Il campionato di calcio riparte tra pochi giorni, con le tv in chiaro spente e le radio mute. E potrebbe non essere più “domenica” per milioni di italiani, per la gioia forse di quelle mogli e fidanzate ignorate dai rispettivi compagni che passano buona parte del dì di festa incollati a radioline e televisori. Insomma, niente partite, gol e cronache in diretta per gli appassionati di calcio a meno che non abbiano Sky, decoder, carte ricaricabili e quant’altro. Tutto rigorosamente a pagamento.
A far vacillare le poche certezze dei tifosi del pallone è il rifiuto da parte della Lega Calcio delle offerte Rai e Mediaset per la vendita dei diritti tv. Troppo pochi i milioni proposti dalle reti televisive. E così saltano Controcampo e la Domenica Sportiva, così come 90° minuto e Tutto il calcio minuto per minuto. Potrebbe essere la fine di un’epoca. Ma c’è ancora un filo di speranza. Fino a sabato si può risolvere tutto “all’italiana”, come ha dichiarato Maurizio Zamparini, presidente del Palermo.
L’assemblea della Lega ha respinto all’unanimità le offerte per i diritti, che sono quindi rimasti invenduti. A quanto si apprende, le offerte proposte non potevano essere accettate. Eppure la Rai era pronta a sborsare 30,6 milioni di euro per accapparsi i diritti con un’offerta che risultava la più elevata, superando di circa tre volte quella delle altre emittenti televisive. Vedremo cosa succederà nei prossimi giorni. Di sicuro domenica tutto quel che si vedrà in chiaro sono gli 8 minuti di immagini che i telegiornali, solo i telegiornali, potranno utilizzare. “Ciascuno farà il montaggio che più gli aggrada naturalmente – spiega Adriano Galliani – 4 minuti per la serie A, 4 minuti per la serie B. Dopo le 20.30 per le partite pomeridiane, dopo la mezzanotte per le partite che cominciano alle 18 e alle 20.30″.
Dopo queste affermazioni e la scelta finale dell’assemblea della Lega Calcio, non sono mancate le polemiche. Ma la colpa non va ricondotta solo alla Lega. Rai e Mediaset non riescono a far fruttare i diritti e allestiscono trasmissioni in calo di pubblico, credibilità e stile. Forse, anche per questi motivi, non sono così interessate all’acquisto dei diritti.
Morale della favola, domenica prossima non sarà la classica domenica nel pallone. A rimetterci saranno le 15 milioni di famiglie che non possiedono un decoder o un abbonamento a Sky. Nella speranza che si risolvano le cose con la seconda giornata di campionato, il 14 settembre. Proprio quella domenica parte la nuova stagione di Quelli che il calcio, e per Simona Ventura sarebbe un bel colpo poter mostrare in diretta i gol. Per la felicità degli amanti del pallone.
1. sanjai ha scritto:
27 agosto 2008 alle 13:43