21
luglio

Interviste TV: format o mancanza di idee?

diaco venier

Diaco intervista Mara Venier

Le interviste e i faccia a faccia erano e sono un punto fermo della nostra televisione. Se in passato l’intervista doveva svelare verità sull’intervistato, oggi, salvo alcune eccezioni, per molti programmi è un trucco per non pensare ad un format vero e proprio su cui reggere un’intera trasmissione, colmando in questo modo la mancanza di idee. Le interviste hanno ormai contaminato tutti i canali e tutte le fasce orarie: si inizia di prima mattina con Uno Mattina fino ad arrivare a notte inoltrata, sottovoce, con Marzullo.

Alla base di una buona intervista, devono esserci buone domande. Spesso questo però non basta: così sono le interviste stesse ad essersi trasformate, negli anni, in un vero e proprio format. Alcune si contraddistinguono per l’empatia, come nel caso di Domenica In con Mara Venier, altre per il distacco con cui vengono trattati gli ospiti, Lilli Gruber a Otto e Mezzo ne è maestra, altre ancora per delle trovate originali, come accadeva al Senso della Vita di Bonolis, mentre in A Raccontare Comincia Tu un personaggio come Raffaella Carrà poteva permettersi di porre all’intervistato tutte le domande e critiche che voleva senza che quest’ultimo potesse risentirsi.

Ma c’è davvero bisogno di inserire interviste in ogni programma tv o, peggio ancora, creare programmi basati sulle interviste senza né capo né coda? Se quelli citati precedentemente sono esempi di trasmissioni che hanno saputo innovare, altri non sono riusciti nello stesso intento e così, come sta accadendo con la trasmissione di Diaco, Io e Te, si rischia di essere ricordati non per le interviste che passano in sordina, ma solo per gli scivoloni del conduttore. In una tv di interviste, per poter sopravvivere, oltre a farsi un nome, come Fabio Fazio e il suo Che Tempo Che fa, bisogna essere in grado di lasciare un segno al telespettatore che segue. Il male delle interviste della maggior parte dei programmi sono le interviste promozionali in cui l’obiettivo è solo uno: promuovere l’ultima fatica artistica – quando è tale – dell’ospite; il risultato è quello di interviste fotocopia, indipendentemente dal programma e dal conduttore.

A settembre, manco a dirlo, le due novità del daytime di Rai 1, quelle di Antonella Clerici e Serena Bortone vedranno delle interviste al centro della scena. È Sempre Mezzogiorno è un format che con il pretesto di cucinare, racconterà l’Italia e intervisterà gli ospiti che andranno a trovare la conduttrice, mentre Oggi è un altro giorno, in onda dopo il TG delle 13.30, sarà un programma legato all’attualità, in cui nella prima parte ci saranno interviste. La speranza è che lascino il segno.

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1 Commento dei lettori »

1. Patrick ha scritto:

21 luglio 2020 alle 14:39

Tanto, Diaco si batte contro la dittatura social (perché invece il pubblico reale lo ama. Eh certo.). Se ne fa un baffo delle vostre critiche!



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