Il dottor Sardoni (Raffalee Esposito) e sua moglie sono stati arrestati, Andrea Fanti (Luca Argentero) è stato riabilitato e nella seconda stagione di Doc – Nelle tue Mani si riprenderà il suo posto di primario. La prima stagione della fiction Rai si è conclusa questa sera e già fioccano le anticipazioni sul nuovo capitolo, le cui riprese dovrebbero iniziare la prossima primavera per permettere la messa in onda in autunno, Covid permettendo.
Il virus e la pandemia saranno raccontati nei nuovi episodi, nei quali Andrea tornerà a capo del suo reparto, come già svelato dagli sceneggiatori. E, nonostante la storia principale si sia conclusa, di linee aperte ne sono rimaste tante, dunque il materiale sul quale lavorare per costruire un racconto nuovo ed avvincente non mancano.
Nel finale della prima stagione è stata paventata la possibile uscita di scena di alcuni personaggi, di cui però difficilmente si farà a meno. Giulia Giordano (Matilde Gioli), non potendo più sopportare l’amore che Doc continua a provare per l’ex moglie Agnese (Sara Lazzaro), ha chiesto il trasferimento in un altro ospedale, ma l’uomo di cui è innamorata l’ha pregata di ripensarci e restare al suo fianco per salvare altre vite insieme; Gabriel (Alberto Malanchino) ha deciso di tornare in Africa, dalla sua gente, anche se questo significa rinunciare all’amore per Elisa (Simona Tabasco); Lorenzo (Gianmarco Saurino), dopo aver denunciato Sardoni ed aver ammesso di aver fatto uso di oppiacei, si è messo in aspettativa, per ritrovare il proprio equilibrio.
In reparto, per ora, restano di sicuro Alba (Silvia Mazzieri) e Riccardo (Pierpaolo Spollon), che si sono messi insieme e hanno affrontato e battuto i propri fantasmi: per lei si trattava della madre, severo chirurgo che adesso non teme più, per lui la sua gamba finta, che finalmente ha mostrato a tutti, smettendo di nascondersi.
La fiction campione di ascolti ha così concluso il suo primo capitolo, iniziato lo scorso mese di marzo, proprio durante il primo lockdown. Un provvisorio lieto fine, dopo una cavalcata di quasi otto mesi, pause forzate e poi la messa in onda di un solo episodio a settimana, che hanno incorniciato il caso televisivo dell’anno.
1. Claudio Vettese ha scritto:
20 novembre 2020 alle 11:50