22
aprile

Striscia la Notizia, nuova aggressione a Brumotti. Ma sgominare gli spacciatori non è compito delle Autorità?

Vittorio Brumotti

Minacce di morte, calci e percosse. “È stata l’aggressione più feroce che abbia mai subìto“. Vittorio Brumotti racconta così l’ennesimo e stavolta violentissimo attacco di cui è stato vittima mentre registrava un servizio sullo spaccio al Quarticciolo, un quartiere di Roma. Come mostrato nella puntata di ieri, l’inviato di e la sua troupe sono stati accerchiati e malmenati da pusher e sentinelle dietro i quali si nasconde la malavita: un ‘copione’ drammaticamente ricorrente.

Mi hanno dato calci sulla schiena e sui reni, sbattuto la faccia contro il furgone della troupe, che è stato distrutto, spaccato la bici. Il tutto condito dalle solite minacce di morte e nonostante la presenza delle forze dell’ordine, che hanno fatto il massimo per proteggermi. È stata l’aggressione più feroce che abbia mai subìto

ha raccontato Brumotti, che da giorni stava documentando il traffico di droga e lo spaccio a cielo aperto al Quarticciolo. Il servizio integrale sull’accaduto sarà trasmesso stasera all’interno di Striscia la Notizia.

Non è purtroppo la prima volta che il campione di bike trial viene malmenato durante la realizzazione dei suoi servizi contro lo spaccio della droga. L’ennesima ed esecrabile violenza si aggiunge dunque ad una lista di altrettanto gravi episodi consumatisi nei quartieri di diverse città italiane. Il che ci induce ad una riflessione: al netto della sua apprezzabile attività di denuncia, forse in alcuni casi Brumotti dovrebbe lasciare alla Forze dell’Ordine il compito di sgominare i criminali, di chiedere loro conto delle condotte illecite o di coglierli in flagranza di reato mentre smerciano la ‘roba’. Senza aspettare che la Polizia intervenga quando ormai la situazione è incandescente.

Ribaltando la questione: è normale che l’inviato di un tg satirico arrivi a scoprire gli spacciatori prima delle Autorità che presidiano il territorio? Più probabilmente, il campione di bike trial si addentra in situazioni di degrado già conosciute alle Forze dell’Ordine ma non facili da sradicare. Peraltro, avvicinandosi con le telecamere a dei criminali che hanno l’illegalità come riprovevole paradigma di vita, è chiaro che il medesimo inviato si esponga pericolosamente a reazioni aggressive e delinquenziali.

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3 Commenti dei lettori »

1. Patrick ha scritto:

23 aprile 2021 alle 02:56

Ma la stupidità del rischiare la vita per un programma che nessuno si fila da anni? Boh. Me lo spiegate il senso? Manco facesse i picchi di ascolti.



2. Luigi_FI ha scritto:

23 aprile 2021 alle 09:10

in un paese normale programmi cretini di pseudo giornalismo anzi di giornalettismo fatto a da incompetenti come Striscia e le Iene sarebbero chiusi da anni…



3. Angelo ha scritto:

23 aprile 2021 alle 09:41

Forse dovreste rendervi conto che la sua attività di denuncia non è “apprezzabile”, ma riprovevole. Brumotti rende una barzelletta fingendosi il cavaliere di sta ceppa semplificando dei fenomeni troppo complessi. Una persona sceglie di spacciare? Ovviamente lo fa perché è cattiva, mica perché vive in delle zone abbandonate da anni dalle amministrazioni, dove il degrado sociale regna sovrano e dove le infiltrazioni della mafia sono così capillari che gli spacciatori di quartiere sono solo la parte visibile.
Questo giustifica le aggressioni? Assolutamente no, ma smettete di santificare un uomo che sta facendo spettacolo inutile e dannoso sulla pelle delle persone che quelle situazioni le vivono



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