Gianfranco Fini ha sempre più la testa nella tv. E così, tra impegni istituzionali e dichiarazioni al vetriolo, trova il tempo anche per definire progetti che sfruttino al massimo la funzionalità pubblica e sociale del mezzo televisivo. Dopo l’idea di Babel tv (leggi qui per maggiori info) si profila all’orizzonte, come rivelato quest’oggi dal quotidiano Libero, una nuova scommessa per il nostro Presidente della Camera, che questa volta coinvolge direttamente gli interessi di Montecitorio.
Pare, infatti, che presto il canale satellitare della Camera dei deputati non si limiterà solo a trasmettere le lunghe sedute parlamentari ma si trasformerà in un vero e proprio canale televisivo la cui programmazione sarà disponibile anche sul web. Proprio in questi giorni Fini avrebbe chiamato a definire il nuovo progetto una schiera di consulenti pronti a costruire “un palinsesto organico che preveda trasmissioni anche nelle ore serali, nel fine settimana e nei giorni di sospensione dei lavori, mediante la produzione di contenuti aggiuntivi”, così come riportato nel progetto di bilancio che sta per essere approvato.
Quali saranno questi “contenuti aggiuntivi” è presto detto: documentari storico culturali, sintesi dei lavori parlamentari, filmati divulgativi da utilizzare anche su altri canali. Ma non solo. Sembra, infatti, che per la costruzione di questo nuovo palinsesto siano stati presi accordi con alcuni produttori televisivi e cinematografici. In pratica la Camera darà il suo assenso alla realizzazione di fiction e documentari al suo interno solo se questi verranno poi trasmessi, previo passaggio sulle reti generaliste, anche sul nuovo canale. Non avendo, dunque, forze produttive interne sufficienti (come è plausibile in una tv allo stato aurorale) il nuovo canale si avvarrà di produzioni esterne che andranno ad arricchire la nuova programmazione.
Sembra, inoltre, che tra gli addetti ai lavori coinvolti in questa nuova operazione ci sarà anche Giovanni Minoli che, avendo lasciato da poco il suo incarico di dirigenza alla Rai, potrebbe svolgere un’importante ruolo di consulenza storica ed organizzativa soprattutto per ciò che concerne quella parte della programmazione incentrata sulla celebrazione dei 150 anni dell’unità d’Italia. La data di partenza di quella che è stata ribattezzata “Fini tv” dovrebbe, con ogni probabilità, essere fissata per la fine del 2010, quando il progetto completo di palinsesto, e le collaborazioni esterne saranno meglio definite in modo che il pubblico televisivo possa usufruire al meglio di questa nuova realtà televisiva.
1. elenoireurgot ha scritto:
24 giugno 2010 alle 14:50