10
marzo

La Madre di una Bambina che non voleva Cantare

La Bambina che non Voleva Cantare - Carolina Crescentini

La Bambina che non Voleva Cantare - Carolina Crescentini

Presentato al Festival di Sanremo 2021 da Tecla Insolia, arriva questa sera alle 21.25 su Rai 1 il film tv La Bambina che non Voleva Cantare, tratto dal romanzo di Nada Il mio Cuore Umano e incentrato proprio sulla vita della cantante di Gabbro. Dei lustrini e della sete di successo, come il titolo suggerisce, non c’è traccia e, fedele al profilo sempre poco mondano di Nada, il biopic – diretto da Costanza Quatriglio per Picomedia e Rai Fiction, che abbiamo già visto per voi – indaga il privato dell’artista e soprattutto il legame con la madre, che risulta la vera grande protagonista.

Il merito è senz’altro di Carolina Crescentini, che la interpreta con un’intensità e una delicatezza che lasciano il segno. Dimessa ma fiera, Viviana è una donna che soffre di depressione e non riesce a trovare né in se stessa né nei farmaci la forza di rimettersi in moto, ma la trova nell’inatteso talento della figlia più piccola, della quale vengono scoperti per puro caso la voce importante e l’orecchio assoluto.

L’amore tra una madre e una figlia diventa, così, salvifico, nonchè una responsabilità a volte insopportabile per la più giovane delle due, che si vede costretta a coltivare quei talenti non per fame di successo o voglia di evadere, ma per salvare la vita alla persona che ama di più al mondo. Che, dal canto suo, non è egoista, non pensa a sfruttare quei talenti, bensì vuole soltanto che la figlia ne goda i benefici per vivere una vita più ricca e varia.

Un rapporto contrastato ma assoluto, che commuove e fa riflettere e nel quale si inserisce alle perfezione Tecla Insolia, un’attrice molto giovane che, proprio per questo, incarna bene Nada: del resto, se quest’ultima è salita sul palco dell’Ariston la prima volta a quindici anni, lei lo ha fatto a sedici.

Ci sono altri personaggi degni di nota nel film, tutti capaci di emozionare. Come suor Margherita (Paola Minaccioni) e il maestro di musica Leonildo (Paolo Calabresi), che scoprono ed educano la voce di Nada, suo padre Gino (Sergio Albelli), a cui spetta il compito di conservare l’equilibrio familiare e la Nonna Mora della campana Nunzia Schiano, che il pubblico ha “perso” per sempre nell’ultima puntata del Commissario Ricciardi (lì interpretava tata Rosa) e che qui recita con sorprendente accento toscano.



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3 Commenti dei lettori »

1. ILMAPA ha scritto:

10 marzo 2021 alle 13:29

Certamente sarò uno dei pochi o forse l’unico, ma veramente era così fondamentale celebrare una cantante che ha avuto si un decennio di successi e nulla più (anni ‘70), per poi vivere di rendita per i suoi successi passati?

Non ricordo l’ultimo suo successo (a memoria AMORE DISPERATO di almeno 30 anni fa..) e nemmeno l’ultima sua presenza ad una manifestazione canora (da Wikipedia 2009: Amiche per l’Abruzzo).

Non ci sono state sue presenze in sceneggiati o fiction di alcun genere ne ricordo ospitate in trasmissioni televisive o sue presenze in programmi televisivi, reality o similari.

Non voglio disconoscere la cantante NADA ed i suoi successi, ma dedicare una fiction quasi fosse un personaggio importante, al centro degli interessi della gente e delle cronache mi pare veramente un’esagerazione, un’azzardo di cui non (almeno io) non ne sentivo la necessità.

Poi i dati di ascolto domani, mi smentiranno clamorosamente.



2. Pappy ha scritto:

11 marzo 2021 alle 10:12

@ILMAPA in effetti anch’io ho pensato subito come te, tanto più che Amore disperato è ben dell’83 !! Ma penso che la fiction non intedesse celebrare Nada quanto cantante (ex?) di successo, ma raccontare la storia della madre e un epoca che non esiste più.



3. Lorenzo78 ha scritto:

11 marzo 2021 alle 16:22

A me Nada piace tantissimo ma devo dire che quello che si è inteso mettere in evidenza nel film era il rapporto particolare con la madre e la storia familiare. Non per niente è stato messo in scena il periodo precedente al successo e non quello successivo.
Il film mi è piaciuto molto, senza colpi d’ala ma molto delicato, con una bravissima Carolina Crescentini



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