29
giugno

Top e flop dei Palinsesti Rai 2022/2023

Rai - Palinsesti 2022 2023

Rai - Palinsesti 2022 2023

Top

I nuovi volti di Rai 2. Era ora di dare una scossa alla spenta Rai 2 e così sarà. Alessia Marcuzzi guiderà l’arrivo di una serie di volti nuovi sulla seconda rete della tv pubblica e, piacciano o meno, rappresentano sicuramente un tentativo che potrebbe ridare un’identità a Rai2. Se potrà dirsi riuscito, lo si capirà tra qualche mese.

Sanremo. Finalmente ci si muove per tempo e si dà modo al direttore artistico di potersi muovere con discreto anticipo sull’evento per eccellenza della tv italiana.

Valerio Lundini su RaiPlay. E’ una delle pochissime rivelazioni del piccolo schermo negli ultimi anni. La scelta di collocarlo su RaiPlay è in linea con le caratteristiche del personaggio.

I Documentari. Andranno a contaminare tutte le reti e si dà valore ad un genere che nel nostro Paese non ha mai goduto del risalto che merita. Biopic su Rai1 e true crime su Rai2 rappresentano una grossa novità in termini di linguaggio.

L’Offerta. Sulla validità ci esprimeremo a tempo debito ma va detto che l’infornata di nuove produzioni è rilevante e suscita sicuramente interesse. Avremmo spazzato via le roccaforti per palati fini che piacciono alla persone che piacciono ma nel mare magnum dei Palinsesti 2022/2023 hanno certamente e finalmente un peso ridimensionato.

Le conferme di Rai1: i programmi di Amadeus, Ballando con le Stelle, Tale e Quale Show, Domenica In, La Vita in Diretta. Dopo anni nei quali siamo stati abituati ad imbarazzanti cambi della guardia sulle cui ragioni preferiamo soprassedere, finalmente si torna ad una stabilità – già iniziata, a dire il vero, qualche tempo fa – che permette, da un lato, un’affezione crescente, dall’altra di lavorare al prodotto.

Il cambio d’orario (da novembre) per Italia Sì. Finalmente una scossa per il programma di Marco Liorni che non dovrà più fronteggiare Verissimo, già iniziato su Canale 5.

Flop

Uno Mattina. E’ l’unica novità di rilievo del daytime di Rai 1. Una novità alla quale si cercava di arrivare da anni, cercando un compromesso tra hard (TG1) e soft news (Rai1). Il ’silenzio’ in sede di presentazione era da evitare. Alla fine, non convince nemmeno troppo la durata di soli 55 minuti del segmento ’soft’ che verrà gestito in autonomia dalla rete. Il resto al TG1.

Reti tematiche. Ormai sembrano abbandonate a loro stesse. Non molti anni fa, la presentazione dei palinsesti Rai1 iniziava dalle reti tematiche che ora, complice l’avanzare della piattaforma, sono relegate in un angolo. Da un lato è comprensibile, dall’altro i loro risultati sono ancora buoni.

Caschetto. Rai 2 sembra tenuta in pugno da un unico agente, Beppe Caschetto. Ben quattro prime serate sono condotte da suoi assistiti (De Martino, Cucciari, D’Amico, Marcuzzi). Non manca lo zampino in daytime con Mia Ceran, collocata dopo Diaco.

Cartabianca. Fuortes e Di Bella si appellano a dichiarazioni di circostanza, senza andare a fondo nella questione. Uno dei ‘programmi della discordia’ alla vigilia dei palinsesti è stato conferma ma “se” e “come” cambierà, non è dato sapere.

Il confronto generazionale. Tra Diaco, Marcuzzi, Ceran, Setta e, quest’estate, Bocci e figlia, in Rai è tutto un confronto generazionale. Ma a chi interessa così tanto un confronto generazionale? E, soprattutto, i giovani lo cercheranno sulla generalista?

Rocco Schiavone. Rivoluzionano l’intrattenimento di Rai2 per dare una scossone alla rete, assumendo diversi rischi (ogni novità è un’incognita) e poi scivolano sulla fiction! Rai 2 farà a meno di una certezza in termini di ascolti (a differenza di altri titoli seriali della rete) e valore identitario. Rocco Schiavone, dalla prossima stagione, trasloca su Rai 1.

TUTTO SUI PALINSESTI 2022/2023

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3 Commenti dei lettori »

1. andrea ha scritto:

29 giugno 2022 alle 17:16

Per il festival di Sanremo i problemi c’erano quando le convenzioni tra comune e rai erano in discussione e si stipulavano a pochi mesi dal festival. Adesso, mi sembra, che l’attuale convenzione (sottoscritta nel 2021) scada nel 2023. Già questo autunno le parti dovrebbero incotrarsi per le successive edizioni, se ci saranno intoppi, magheggi politici, volontà di sottrarre il festival alla Rai…allora l’edizione 2024 potrebbe soffrirne.
Sinceramente a parte la presidentessa SOLDI, tutti gli altri dirigenti mi sembrano poco interessati alle tv, anche quelli del CDA mi chiedo..ma la guardano la tv !? Non solo c’è il problema politico, ma quello di tanti snob o votati al modernismo, chiamati a occuparsi di tv, senza averne la passione.
Fossi in Davide Maggio andrei a intervistarli ^_^



2. Marco3.0 ha scritto:

29 giugno 2022 alle 18:11

Dal mio punto di vista:

Rai1 conferma il vecchiume che va in onda da decenni, rinnovamento zero. Il pubblico si è fidelizzato? Sicuramente, ma questo comporta che si è anche addormentato e accontentato dell’usato sicuro.

Lundini è il mio mito, lo seguivo sui suoi canali social e sul tubo anche prima che la Rai sapesse chi fosse. Non lo avrei tolto da rai2, lui ha dimostrato di sapersi perfettamente adattare alla generalista, gli avrei dato una prima serata al posto di Marcuzzi Inutile.
E noi giovani, nel caso qualcuno non lo sapesse, la tv la guardiamo se ci offrono qualcosa di interessante da guardare, questa leggenda metropolitana per cui guardiamo solo lo streaming è una bufala. Guardiamo la tv anche quando non abbiamo una cippa da fare la sera e decidiamo di guardarla e commentarla on line con gli amici per passare il tempo e ridere.
Le serie guardiamo in streaming, ma questo perchè ci piace guardarle all’ora che decidiamo noi.

L’ossessiva proposta di tv pseudo giovanile sugli scontri generazionali è fallimentare solo sulla carta. Facessero dei sondaggi prima di scrivere questi programmi, scoprirebbero che ai giovani non interessano per niente. Sono fatti male, sono banali e pieni di luoghi comuni, non rispecchiano la realtà: li fanno solo per rendere protagonisti gli adulti non noi ragazzi.
Poi fare confronti se sia meglio la Musica di oggi o quella del passato è da ignoranti, lo dico da Musicista che canta e suona anche tutto il passato. Marcuzzi bocciata subito.

Rocco Schiavone mi sono già espresso sotto l’articolo dedicato: uno degli epic fail televisivi più assurdi a cui avessi mai assistito.
Fino a che Rai1 non sarà preparata e pronta per serie più consistenti è inutile buttare Schiavone in pasto a un pubblico che ha eletto tra le migliori serie della stagione appena conclusa robaccia come La Sposa o Cuori.
Oltretutto portarla su rai1 senza aver mostrato a quel pubblico le stagioni precedenti è un suicidio.
Schiavone è di nicchia anche su rai2 non è per generaliste over.
Noi ragazzi ce la guarderemo dove vogliamo e quando vogliamo, il pubblico di rai1 non la guarderà. Nemmeno la capirà.



3. Marco3.0 ha scritto:

29 giugno 2022 alle 19:23

Dal mio punto di vista:

Rai1 conferma il vecchiume che va in onda da decenni, rinnovamento zero. Il pubblico si è fidelizzato? Sicuramente, ma questo comporta che si è anche addormentato e accontentato dell’usato sicuro.

Lundini è il mio mito, lo seguivo sui suoi canali social e sul tubo anche prima che la Rai sapesse chi fosse. Non lo avrei tolto da rai2, lui ha dimostrato di sapersi perfettamente adattare alla generalista, gli avrei dato una prima serata al posto di Marcuzzi Inutile.

E noi giovani, nel caso qualcuno non lo sapesse, la tv la guardiamo se ci offrono qualcosa di interessante da guardare, questa leggenda metropolitana per cui guardiamo solo lo streaming è una bufala. Guardiamo la tv anche quando non abbiamo una cippa da fare la sera e decidiamo di guardarla e commentarla on line con gli amici per passare il tempo e ridere.
Le serie guardiamo in streaming, ma questo perchè ci piace guardarle all’ora che decidiamo noi.

L’ossessiva proposta di tv pseudo giovanile sugli scontri generazionali è fallimentare solo sulla carta. Facessero dei sondaggi prima di scrivere questi programmi, scoprirebbero che ai giovani non interessano per niente. Sono fatti male, sono banali e pieni di luoghi comuni, non rispecchiano la realtà: li fanno solo per rendere protagonisti gli adulti non noi ragazzi.
Poi fare confronti se sia meglio la Musica di oggi o quella del passato è da ignoranti, lo dico da Musicista che canta e suona anche tutto il passato. Marcuzzi bocciata subito.

Rocco Schiavone mi sono già espresso sotto l’articolo dedicato: uno degli epic fail televisivi più assurdi a cui avessi mai assistito.
Fino a che Rai1 non sarà preparata e pronta per serie più consistenti è inutile buttare Schiavone in pasto a un pubblico che ha eletto tra le migliori serie della stagione appena conclusa robaccia come La Sposa o Cuori.
Oltretutto portarla su rai1 senza aver mostrato a quel pubblico le stagioni precedenti è un suicidio.
Schiavone è di nicchia anche su rai2 non è per generaliste over.
Noi ragazzi ce la guarderemo dove vogliamo e quando vogliamo, il pubblico di rai1 non la guarderà. Nemmeno la capirà..



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