I reboot ormai in tv si sprecano, e hanno successo solo quando riportano in scena i vecchi protagonisti delle serie, senza tentare recast e stravolgimenti che non riescono a far rivivere i fasti del passato. Farlo in modo originale, però, non è cosa semplice, e per questo l’ottima operazione messa in atto per BH90210 va apprezzata, perchè diversa da qualunque altra e molto coinvolgente.
BH90210: un racconto pepato tra finzione e realtà
Protagonista di questo reboot, partito negli USA lo scorso 7 agosto, è il cast originale di Beverly Hills 90210: gli attori interpretano se stessi, in una realtà parallela e un po’ fumettistica nella quale far venire fuori fragilità e sentimenti che li portano a somigliare tremendamente ai loro storici personaggi, ai quali dimostrano così di essere legati in modo indissolubile e anche un po’ ossessivo.
E’ un’opera di fantasia, in cui interpretano un copione e giocano con le proprie debolezze, estremizzandole e prendendosi molto in giro, cosa che impreziosisce il lavoro e lo rende pepato. Jenny Garth combatte così con lo spettro di Kelly nella sua vita, odiandola ma finendo per cercare conferme nella seduzione, proprio come faceva lei, e finendo a letto con Jason Priestley; lui fatica a mantenere la sua aurea di bravo ragazzo, conquistata da Brandon senza reale merito, mentre Tori Spelling non si vergogna della sua mania per i social, ai quali offre il proprio privato nel tentativo di far soldi e mantenere alto il proprio tenore di vita; Brian Austin Green – nella vita reale marito dell’ingombrante Megan Fox – e Ian Ziering soffrono la presenza di mogli di successo, dietro le quali sono spariti; Gabrielle Carteris deve invece fare i conti con un’omosessualità latente (sempre imputata ad Andrea Zackerman).
I ragazzi di un tempo, quelli che il pubblico ha tanto amato, in teoria non ci sono ma in realtà sono ovunque, il peso che hanno avuto nella vita dei loro interpreti si fa sentire, portandoli a chiedersi ogni giorno cosa sarebbe stato di loro se non avessero preso parte a quello show. Che sì, gli ha dato il successo, ma di contro gli ha anche tolto in qualche modo la loro identità.
Poco presente nel primo episodio Shannen Doherty, ma per quelli che verranno la sua presenza si annuncia esplosiva, perchè arriverà a destabilizzare un gruppo che la sua Brenda Walsh aveva lasciato troppo tempo prima e di cui, in fin dei conti, non fa parte. E la genialità sta anche nel fatto che a riportarla tra loro sarà una showrunner che il pubblico ben ricorderà, ovvero l’attrice che a suo tempo prestò il volto ad Emily Valentine, la destabilizzante ex fidanzata di Brandon.
Realtà e fantasia si mescolano dunque di continuo, giocano, in una serie in cui non manca neanche Luke Perry, il cui ricordo e il cui pensiero aiuta sempre il gruppo a ritrovarsi, anche dopo qualunque incomprensione.
Un’operazione nostalgia riuscita e tutt’altro che scontata.
1. Claudio A. ha scritto:
20 agosto 2019 alle 13:10