Saprete già che Chi Vuol Essere Milionario, nella prossima edizione, subirà due modifiche al regolamento che cercheranno di rendere più avvincente la scalata verso il milione. Quest’oggi, oltre a leggere le parole con cui Gerry Scotti ha annunciato a Sorrisi le novità del quiz show di Canale5 potrete leggere anche un suo commento a caldo. Un piccolo inedito che ho riservato a voi.
[Davide Maggio per TV Sorrisi e Canzoni] «Il Milionario, come una vettura di Formula 1, una o due volte a stagione subisce delle piccole modifiche». Esordisce così Gerry Scotti quando lo abbiamo invitato a spiegarci le novità che Chi Vuol Essere Milionario ha in serbo per i telespettatori di Canale5. Giunto alla sua decima edizione, infatti, il quiz si ripresenterà a settembre con due novità che accresceranno tensione e suspense nei tradizionali 70 minuti che precedono il TG5.
«Proprio così» – commenta Scotti – «alla fine di questa edizione, un mese e mezzo fa, nel corso di una grande riunione ho chiesto che si partisse per Londra per incontrare 2WayTraffic (società detentrice dei diritti del format, ndr) e far si che anche le prime domande della sequenza che porta al milione potessero avere una loro dignità. Non posso chiederti qual è la capitale d’Italia, sarebbe una perdita di tempo. Al massimo posso chiederti: “in che anno Roma è diventata la Capitale d’Italia?”, il che presume che tu abbia almeno la licenza elementare». E a quanto pare a Londra nessuno è riuscito a dire no a Gerry Scotti: «E’ stata accettata la mia proposta e questa sarà la linea che il “Milionario” seguirà un po’ in tutto il mondo. Non ci saranno mai più domande iniziali scontate, facili, risibili».
Ma la vera novità, tuttavia, non è questa. Il conduttore ha messo a segno un altro colpo: sempre in quel di Londra, difatti, è stata approvata un’ulteriore modifica tutta “made in Italy”. Scotti ne è entusiasta: «La seconda grande novità riguarda i cosiddetti “safe” della scalata verso il Milione, ovvero quei traguardi che, come piace dire a me, una volta raggiunti, nessuno più te li tocca. Ebbene, il traguardo raggiungibile diventerà uno solo e sarà posizionabile dal concorrente dove vuole lui. Con l’obbligo di raggiungerlo, chiaramente. In caso contrario, l’aspirante milionario tornerà a casa a mani vuote. Sono finiti i tempi in cui il “Milionario” veniva visto come un banco di mutuo soccorso…».
Nonostante le modifiche, però, la “creatura” di Scotti è tuttora alla ricerca di un erede col quale condividere la scena del preserale su Canale 5. Come d’abitudine infatti nel corso delle feste natalizie, “Chi Vuol Essere Milionario” cederà il testimone a un game show “gemello” per riprendere fiato. L’ultimo quiz ad essere testato in tal senso è “Livello 22”, format tutto italiano sul quale Scotti, però, nutre un dubbio: «Questo programma ha un unico grosso handicap. E’ troppo simile a “Passaparola” ». E in relazione alla “ruota finale” che ha segnato la storia recente del nostro quiz, Gerry non perde occasione per rilanciare: «”Passaparola” piace a Piersilvio Berlusconi (vicepresidente Mediaset, ndr), piace ad Alessandro Salem (direttore generale contenuti RTI, ndr), piace a me, piace al pubblico, piace a tutti. E allora, a Natale, facciamoci un bel torneo di “Passaparola!”».
[INEDITO] Gerry Scotti: “Il telespettatore ha due gare su cui scommettere. Da un lato vorrà vedere se un concorrente che scommette arrogantemente sui 300.000 euro, ci arriverà sul serio. Dall’altro sarà curioso di seguire la scalata verso il milione di un concorrente che, al contrario, si è ”dichiarato basso” scegliendo un traguardo minimo. E’ un po’ come se gli obiettivi raddoppiassero”.
1. Zoro! ha scritto:
5 agosto 2010 alle 17:05