna.

Un personaggio nuovo per te è quello interpretato in Le Due Facce dell’Amore.

Sì, la mia Jessica è una donna appariscente ed ambiziosa; il mio opposto. Per interpretarla mi sono ispirata alle tante donne di questo tipo che ci circondano.

L’ho già chiesto a Nathalie ma lo chiedo anche a te: perchè l’avete chiamato Le Due Facce dell’Amore?

Perché sono le due facce di Lola (ride, ndDM). La storia nasce dal best seller colombiano Sin Tetas No Hay Paraiso che aveva determinate caratteristiche proprio perchè nato in SudAmerica; è ovvio che quando lo ambienti in un altro paese bisogna adattarlo al contesto nazionale. Questa è una versione europea, poi mi dici il titolo è l’opposto ma intanto sono sempre due (e ridendo indica il suo seno, ndDM). Tornando seri perchè Le Due Facce dell’Amore? Perchè mostra la bellezza e il dolore che un amore può racchiudere. Anche il mio personaggio che fa di tutto per il lusso, quando si trova da sola va in crisi perché capisce che tutto quello che è arrivata a possedere non dà la felicità. Parimenti il Duca è cattivo ma ha le sue debolezze e la stessa Caterina è una brava ragazza ma aspira anche ad altro. Sono le due facce positive e negative ma pur sempre due.

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3 Commenti dei lettori »

1. ANTODM ha scritto:

12 ottobre 2010 alle 17:13

ODIOSA. U.U



2. Mattia Buonocore ha scritto:

12 ottobre 2010 alle 17:21

@antodm invece a me è parsa molto simpatica.



3. Giovanni ha scritto:

12 ottobre 2010 alle 23:14

Bellissima e bravissima, poteva fare lei Sanremo al posto di Belen. Questa ha talento.



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