Pino Insegno non condurrà più Ciak si Canta. A pochi giorni dalla partenza, prevista per il 12 marzo, la dirigenza di RaiUno ha incredibilmente cambiato rotta optando per la chiacchieratissima coppia Pupo ed Emanuele Filiberto, relegando Miriam Leone al ruolo di giurata dello show.
Lungi dall’esser noti, i motivi di tale scelta sono semplicemente ipotizzabili e pare abbiano influito i bassi ascolti di Insegnami a sognare, varietà nostalgia condotto da Insegno che, a differenza de I migliori anni e dello stesso Ciak si Canta, non ha convinto il pubblico televisivo, letteralmente fuggito sulle altre reti. Nulla ha potuto, quindi, l’amicizia che lega Pino Insegno al direttore di RaiUno Mauro Mazza: l’ex comico de La Premiata Ditta, collezionato un nuovo flop, parte con il piede sbagliato in Rai. E pensare che Mazza sembrava avere piena fiducia nella coppia Pino Insegno-Miriam Leone, prontissima per entrare nei cuori degli italiani strizzando l’occhio alla ben più celebre accoppiata Raimondo Vianello-Sandra Mondaini.
Ma si sa, la concorrenza è dietro l’angolo e gli ascolti vanno sempre salvaguardati. Viene da chiedersi però quanto venga salvaguardata, con questa discutibile operazione, l’immagine della rete: non era mai successo infatti che un conduttore partisse con un nuova produzione ad una settimana dalla conclusione di un’altra da lui stessa condotta. E, a dir la verità, viene anche da chiedersi quali meriti abbia il duo (a parte l’abile operazione di marketing targata Sanremo) per vedersi affidata un’altra importante prima serata, considerando che I Raccomandati funziona più per demeriti altrui che per l’attualità del format o la freschezza della conduzione (al limite dell’imbarazzante).
Per concludere non possiamo non riportarvi le dichiarazioni del Principino al Ventura FC in merito allo “scippo” di Ciak si Canta: “Non credo sarebbe giusto. Apprezzo molto Pino, queste sono solo voci voci e voci”. Un uomo di parola insomma, da buon Principe quale (non) è. Quantomeno da un punto di vista etico.
1. aleo70 ha scritto:
5 marzo 2010 alle 14:33