“Pionieri che andavano all’ovest”. Con questo spirito, Massimo Donelli, Alessandro Salem e il loro staff si apprestano oggi a lanciare La5 (canali 31 e 44 del digitale terrestre). In poco meno di 100 giorni, il team capitanato dall’ex direttore di Tv Sorrisi e Canzoni è riusciuto a mettere in piedi una rete in un mondo “sconosciuto”, in quanto multicanale e frammentato, quale è il digitale terrestre. Ma d’altronde ciò si è reso inevitabile perchè - come spiega Donelli - ”entro la fine del 2010 il 70 per cento degli italiani guarderà la tv solo sul digitale terrestre. Un cambiamento che molti hanno definito epocale, sia per chi segue la televisione sia per chi la fa. (…) Questo è il momento giusto per rafforzare l’offerta gratuita di Mediaset”.
Le parole d’ordine sono: caratterizzazione, diversificazione, affermazione e miglioramento. “Vogliamo rappresentare all’interno del palinsesto tutti generi televisivi nessuno escluso” - dichiara il Direttore che prosegue – “L’obiettivo importante da raggiungere sarà quello di andare intorno all’1% alla fine di quest’anno [...] e [...] il proponimento è quello di fare una manutenzione ordinaria del palinsesto”.
Non dobbiamo stupirci, allora, se ai tanti programmi di Canale 5 riproposti in slot inusuali, saranno affiancate nuove produzioni originali, grazie anche aiuto delle star della rete madre. Come suggerisce il nome, il canale è rivolto alle giovani donne, un target ben individuato perchè - come spiega Salem (Direttore Generale Contenuti) - ”Non vogliamo fare delle mini-generaliste perchè negli altri Paesi Europei non hanno funzionato bene. Quelli che invece hanno funzionato sono i canali tematici profilati su target specifici. Lo abbiamo fatto anche noi con un canale dedicato ai bambini dagli 8 ai 14 anni, Boing, che dai 4 ai 14 anni è di fatto la quarta rete più vista d’Italia“.
Parole chiare quelle di Salem che sembrano quasi smentite, però, da un palinsesto che appare sì valido ma troppo variegato per colpire un target specifico. Difficile trovare, infatti, il fil rouge tra la teen novela argentina Il mondo di Patty e lo scandaloso Californication, o tra la classica telenovela tedesca e l’audace Tudors. L’impressione è che i budget limitati (meno di 10 milioni per il lancio dei tre canali free) e il poco tempo a disposizione per il varo abbiano fatto propendere per un impiego efficace delle risorse a disposizione e poc’altro.
D’altronde, come dargli torto, con cotanta library c’è qualcuno che dubita sul raggiungimento degli obiettivi di rete?
1. zia-assunta ha scritto:
12 maggio 2010 alle 11:51