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dicembre

Sanremo 2021 in alto mare: il pubblico del Teatro Ariston in quarantena su una nave «è una delle ipotesi prese in considerazione»

Amadeus

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Il Festival di Sanremo 2021 è in alto mare nel vero senso della parola. Per scongiurare un Ariston deserto, come prevedono le regole attualmente in atto per affrontare e arginare la pandemia, si sta pensando di spedire il pubblico in ‘crociera’. Tutti in quarantena su una nave nel periodo necessario che precede la kermesse, per poi ‘attraccare’ direttamente al Teatro e assistere dal vivo al 71° Festival della Canzone Italiana.

L’indiscrezione, rilanciata da Dagospia, sarebbe una delle ultime volontà da presidente di Rai Pubblicità di Antonio Marano (pronto ad entrare nella Fondazione Milano-Cortina per le Olimpiadi del 2026).

In effetti è vero, è una delle ipotesi prese in considerazione

è la conferma che arriva da Viale Mazzini, come riferisce Repubblica. Dunque, tamponi per un centinaio di persone; se negativi, scatta l’operazione nave, così da garantire la presenza di pubblico nel corso delle cinque serate, fissate dal 2 al 6 marzo 2021. Non dovesse andare a buon fine questa ipotesi, si opterà per lo ’smistamento’ degli spettatori in alcuni alberghi della città di Sanremo.

“Di sicuro né i cantanti né gli ospiti dovranno salire sul palco senza nessuno davanti. Magari su mille posti se ne potrebbero occupare quattrocento”

ha ribadito di recente il conduttore e direttore artistico Amadeus. La questione pubblico, tra l’altro’, non è la sola grana; c’è da riorganizzare tutta la macchina (la sala stampa dovrebbe essere collocata al Palafiori) e mettere in piedi una catena di tamponi al fine di mantenere il livello di sicurezza necessario per tutta la settimana sanremese. In un periodo dove teatri e cinema sono chiusi e non sono consentiti assembramenti e bagni di folla, il Festival prova a fare eccezione.

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4 Commenti dei lettori »

1. mary ha scritto:

27 dicembre 2020 alle 12:48

secondo me l’idea della nave è ottima ma per i cantanti perchè non li fanno vaccinare lì,ma tutto il cast ospiti compresi,orchestra chi lavora dietro, magari già settimane prima. Poi per il tempo necessario delle due dosi raggiungono l’immnunità di gregge e poi possono fare con tranquillità il festival,magari chiedono una deroga speciale dal ministero della salute. Fare solo i tamponi è un grosso rischio perchè sappiamo che il covid si scatena in luoghi chiusi dove si canta per ore,giorni e togliendosi per anche pochi minuti la mascherina,gli artisti cantano tutte le sere e devono essere in forma,diamo priorità alla loro salute e fateci salire loro su quella nave,mi sembra più che logico se vogliono fare questo evento in sicurezza per davvero,c’è questa occasione dei vaccini perchè saranno pure più di uno, che si sfrutti bene.



2. Luigi ha scritto:

27 dicembre 2020 alle 13:01

Se dobbiamo vaccinare i cantanti per fare il festival di Sanremo, allora meglio niente festival e i vaccini lasciamoli prima a chi ne ha più urgentemente bisogno.



3. Giuseppe ha scritto:

27 dicembre 2020 alle 15:47

@Luigi: sai che sacrificio grandissimo 26 dosi di vaccino.



4. Luigi ha scritto:

27 dicembre 2020 alle 17:36

@Giuseppe, 26 dosi di vaccino possono equivalere a 26 morti. E se fossero persone che conosci preferiresti comunque farle al cast del festival di Sanremo? Non si scherza con le malattie.

E comunque mary parla di “tutto il cast ospiti compresi,orchestra chi lavora dietro, magari già settimane prima” e non sono 26 dosi di vaccino.

Ma ripeto, anche se fosse una sola dose, preferirei che la facesse prima la vecchietta nella RSA e non un cantante di trent’anni.



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