La terminologia legata alla morte mi provoca da sempre un fastidio quasi epidermico. Funerale, camera ardente, cremazione, tumulazione e cordoglio non appartengono al mio vocabolario. Per non parlare delle condoglianze, parola della quale non ho mai capito il significato e – soprattutto – l’efficacia. Credo di non essere mai stato in grado di pronunciarla e ho sempre preferito affidarmi ad un meno tradizionale “mi spiace tanto”. Professionalmente, invece, mi disturbano i coccodrilli, trasposizione giornalistica dell’ipocrisia dell’ultimo dei detrattori del defunto che, in punto di morte, non solo si trasforma nel primo degli estimatori ma è pronto a tesserne persino le lodi. Soprattutto per quanto riguarda le straordinarie qualità morali della persona che ci ha lasciato.
Per non parlare delle rivoltanti riabilitazioni post mortem che spesso e volentieri accompagnano tanto il coccodrillo di turno quanto le lacrime dell’ultimo dei detrattori redenti di qualche rigo fa. Come se nella tomba ci si possa godere alcunchè. Ne saprà qualcosa quella poverina di Mia Martini.
Ma ieri s’è fatto di più con Pietro Taricone. Si è sperimentato il coccodrillo preventivo. Ieri mattina, già alcune agenzie di stampa parlavano del Taricone che fu, dell’ultimo guerriero, delle gesta del primo Grande Fratello, dandolo per spacciato quando ancora il concorrente reinventatosi attore lottava – sotto i ferri – tra la vita e la morte. E poco importa se la situazione era ben chiara a tutti. Ci vuole rispetto per il dolore. Rispetto che è mancato anche nel pomeriggio quando, nel corso di A Gentile Richiesta, si è continuato a ricordare Pietro come se fosse già passato a miglior vita al cospetto del solito gruppo di opinionisti dalla lacrima facile e dall’onniscenza del nulla.
Che poi mi piacerebbe sapere: A gentile richiesta di chi? Perchè se è vero come è vero che la natura del programma è – sulla carta e nelle intenzioni di chi lo realizza - sostanzialmente differente da Pomeriggio Cinque, è altrettanto vero che l’esperimento miseramente fallito del bislacco debutto preserale non solo ha fatto si che si sia pian piano ritornati alle “origini pomeridiane” ma, “grazie” all’incidente di Pietro – e in nome della risonanza mediatica? -, ha portato alla perfetta coincidenza il programma preserale con quello pomeridiano. Con tutti i limiti che quest’ultimo ha già manifestato nel corso della stagione appena terminata.
Fortunatamente questa mattina il buon senso del Direttore Donelli ha avuto la meglio. E’ notizia dell’ultimora, infatti, la sospensione sine die su La5 della programmazione del “Grande Fratello 1” e la realizzazione di una puntata speciale di Matrix in onda questa sera su Canale5.
Con la speranza che vengano tenuti i lontani i detrattori trasformisti e venga ceduto il posto agli amici veri del Guerriero.
1. Mats ha scritto:
29 giugno 2010 alle 13:37