Produttrice di successo, si è avvicinata alla musica come Segretaria dell’Ufficio Stampa della casa discografica Ariston. Da quel momento la sua carriera è stata tutta in ascesa.
Ha all’attivo la creazione di due etichette grazie alle quali ha prodotto artisti entrati nella storia della canzone italiana.
La consacrazione (forse inaspettata) come personaggio pubblico è arrivata quest’anno col passaggio dal dietro le quinte al palco del talent show di RaiDue, XFactor.
Con i suoi sessantasette anni portati divinamente e sui quali non fa alcun mistero, è riuscita a scippare l’XFactor a tutti i concorrenti diventando il vero personaggio rivelazione del programma prodotto da Giorgio Gori.
Tutto questo è Mara Maionchi che ha accettato di fare quattro chiacchiere con DM.
Ecco il risultato della nostra chiacchierata.
Iniziamo da Xfactor. Presentato al pubblico come un programma-evento, il talent show portato in Italia da Magnolia, stando ai dati auditel, non è stato propriamente un successo.
In effetti e’ una strana sensazione. C’è una differenza notevole tra i dati auditel e il riscontro in generale del programma.
Pensa che non posso piu’ andare in pace al Casinò di Lugano perché mi fermano tutti.
Per non parlare poi del supermercato… Mio marito non ne può più!
In Inghilterra le cose stanno diversamente però.
Forse perché in Inghilterra non c’erano mai state gare tra cantanti. Noi in Italia proponiamo gare tra cantanti dal 1951 (1^ ed. di Sanremo, ndr)
E’ stato scritto che lo staff inglese del programma è venuto in Italia per cercare di capire le ragioni del mancato successo dell’X Factor italiano.
Non proprio. Gli inglesi sono stati presenti sin dalla prima puntata del programma. Hanno seguito tutti i casting e hanno presenziato alle prime due puntate. Simon Cowell, ideatore del programma, non ha abbandonato Magnolia alla quale ha ceduto, mi pare per 3 anni, i diritti per la realizzazione dell’edizione italiana di XFactor. Un po’ come ho fatto io con Tiziano Ferro cedendo per 10 anni i diritti alle EMI. Ma certamente non l’ho perso di vista!
XFactor può non aver riscosso il meritato successo ma sei stata sicuramente il personaggio rivelazione dell’anno.
E’ andato molto bene anche Morgan. Lo conosco da 17 anni, ogni tanto ci becchiamo ma è un personaggio.
E la Ventura?
Tutti e tre abbiamo funzionato molto bene. Lei rappresenta l’esempio perfetto del fruitore della musica ed è una tecnica della comunicazione. Ha portato la sua notorietà che unita alla competenza di due tecnici non stona. Diciamo che il trinomio spettacolo/musica/televisione e’ stato rispettato.
Questa triade ha dunque funzionato?
Si, questa triade della minchia! Poi ognuno ha le sue pecche.
La Tua?
Io cerco il pop a tutti i costi, visto che il programma si propone di lanciare una popstar.
A proposito di popstar, ne hai lanciate tante. Tiziano Ferro e Tony Maiello. Il primo è un talento storico da te scoperto, il secondo potrebbe essere una new entry grazie al tuo scouting?
Sono diversi pur avendo qualcosa in comune. Maiello ha delle possibilità più ampie rispetto a quelle che si sono potute apprezzare in XFactor. E’ il propotipo della popstar, sia fisicamente che discograficamente.
In quanto ad aspetto fisico, di sicuro Tiziano Ferro era ben diverso quando l’hai scovato nell’Accademia di Sanremo. Con Maiello questo problema non si è presentato. Quanto conta per una popstar la bellezza?
Io credo che il fatto che la Ventura abbia sottolineato la bellezza di Tony lo abbia danneggiato perchè ha privilegiato l’esaltazione della sua fisicità rispetto alle sue doti canore.
Come ti sei avvicinata alla musica?
Con un annuncio sul Corriere della Sera.
Cioe’?
Cercavano una segretaria per l’ufficio stampa del’Ariston, casa discografica di Alfredo Rossi. Risposi all’annuncio e li è iniziata la mia carriera.
Come e’ proseguita?
Da segretaria ufficio stampa, sono diventa Ufficio Stampa; successivamente sono passata alla Numero Uno dove ho ricoperto l’incarico di Capo Ufficio Promozione lavorando a stretto contatto con Mogol e Battisti; poi è stata la volta delle Edizioni Ricordi e dopo una parentesi con la Fonit-Cetra mi sono messa in proprio con la NISA che poi abbiamo venduto alla Edizioni Curci.
Come mai?
Serviva un’organizzazione che io e mio marito non abbiamo.
E adesso invece?
Adesso abbiamo fondato una nuova etichetta “Non ho l’Età”.
Come sei arrivata ad XFactor?
Mi ha chiamato Paparo di Sony parlandomi di questo nuovo programma musicale. Ho dato un’occhiata alle puntate dell’edizione inglese. Mi è piaciuto e ho deciso di accettare.
Di Talent Show musicali in Italia ce ne sono tanti. Che ne pensi di Amici?
Credo che ci sia qualcosa che non va. Per adesso mancano i risultati discografici. Bisogna lavorare molto a questo tipo di programmi. Mica può capitarti ogni anno una Leona Lewis.
Un pronostico sul vincitore di XFactor?
Tony Maiello o gli Aran Quartet.
Prima di chiudere. Quanto e’ vanitosa Mara Maionchi?
Vanitosa come tutti. Prepotente più della norma ma vanitosa come tutti.
Appuntamento a martedi prossimo con la finale di XFactor e grazie per essere stata con noi!
[Foto via sorrisi.com]
1. Alessia Tendallegra ha scritto:
22 maggio 2008 alle 08:06