Immaginate una Robin Hood in gonnella che ruba per passione e per un paradossale senso della giustizia; una sorta di Eva Kant con le fattezze di Veronica Pivetti che al suo fianco non ha Diabolik, bensì tre complici amiche. Immaginate una vita notturna all’Arsenio Lupin e una, diurna, da onesta lavoratrice e madre di famiglia. Tutto questo è La Ladra, la nuova fiction di Raiuno, in 12 episodi da 50 minuti ciascuno, realizzata da Endemol per Rai Fiction, in onda da stasera alle 21.10.
Interamente girata a Roma, La Ladra narra le vicende di Eva (Veronica Pivetti), una brillante ed intelligente donna dalla doppia vita: di giorno insospettabile lavoratrice, amante della cucina e proprietaria del ristorante “Il Frutto Proibito”; di notte ladra atipica, onesta con i deboli, spietata con i prepotenti. Quello che spinge Eva a trasformarsi in una sorta di giustiziere della notte è il credo più vecchio del mondo: rubare ai ricchi per dare ai poveri.
Con la complicità della altrettanto abili “compagne di merende“, Gina (Daniela Terreri), cameriera del ristorante, Lola (Micol Azzurro), affascinante e prorompente parrucchiera e Andreina (Lia Tanzi), farmacista del quartiere, Eva si destreggia con incredibile facilità tra ricette ed ingegnosi colpi. Alla base dell’illecita attività del quartetto in gonnella, solo nobili intenti: vendicare chi ha subito un’ingiustizia, difendere i più deboli ridicolizzando i prepotenti, combattere il sistema dell’immoralità e dell’ arroganza, piaga della società dei nostri tempi.
A condire il tutto un ingrediente che non manca mai, soprattutto nelle fiction al femminile: l’intrigo amoroso. Tra un furto e l’altro, infatti, Eva trova il tempo di vivere anche una tormentata storia d’amore con Dante (Johannes Brandrup), affascinante cuoco, reduce da innumerevoli viaggi in giro per il mondo a bordo di barche a vela e yacht, e desideroso di scoprire finalmente l’amore vero.
Un ruolo più trasgressivo ma allo stesso tempo “eroico” quello che la Pivetti si prepara ad interpretare, dopo aver momentaneamente abbandonato la “carriera” di professoressa, certamente più tranquilla.
“Nei panni della ladra mi trovo ancora meglio che in quelli della prof perchè è un ruolo più trasgressivo. Il mio personaggio è insieme politicamente scorretto e corretto: i colpi messi a segno, piccoli o roboanti che siano, mirano a vendicare chi ha subito un’ingiustizia [...] rubare ai cattivi per dare ai buoni. [...]. La mia Eva ce l’ha con i prepotenti”, ha detto la Pivetti alla presentazione della serie.
Dopo lo “sbirro” Insinna, la Rai schiera in campo la “ladra” Pivetti, con l’ obiettivo di tener testa alla forte controprogrammazione di Canale 5, che con Distretto di Polizia può contare su un non più numerosissimo ma sicuramente fedele pubblico. La prima serata della domenica diventa, così, scenario del più classico degli scontri, quello tra guardie e ladri.
1. boop ha scritto:
19 settembre 2010 alle 18:55