C’è solo una domanda che sin dalla prima puntata di Fifty Fifty aleggia nella mente.
“A chi appartiene la straordinaria mente televisiva che ha previsto, in un programma di 70 minuti, 25 INTERMINABILI MINUTI di calma piatta?”
In verità , si dovrebbe dissertare su tutto il lungo iter che ha portato alla produzione del nuovo, ennesimo, deludente preserale di Canale5.
Se 50-50, infatti, aveva sulla carta tutti i numeri per poter aspirare a diventare l’erede di Chi Vuol Essere Milionario, sin dalla seconda puntata è stato fugato qualsiasi dubbio e il pubblico ha gradualmente iniziato ad allontanatarsi dal preserale di Gerry Scotti, preferendo a quest’ultimo quello di Carlo Conti, poco esaltante anch’esso, ma decisamente migliore dell’ennesimo format importato da Endemol Italia per la fascia oraria di cui parliamo.
Se nelle esperienze precedenti la colpa era da addebitare principalmente alla conduzione, questa volta è proprio il format sbagliato ad essere approdato sugli schermi di Canale5. Oltre alla struttura poco entusiasmante e per niente innovativa, il preserale in onda dallo scorso 21 aprile è palesemente inadatto a coprire uno slot di 70 minuti e risulta raccapricciante come lo staff che ha lavorato al programma abbia solamente ritenuto possibile che un rush finale, strutturato in siffatta maniera, potesse raccogliere consensi tra i telespettatori.
Com’è noto, il principale “problema” degli ultimi preserali, presentati al pubblico dall’ammiraglia del Biscione, risiede proprio nella mancanza di un gioco finale che crei quella suspence necessaria a tenere incollati al video i telespettatori con l’obiettivo di trainare il seguente telegiornale e far si che l’interesse cresca in maniera direttamente proporzionale al procedere della trasmissione.
E cosa si è pensato di fare, forti di questa consapevolezza?
Si è realizzato, si, un game show che si “esaurisce” in un’unica puntata (con relativo gioco finale) ma si è pensato “bene” di collocare il gioco finale alle 19.35 e riservare gli ultimi 25 minuti di trasmissione alla “scoperta” delle risposte esatte.
Complimenti a chi ha adattato il format, dunque!
Fortunatamente la programmazione prevista per Fifty Fifty è di sole 5 settimane e il prossimo 26 maggio è previsto il cambio della guardia.
A prendere il posto del quiz di Gerry Scotti troveremo Enrico Papi con il suo Jackpot, programma nel quale, stando a quanto si dice, vengono riposte grandi aspettative.
Un eventuale successo del game di Papi andrebbe a sconvolgere gli equilibri ai quali siamo abituati perchè non è escluso che qualora il pubblico premi il programma, questo possa tornare sui teleschermi già da settembre.
Ma i game show in arrivo da Cologno Monzese non sono finiti…
51. mimmo1978 ha scritto:
19 maggio 2008 alle 17:42