10
settembre

AGRODOLCE, IL NUOVO ROMANZO POPOLARE DI RAITRE

Agrodolce @ davidemaggio.it

Non chiamatela soap opera ma romanzo popolare, altrimenti si arrabbiano. È con questa premessa che lunedì ha debuttato sul piccolo schermo Agrodolce, la nuova fiction di RaiTre ambientata in Sicilia. Si tratta di un format tutto italiano, voluto fortemente da Giovanni Minoli, qui in veste di responsabile editoriale.

La storia sembra ripetersi. Come avvenne per Un posto al sole, che debuttò nel lontano 1996, anche per Agrodolce troviamo Minoli a metterci lo zampino. Chissà se anche stavolta l’esperimento si trasformerà in un successo.

Certo l’esordio di lunedì non è stato dei migliori (un milione circa di telespettatori e il 5.41% di share) anche e soprattutto a causa di un competitor non trascurabile (la più rodata Tempesta d’amore, in onda su Rete 4) ma la qualità del prodotto è innegabile: bravi attori, belle scenografie, ottime le ambientazioni in esterna e piacevolissime le musiche di Andrea Guerra.

Agrodolce racchiude già nel nome il significato di qualcosa legato alla tradizione, alla cultura e alla società siciliana, con tutti i suoi pro e contro, le bellezze dei paesaggi e le contraddizioni. Una sorta di soap educational dove le trame narrative si fondono con la realtà sociale e tentano di raccontarla in maniera fedele e realistica. Un “verismo” trasportato nel 2008, con buona pace di Verga.

La vicenda si svolge nella cittadina fantastica di Lumera. Sei le famiglie che incroceranno i loro destini, diciannove i personaggi principali. Si passa dagli aristocratici decaduti agli arricchiti, dai pescatori ai borghesi.

Protagonista la bella Lucia Serio (interpretata da Francesca Beggio), laureatasi in medicina in Inghilterra e decisa a tornare nella sua Sicilia. Qui si scontrerà con una dura realtà. Ad accompagnarla nel suo cammino l’amica del cuore Lena Cutò (Claudia Fichera), una professoressa del posto, che vive il suo impegno di insegnante come una vera e propria missione.

Non mancheranno colpi di scena e i soliti intrighi (già ieri nella seconda puntata, i primi scheletri nell’armadio sono saltati fuori) e chissà che il pubblico si affezioni a questa nuova soap tutta italiana, pardon, a questo nuovo romanzo popolare.

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4 Commenti dei lettori »

1. vicio80 ha scritto:

10 settembre 2008 alle 16:53

Per campanilismo spero che vada bene. Oltre ad essere una fiction e anche una realt lavorativa non indifferente.



2. tiziana83 ha scritto:

12 settembre 2008 alle 00:33

Beh.. ho soltanto visto le prime 2 puntate.. e a dir la verit non mi è piaciuto tanto!! ma sto continuando a vederlo, voglio ricredermi!! cmq penso che la scelta delle attrici e attori doveva essere fatta con più gusto! mi danno limpressione dallabbigliamento, dal taglio di capelli, che sono un po indietro con i tempi!! Invece vedi Un posto al sole… lo seguo dalla prima puntata e come se abitassi anchio al palazzo Palladini!! Voglio ricredermi tifo continuamente per il made in Italy… infatti quando è finito Vivere mi è dispiaciuto tanto!!



3. Gerardo Larosa ha scritto:

12 settembre 2008 alle 10:08

@vicio80: sembra carina. Anche Un posto al sole part lentamente ma poi è diventato quello che sappiamo; @tiziana83: S, Un posto al sole è più solare, a volte anche comico. Ma non è sempre stato cos. Nelle prime puntate era molto più cupo, solo



4. lid ha scritto:

9 gennaio 2009 alle 17:47

minoli sei un gran paraculo



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