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ottobre

Con Neri Marcorè finisce sempre bene

Digitare il Codice Segreto - Neri Marcorè

Digitare il Codice Segreto - Neri Marcorè

Il ciclo di commedie sentimentali Purchè Finisca Bene resiste su Rai 1 dal 2014 e la quinta stagione debutterà la prossima settimana. Questa mattina sono stati presentati alla stampa i due film tv che la compongono, Digitare il Codice Segreto (in onda martedì 12 ottobre alle 21.25) e Tutta Colpa della Fata Morgana (in onda martedì 19), alla presenza di un cast variegato che, come spesso avviene, eleggerà a protagonisti anche interpreti finora passati un po’ in sordina. Ma c’è l’eccezione che conferma la regola ed è Neri Marcorè, arrivato al suo quarto titolo del ciclo e dunque ormai emblema della “leggerezza” made in Rai.

Se Tutta Colpa della Fata Morgana sarà ambientato in Calabria e, diretti da Matteo Oleotto, vedrà Nicole Grimaudo, Davide Iacopini, Claudia Potenza, Corrado Fortuna e Tecla Insolia impegnati in un racconto fatto di superstizione, vendette e conflitti tra nord e sud, Digitare il Codice Segreto giocherà a San Benedetto del Tronto sul tema dell’avarizia e della falsa immagine dei vip.

Qui Valeria Bilello, Gabriele Cirilli, Pia Lanciotti e Paola Minaccioni accompagneranno Marcorè, sotto la direzione del veterano Fabrizio Costa, convinto che Neri sia ormai “il mio alter ego, come Mastroianni per Fellini, potremmo andare avanti all’infinito“. Per nulla stanco di queste pellicole semplici e ricche di buoni sentimenti, è anche lo stesso attore protagonista. In occasione della conferenza stampa gli abbiamo chiesto se non preferirebbe cimentarsi sul piccolo schermo in qualcosa di diverso, magari in un ruolo drammatico e più impegnato, perchè la sensazione è che le sue importanti capacità attoriali vengano un po’ sacrificate in nome dell’immancabile sorriso da scatenare. Lui ci ha risposto così:

“Se guardo indietro, tra film fatti per il cinema o fiction, ovviamente la commedia credo che sia la maggioranza delle produzioni a cui ho partecipato. E’ ovvio che per un attore, per un’attrice, l’ideale è sempre riuscire a variare il più possibile ed avere un’ampia gamma di personaggi. Sicuramente i ruoli drammatici, nei quali poi bisogna avere anche i tempi comici – non a caso non esiste la definizione “tempi drammatici” – chiedono una sensibilità legata al ritmo, che non è solo vincolata alla commedia. [...] Mi farà sempre piacere fare queste commedie, scritte anche in modo intelligente. Per me non c’è differenza, se una sceneggiatura è scritta bene, se i personaggi sono rotondi e non c’è squilibrio tra i protagonisti e gli altri, se tutto quanto si lega per me conta quello, non importa dramma o commedia. Poi se guardiamo al cinema italiano, la commedia era sempre un po’ drammatica di fondo e nei film drammatici c’era sempre qualche elemento di ironia che poteva portare alla commedia. Per me il cinema deve contenere entrambe le sfumature, entrambe le tonalità”

E commedia sia. Soprattutto se insieme a Costa, con il quale c’è grande intesa:

Trovare un regista che condivide le tue follie e che si fida di te come tu ti fidi di lui è sempre una benedizione. Ho fatto questi film con lui e ne farei altri, perchè quando ti trovi bene non hai bisogno di spiegare e prenderti le misure sulle cose essenziali, quando quello già c’è passi già al secondo o terzo livello, a cercare di arricchire il racconto con altre idee che ti possono venire direttamente sul set oppure dal confronto tra personaggi e colleghi e capire dove portare la storia“.



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1 Commento dei lettori »

1. cineblog.page/ ha scritto:

25 novembre 2021 alle 22:27

La calamita indica il nord e il sud; sta all’uomo scegliere il cammino buono o cattivo della vita.



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