Sospeso dalla Rai nell’ottobre del 2021 per salvaguardare e difendere la reputazione dell’azienda, Enrico Varriale decide di fare causa alla tv di Stato, chiedendo di essere reintegrato.
Il giornalista, ex volto e vicedirettore di Rai Sport, era stato allontanato dalla tv in seguito all’indagine per stalking, atti persecutori e lesioni personali all’ex compagna. Nei suoi confronti erano state disposte misure piuttosto dure da parte del gip Monica Ciancio: divieto di avvicinamento alla donna, l’obbligo di non comunicare con lei, nemmeno tramite terzi, e di “allontanarsi immediatamente in caso di incontro fortuito, riponendosi a 300 metri di distanza”. Tutto questo perché “le condotte poste in essere dal Varriale danno conto di una personalità aggressiva e prevaricatoria, evidentemente incapace di autocontrollo”. Lui, dal canto suo, ha negato ogni accusa.
Da qui la decisione, concordata con la Rai, di sospendere i suoi impegni in attesa di chiarire la propria posizione. Un accordo preso tra parti per il “quieto vivere”, senza alcun “nero su bianco”. Ed è su questo che punta Varriale: secondo Repubblica, si sarebbe rivolto al tribunale del lavoro per chiedere il reintegro a tutti gli effetti (il quotidiano parla anche di un nuovo programma che ha proposto e chiesto di condurre).
La Rai preferirebbe attendere che la giustizia faccia il suo corso. La sentenza è prevista per l’autunno, ma si tratta soltanto del primo grado di giudizio; il terzo è dunque lontano. E Varriale a quanto pare non ha intenzione di aspettare ulteriormente.
1. Paolo ha scritto:
15 marzo 2023 alle 17:08