25
settembre

La Strada di Casa 2: un racconto «bipolare»

La strada di Casa 2 - Sergio Rubini e Alessio Boni

La strada di Casa 2 - Sergio Rubini e Alessio Boni

La Strada di Casa fu nel 2017 un piccolo gioiello narrativo, che convinse il pubblico di Rai 1 e appassionò con un giallo ben costruito ed avvincente. Farne una seconda stagione è stato un azzardo, perchè se prendi un personaggio che non è né guardia né ladro e lo metti sempre al centro di indagini e sospetti, l’effetto “signora in giallo” è inevitabile. E infatti il povero Fausto Morra, interpretato magistralmente da Alessio Boni, sta diventando la versione fascinosa e maschile di Jessica Fletcher.

La Strada di Casa 2: troppi espedienti narrativi forzati

Il protagonista de La Strada di Casa 2 è sempre nel posto sbagliato al momento sbagliato, dove c’è lui c’è un morto e, cosa ancor più grave, il colpevole per la polizia resta sempre lui. Una caccia all’uomo che si perpetua fin dalla prima stagione e che ha perso credibilità, rendendo macchinoso questo racconto che, comunque, resta affascinante per merito delle ambientazioni e di buona parte del cast.

L’espediente narrativo interessante è la falsa pista dell’indagine, che dai primi minuti lascia intendere al telespettatori che Fausto sia accusato della morte della futura nuora ma poi, dopo un flashback lungo due puntate, rovescia tutto, rivelando che è viva: della morte di chi, dunque, è accusato il protagonista?

Per costruire così il racconto, la messa in scena è stata però forzata in più punti, in modo piuttosto inverosimile, e la personificazione di queste forzature è Ernesto, il personaggio di Sergio Rubini, che vede fantasmi ovunque e stimola piste d’indagine campate in aria: per esempio, perchè ritrovare in un cassonetto uno specchio rotto ed una pezza macchiata di sangue dovrebbe far pensare ad un omicidio? Non è una cosa piuttosto usuale?

Questo secondo capitolo, però, si macchia di un certo “bipolarismo” perchè, se tante cose sono forzate, altre sono scontate ed il telespettatore le indovina molto prima dei personaggi, cosa che fa perdere mordente al giallo. Così come certi costrutti, che vengono sviliti all’improvviso: la relazione tra Milena (Benedetta Cimatti) e Valerio (Massimo Poggio), per esempio, sembra fino ad un certo punto segretissima, ma d’emblée i due si baciano nel cortile dell’Università, davanti a tutti.

In conclusione, certi successi non andrebbero sfruttati, rischiando si svilirli. Ed era un timore che avevamo sollevato già alla fine della prima stagione.

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9 Commenti dei lettori »

1. pappy ha scritto:

25 settembre 2019 alle 14:29

ottima analisi, ma non ho capito questo passaggio ” …non viene mai mostrata Gloria (Lucrezia Lante della Rovere) accusare Mauro (Roberto Gudese) di non aver pagato l’affitto….” Veramente si è visto eccome, quando Gloria chiede al ragazzo di non frequentare più la figlia, gli chiede anche l’affitto del mese passato che non le risulta aver mai ricevuto, nonostante questi le confermi di averglielo regolamente consegnato.



2. Stefania Stefanelli ha scritto:

25 settembre 2019 alle 16:24

@pappy: hai ragione ;)



3. Denis ha scritto:

25 settembre 2019 alle 21:49

ma, l’avete guardata la fiction?!?
“L’espediente narrativo interessante è la falsa pista dell’indagine, che dai primi minuti lascia intendere al telespettatori che Fausto sia accusato della morte della futura nuora ”
E’ Lorenzo il sospettato e non viene lasciato intendere che sia Fausto…



4. Andrea Valagussa ha scritto:

25 settembre 2019 alle 22:11

Cara Stefania,
mi spiace davvero che la seconda stagione non ti stia convincendo. Come autore che ha sputato sangue sulla serie mi piacerebbe essere giudicato a prodotto finito. “Niente è come sembra” è il motto con cui abbiamo lanciato la serie. Molte suggestioni verranno ribaltate. Altre chiarite. Ogni personaggio, lo garantisco, avrà una sua coerenza narrativa. Lo dico anche se gli ascolti non sono esaltanti. Noi restiamo orgogliosi. Consapevoli di aver realizzato un prodotto diverso dagli altri prodotti rai1, più moderno, contemporaneo. Forse imperfetto, ma ti assicuro sincero. Non per sfruttare il successo, ma perché c’era ancora molto da dire. Grazie comunque della tua analisi e dello spazio che ci avete dedicato. E grazie anche per il blog, sempre prezioso



5. Stefania Stefanelli ha scritto:

25 settembre 2019 alle 22:46

@Andrea Valagussa: il vostro impegno autoriale non è messo in discussione, ho scritto fiction anch’io e comprendo il tuo punto di vista, così come la passione che chiaramente metti in quel che fai. Seguirò tutta la fiction per capire dove eravate diretti e l’avrei fatto a prescindere, ma lo farò a maggior ragione dopo questo tuo messaggio.



6. Stefania Stefanelli ha scritto:

25 settembre 2019 alle 22:51

@Denis: Intendevo un’altra cosa. La fiction si apre con Fausto Morra in una stanza, con un’arma in mano, sangue ovunque; viene arrestato ed interrogato, la poliziotta sospetta che sia stato lui l’artefice di quel sangue, che presumiamo testimoni un delitto. Poi parte il flashback e la storia si concentra sulla sparizione di Irene, di cui viene accusato Lorenzo. Viene spontaneo a quel punto fare un collegamento e pensare che no, non è stato Lorenzo ovviamente, ma che più avanti il sospettato diventerà Fausto, cosa che ci riporterebbe all’inizio del cerchio. Invece Irene non è morta e dunque si riparte da zero, domandosi: di chi è quel sangue nella stanza?



7. Denis ha scritto:

26 settembre 2019 alle 07:34

@Stefania: Grazie della cortese risposta, probabilmente ognuno di noi elabora una propria ipotetica storyline, personalmente non ho mai associato Fausto alla scomparsa di Irene, e non ho mai associato quest’ultima al sangue di cui si macchia Fausto, ma, come dice l’autore “nulla è come sembra”… per cui ognuno di noi potrebbe vedere ribaltate le proprie ipotesi.

@Andrea Valagussa: ne approfitto per complimentarmi per questa seconda stagione, gli ascolti non sono tutto e la gente a volte si stufa presto anche di fronte ad un buon prodotto.



8. FILLY ha scritto:

2 ottobre 2019 alle 15:16

…..La prima serie mi piaceva di più fin dalle prime puntate. Trovo la trama di quest’ultima un po’ troppo cavillosa. Ribadisco bravissimi gli attori Alessio Bono e Lucrezia Lante Della Rovere ma non all’altezza l’attore che fa il figlio di Fausta e l’attrice che fa la figlia Viola. Assolutamente monotoni i toni della voce e cupe le espressioni! Ma certi attori da dove li prendete?….



9. Pier ha scritto:

15 novembre 2019 alle 14:44

Vista la prima che considero salvabile più per Boni che per altri, la seconda mi è parsa davvero terribile. Una famiglia così sfigata ma non solo loro dentro una storia che secondo me fa buchi da tutti le parti non l’ho mai vista. A parte Boni che pecca solo quando recita ad un volume quasi irritante l’interpretazione di quasi tutti i figli di Morra(Boni) è orrenda. Lo stesso Rubini che ho apprezzato per altre cose è finto e non convince. Riconosco alla produzione lo sforzo di produzione in molte location e direi anche la qualità della fotografia. La storia proprio è esagerata va bene la deriva di situazioni malate/sfortunate diciamola così o meno ma in alcuni punti si raggiunge veramente una noia mortale.



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