Andrea Bocelli ha preso una stecca micidiale, particolarmente fastidiosa da udire. Intervenendo oggi ad un convegno organizzato in Senato dai cosiddetti “negazionisti del Covid“, il tenore si è lasciato andare ad affermazioni incredibili sull’emergenza sanitaria, arrivando ad ammettere di aver trasgredito le limitazioni imposte nei mesi scorsi dalle autorità. Parole che, comprensibilmente, stanno destando scandalo e che evidenziano una imbarazzante contraddizione da parte del popolare cantante, il quale attraverso la tv aveva anche promosso raccolte fondi nel pieno della pandemia.
“Mi sono sentito umiliato e offeso come cittadino quando mi è stato vietato di uscire di casa. Devo anche confessare, e lo faccio qui pubblicamente, di aver anche in certi casi disobbedito volontariamente a questo divieto (…) Non mi sembrava giusto né salutare. Quando siamo entrati in pieno lockdown ho anche cercato di immedesimarmi in chi doveva prendere decisioni così delicate. Poi ho cercato di analizzare la realtà e mi sono reso conto che le cose non erano così come ci venivano raccontate (…) Io conosco un sacco di gente, ma non ho mai conosciuto nessuno che fosse andato in terapia intensiva, quindi perché questa gravità?“
ha affermato Bocelli nel corso del suo intervento al Senato. Dichiarazioni che si faticano a comprendere, anche perché lo stesso cantante era stato colpito dal coronavirus assieme a tutta la sua famiglia e aveva deciso di donare il plasma per la cura dei malati gravi. Gesto nobile, che ora – a livello mediatico – rischia però di essere ‘annullato’ da affermazioni a dir poco imprudenti.
Avere un’opinione critica e dissenziente rispetto alle misure sociali anti-contagio è ovviamente legittimo, parlare di disobbedienza volontaria ad esse, invece, non lo è, soprattutto se ad ostentare tale trasgressione è una figura autorevole come quella del noto tenore. Ad ascoltare il serafico sfogo di Bocelli, umiliati ed offesi sono probabilmente stati i tanti italiani che per mesi hanno accettato con responsabilità e sacrificio di rispettare le limitazioni imposte per il bene comune.
A rendere il tutto ancor più surreale è il fatto che durante il lockdown il cantante fosse apparso in tv, promuovendo con la propria fondazione una raccolta fondi in favore dei reparti d’ospedale destinati alla lotta contro il Covid. Il suo concerto Music for Hope, realizzato il 12 aprile aprile scorso e trasmesso in access da Rai1, consegnò ai telespettatori immagini potenti: il cantante si esibì nel cuore di una Milano completamente deserta e sofferente. Pochi giorni più tardi, il 28 aprile, Bocelli tornò in prima serata sul servizio pubblico con un nuovo speciale (stavolta una raccolta di sue vecchie esibizioni) accompagnato dalla possibilità di effettuare donazioni. Non solo: il cantante aveva preso parte anche all’evento benefico promosso da Lady Gaga che riunì oltre 20 milioni di americani davanti al video.
Con quelle iniziative, aveva dato voce – è proprio il caso di dirlo – al sentire comune di tanti connazionali, costretti a rimanere nelle loro case ma desiderosi di stare idealmente vicini in quel momento così difficile. Le parole pronunciate oggi al convegno dei ‘negazionisti’ hanno rovinato tutto. Che il tenore si fosse esposto per visibilità e non tanto per motivazioni umanitarie non vogliamo nemmeno pensarlo.
Andrea Bocelli replica alle polemiche: “Io frainteso, non sono un negazionista”
A seguito delle forti polemiche innescate dalle sue parole, è stato lo stesso Bocelli a voler replicare e precisare il senso di quelle dichiarazioni. Intervenendo alla Milanesiana, nelle ore successive al discusso incontro in Senato, il cantante è tornato sulla questione e davanti ad una platea ha affermato:
“Evidentemente succedono cose strane in questo Paese, curiosamente dopo l’intervento al Senato sono stato definito un negazionista. Che strano. Mi sono speso fin dal primo giorno con la Fondazione che porta il mio nome per aiutare chi era in difficoltà per il virus (…) Sono venuto a Milano per fare da qui una preghiera per tutti e per dimostrare che l’unica cosa di cui bisogna avere paura è la paura stessa. Dev’essere su questo fatto che sono stato frainteso. Io sono un ottimista per natura e voglio sperare che da qui si voglia e si possa ripartire“.
Affermazioni ben più avvedute. In poche ore, il maestro ha cambiato spartito.
1. Gianni ha scritto:
27 luglio 2020 alle 20:42